Il problema al ginocchio che ha messo ko il centrocampista del Milan richiede tempi di recupero piuttosto lunghi
I primi minuti del derby di andata valido per le semifinali di Champions League sono stati un incubo per i tifosi del Milan. Non soltanto per il micidiale uno-due firmato Dzeko-Mikhitaryan, ma anche per lĄŻinfortunio di cui ¨¨ stato vittima poco dopo il raddoppio nerazzurro?Bennacer, che non potr¨¤ pi¨´ rivedere il campo nel corso di questa stagione. Il centrocampista algerino ha subito una lesione post-traumatica della cartilagine del condilo femorale laterale del ginocchio destro. Vediamo di che cosa si tratta.
LA CAUSA? TANTI PICCOLI TRAUMI O UNO FORTE
ĄŞ ?Il condilo femorale laterale ¨¨ una delle due protuberanze della parte inferiore di questĄŻosso e fa parte dellĄŻarticolazione del ginocchio. A seguito di una distorsione a carico di questĄŻultimo anche il condilo femorale laterale pu¨° subire danni. Nel caso di Isma?l Bennacer a essere lesionata ¨¨ stata la cartilagine che lo riveste, la cui funzione consiste nel migliorare lo scorrimento dellĄŻarticolazione e nel ridurre lĄŻattrito e i carichi che gravano su di essa. Ą°Il condilo femorale laterale ¨¨ coinvolto in tutti i movimenti del ginocchio, in particolare nei cambi di direzione. La cartilagine che lo ricopre pu¨° danneggiarsi sia a seguito di un singolo trauma di notevole intensit¨¤ sia a seguito di ripetuti traumi di minore intensit¨¤Ąą afferma il dottor Giovanni Ravasio, ortopedico del Centro di Traumatologia dello Sport e Artroscopia dellĄŻIrccs Ospedale Galeazzi ¨C SantĄŻAmbrogio di Milano. Tutte le cartilagini, compresa questa, sono tessuti perenni e che non hanno alcuna capacit¨¤ rigenerativa.
NON SEMPRE BISOGNA ENTRARE IN SALA OPERATORIA
ĄŞ ?Non tutte le lesioni a carico della cartilagine del condilo femorale laterale richiedono lĄŻintervento chirurgico. Infatti, il ricorso al bisturi viene soppesato considerando diversi fattori. Ą°Nella valutazione bisogna tener presente le dimensioni del danno, se la lesione ¨¨ a tutto spessore o meno, lĄŻeventuale coinvolgimento dellĄŻosso subcondrale e, non ultimi, i sintomi causati dallĄŻinfortunio, che pu¨° provocare dolore, tumefazione, blocchi articolari e sensazione di cedimentoĄą prosegue il dottor Ravasio. Se si giunge alla conclusione che sia meglio non intervenire chirurgicamente, la terapia conservativa consiste in primo luogo in una fisioterapia mirata a ridurre la tumefazione articolare del ginocchio e al recupero della mobilit¨¤ e del tono muscolare. Possono essere dĄŻaiuto infiltrazioni di acido ialuronico o trattamenti di medicina rigenerativa che prevedono lĄŻuso di fattori di crescita o cellule staminali. In questi casi, prima di tornare in campo bisogna attendere dalle 4 alle 8 settimane.
SI PU? INTERVENIRE CON VARIE TECNICHE
ĄŞ ?Quando si decide di seguire la strada dellĄŻintervento chirurgico, a seconda delle condizioni dellĄŻarticolazione si pu¨° scegliere tra varie tecniche. Se la lesione ¨¨ inferiore ai 2 centimetri e non ¨¨ coinvolto lĄŻosso subcondrale ma solo la cartilagine (lĄŻeventualit¨¤ pi¨´ frequente) la tecnica dĄŻelezione ¨¨ lĄŻintervento di microfratture del ginocchio. Ą°Consiste nellĄŻeffettuare piccoli fori nellĄŻosso subcondrale per stimolare il sanguinamento e favorire la formazione di nuova cartilagine che copra il difetto preesistenteĄą spiega il dottor Ravasio. Quando la lesione ¨¨ piccola ma coinvolge lĄŻosso subcondrale ¨¨ opportuno un trapianto osteocondrale autologo, che consiste nel prelievo di cilindri di osso da zone cartilaginee integre e non di carico per posizionarli nellĄŻarea lesionata, correggendo il difetto osteocartilagineo e ripristinando la regolarit¨¤ della superficie della cartilagine. Se la lesione ¨¨ superiore ai 2 centimetri senza lĄŻinteressamento dellĄŻosso subcondrale si ricorre allĄŻimpianto di condrociti, cellule che costituiscono la cartilagine, o allĄŻutilizzo di membrane biologiche. Infine, in caso di lesione di dimensioni maggiori con coinvolgimento dellĄŻosso subcondrale (lĄŻinfortunio pi¨´ grave tra quelli di questo tipo) ¨¨ necessario un trapianto osteocondrale da donatore o ricorrere a scaffold biomimetici, cio¨¨ prodotti di bioingegneria tissutale da innestare nellĄŻarticolazione in modo da colmare il difetto sia dellĄŻosso sia della cartilagine, riparando il danno. La tecnica di microfrattura del ginocchio ¨¨ quella che prevede i tempi di recupero pi¨´ brevi. Sono infatti necessari da 4 a 6 mesi di stop prima di tornare in campo, mentre con le altre tecniche bisogna attendere da 6 a 8 mesi.
? RIPRODUZIONE RISERVATA