Da luglio Triumph inizia la commercializzazione delle piccole moto elettriche prodotte dall'azienda acquisita due anni fa. Compatte e leggerissime, meno di 50 kg, sono progettate per consentire ai giovani di scoprire il trial, ma possono regalare divertimento anche a chi non ¨¨ pi¨´ adolescente da decenni
Oset pu¨° sembrare il nome dell¡¯ultimo costruttore di moto, in realt¨¤ ¨¨ un marchio nato 20 anni fa, che da due anni ¨¨ diventato di propriet¨¤ di Triumph. Ma da noi se ne parla solo oggi perch¨¦ solo da luglio la filiale italiana ha scelto di avviare la commercializzazione della gamma Oset, sfruttando la nuovissima rete di 10 concessionarie che distribuiscono sul nostro territorio le moto offroad, nello specifico le TF 250 da cross. Oset ¨¨ l¡¯acronimo di Oliver Smith Electric Trials, che curiosamente non contiene il nome del fondatore, ma di suo figlio, che nel 2004 aveva solo tre anni.
Indice
Costruita da pap¨¤
¡ª ?L¡¯azienda ¨¨ infatti nata come una startup negli Usa per volont¨¤ di Ian Smith, che non trovando in commercio una moto da trial elettrica per consentire al primogenito di scoprire il trial, gliene assembl¨° una su misura. In seguito decise di produrla in serie, e negli anni la gamma si ¨¨ evoluta seguendo i ritmi di crescita di Oliver. Cos¨¬ oggi ci sono in listino quattro modelli, due minitrial della serie R, 12.5 e 16.0, e due Txp, 20 e 24. Distribuite in 25 Paesi, sono gi¨¤ pi¨´ di 40.000 le moto da trial vendute da Ian Smith.
Pi¨´ moto in una
¡ª ?La Txp 24 ¨¨ a tutti gli effetti l¡¯ammiraglia, anche se ha prestazioni equivalenti a quelle di una moto con un motore endotermico di 80 cc, ¨¨ idealmente indicata per ragazzi fino a 16 anni e pesa meno di 50 kg. Nasce come trial elettrica, ma in realt¨¤ consente vari utilizzi, come testimoniato dalla sigla, che raggruppa i concetti Trial, Xplore e Play. Oltre ai classici ostacoli naturali e artificiali tipici delle competizioni trialistiche, la moto ¨¨ pensata per un uso che si pu¨° estendere a quello che si pu¨° definire motoalpinismo, e spingersi fino ai parchi riservati a mountain bike e skateboard. La polivalenza ¨¨ sottolineata dalla scelta di offrire le Txp (quindi anche la 20) con un kit che trasforma da trial priva di sella a moto pi¨´ confortevole con una seduta stretta ma comunque confortevole. La modifica pesa poco pi¨´ di un kg, richiede la rimozione o l¡¯inserimento di quattro viti, e si effettua in pochi minuti.
Impostazioni su misura
¡ª ?Il numero 20 o 24 classifica le Txp in base al diametro della circonferenza di rotolamento della ruota anteriore, espresso in pollici, ma coincide anche con le velocit¨¤ in miglia dei due modelli, equivalenti a dire 32 e 38 km/h. Il design ¨¨ semplice e minimalista, tipico di una moto da trial, con un telaio tubolare in acciaio all¡¯interno del quale ¨¨ inserito il motore elettrico. Nella zona alla base del cannotto di sterzo, dove di norma ¨¨ posizionato in serbatoio, ¨¨ inserito il pannello di controllo, che comprende pulsanti e indicatori luminosi per gestire l¡¯accensione e i parametri del motore. Consente di impostare, su quattro livelli, la potenza, la risposta all¡¯acceleratore e la velocit¨¤ massima; in pi¨´ ci sono le spie che segnalano il surriscaldamento di inverter e motore e gli errori. Sul lato sinistro del manubrio ¨¨ poi presente un laccetto di sicurezza, che in caso di caduta scollega l¡¯alimentazione dal motore.
Tre ore con un "pieno"
¡ª ?Il pannello di controllo permette di regolare le risposte del motore in funzione delle capacit¨¤ di chi guida o degli ostacoli da superare. Il motore brushless da 1.600W ¨¨ alimentato da una batteria al litio da 50,4V nominali e 28Ah, sufficiente per garantire un¡¯autonomia in fuoristrada di circa 3 ore. Per quanto riguarda la struttura, telaio e il forcellone sono in acciaio, con sospensioni e freni derivati dal downhill. La forcella ad aria ha una corsa di 160 mm ed ¨¨ totalmente regolabile, cos¨¬ come il mono posteriore. I freni idraulici a quattro pistoncini montano dischi da 200 mm all¡¯anteriore e 180 mm al posteriore.
