Uno studio?suggerisce che alcuni farmaci per la prostata potrebbero ridurre il rischio di sviluppare una delle forme di demenza pi¨´ aggressive
Nel campo della medicina emergono spesso connessioni inaspettate. E il caso del Sidenafil, il principio attivo del Viagra, inizialmente studiato come cura dell'angina pectoris, non ¨¨ isolato:?uno studio pubblicato sulla rivista Neurology ha trovato un'inedita correlazione tra 3 farmaci utilizzati per trattare i sintomi causati dall'ingrossamento della prostata e un rischio minore di sviluppare la demenza a Corpi di Lewy, una malattia neurodegenerativa che pu¨° causare problemi di memoria e cognizione, difficolt¨¤ motorie e, nei casi pi¨´ gravi, allucinazioni.?
Farmaci per la prostata e Demenza: lo studio
¡ª ?I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 600.000 uomini che assumevano vari tipi di farmaci per la prostata. Hanno seguito questi pazienti per circa 3 anni, osservando quanti di loro sviluppavano la demenza a Corpi di Lewy. La scoperta pi¨´ interessante ¨¨ emersa confrontando 3 farmaci specifici (terazosina, doxazosina e alfuzosina) con altri comunemente usati per la prostata. Gli uomini che assumevano uno di questi tre farmaci mostravano un rischio significativamente minore (37%) di sviluppare la demenza con Corpi di Lewy rispetto a coloro che assumevano gli altri. "Risultati molto interessanti perch¨¦ al momento non esistono farmaci per prevenire o curare la demenza da corpi di Lewy, che ¨¨ il secondo tipo pi¨´ comune di demenza neurodegenerativa dopo il morbo di Alzheimer", ammette l'autore dello studio Jacob E. Simmering, dell'Universit¨¤ dello Iowa (USA). "Se riusciremo a determinare che un farmaco esistente pu¨° offrire protezione contro questa malattia debilitante, ci¨° potrebbe ridurne notevolmente gli effetti".
Conclusioni?
¡ª ?I ricercatori intendono ora estendere lo studio anche alle donne. Sebbene i farmaci per la prostata siano principalmente usati dagli uomini, ¨¨ importante capire se l'effetto protettivo contro la demenza possa essere applicabile a entrambi i sessi. Questa nuova fase della ricerca potrebbe fornire preziose informazioni sulla prevenzione della demenza in generale. I ricercatori dovranno anche considerare le possibili imprecisioni legate alla diagnosi della demenza con corpi di Lewy,?un fattore che potrebbe aver influenzato i risultati dello studio. Ma nonostante queste limitazioni, i risultati preliminari aprono nuove prospettive nella prevenzione di una delle forme pi¨´ aggressive di demenza senile. "? necessario condurre ricerche pi¨´ approfondite per stabilire un nesso causale" chiosa Simmering. "Tuttavia, l'idea che questi farmaci possano offrire una protezione contro una malattia destinata a colpire un numero crescente di persone con l'invecchiamento della popolazione ¨¨ molto promettente".
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