Solo per piloti leggeri
¡ª ?Progettata per i pi¨´ giovani, la Txp ¨¨ adatta a piloti fino a 90 kg, ed ¨¨ certificata funzionare regolarmente in presenza di acqua e polvere. Per motivi legati al contenimento dei pesi non ¨¨ prevista la presenza di un sistema di raffreddamento, ma c¡¯¨¨ un dispositivo che interviene in caso di un uso intenso: se la temperatura della batteria supera gli 80¡ã, il controller emette un segnale acustico. Raggiunti i 100¡ã, un sistema di protezione riduce la potenza fino a quando la batteria e l¡¯inverter non tornano alla temperatura ottimale.
Sui sentieri del mondiale di enduro
¡ª ?Con un interasse di 1.220 mm, un¡¯altezza minima da terra di 305 mm e pneumatici da 19 e 16 pollici con il caratteristico battistrada poco aggressivo, la Txp ha a tutti gli effetti l¡¯assetto tipico della moto da trial, anche quando ¨¨ montato il kit Xplore. La posizione di guida pi¨´ naturale ¨¨ pertanto quella in piedi sulle pedane, centrale e meno caricata sull¡¯avantreno rispetto a quella offerta dalle moto da enduro. La moto ¨¨ stata presentata ufficialmente sull¡¯Appennino piacentino, sui percorsi attraversati dalla due giorni della prova italiana del mondiale EnduroGP che si ¨¨ svolta a Bettola. Messa alla prova su terreni vari, dai facili sterrati veloci ai single track rocciosi la moto ha messo in evidenza la grande agilit¨¤ che deriva dagli ingombri e soprattutto dal peso estremamente contenuto.
Risposte pronte, anche troppo
¡ª ?Se la velocit¨¤ massima ¨¨ quella di un ciclomotore, la risposta del motore in salita ¨¨ molto gratificante, al punto da apparire talvolta fin troppo esuberante. A questo proposito la possibilit¨¤ di selezionare su quattro livelli la risposta all¡¯apertura dell¡¯acceleratore risulta molto utile, anche se in realt¨¤ si pu¨° gestire il ritardo, ma non l¡¯intensit¨¤ dell¡¯erogazione, che rimane quella tipicamente energica, caratteristica del motore elettrico. In linea di massima, la posizione 4, la pi¨´ reattiva, ¨¨ utile per chi preferisce una guida in stile enduro, mentre se si cerca la precisione trialistica ¨¨ consigliabile passare alla 1 e non andare oltre la 2. Sospensioni e freni sono di buona qualit¨¤ per una mountain bike, e si comportano bene soprattutto nei tratti in discesa affrontati a ritmo sostenuto, grazie al peso della Txp che non raggiunge i 50 kg. Tuttavia non ¨¨ il caso di esagerare, in particolare se la corporatura di chi guida ¨¨ prossima al limite, perch¨¦ i componenti, a cominciare dalla catena di trasmissione, non sono progettati per questo impiego.
Giocattolo per adulti
¡ª ?La pi¨´ grande delle Oset ¨¨ a tutti gli effetti una moto adatta ai giovani che si avvicinano alla specialit¨¤ del trial, prima di passare a una 125 con motore convenzionale. Tuttavia pu¨° diventare un divertente gioco per adulti non troppo corpulenti, alla ricerca di una moto a emissioni zero poco impegnativa. Un veicolo che con un minimo di pratica permette di affrontare ostacoli apparentemente inavvicinabili, ma anche di affrontare i percorsi tipici del motoalpinismo senza richiedere una capacit¨¤ particolare. La leggerezza consente infatti avanzare su rocce o tronchi seduti e con i piedi a terra, con uno stile non elegante, ma comunque efficace. Oggi per¨° la Txp 24 non ¨¨ omologata, quindi ¨¨ utilizzabile soltanto su terreni privati, come i vari trial park (i pi¨´ noti sono a Lazzate e a Genova), non su strade aperte al traffico. L¡¯aggiunta di un impianto di illuminazione consentirebbe di classificarla come ciclomotore, e allora le cose cambierebbero. Anche perch¨¦ il prezzo, di 4.690 euro, non ¨¨ inavvicinabile.
Scheda tecnica
Oset Txp 24
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