¡°La nuova piattaforma sar¨¤ operativa probabilmente a febbraio e premier¨¤ tutte le tecnologie che aiutano la transizione¡± anticipa Marco Stella vicepresidente Anfia: "Si vedr¨¤ anche un tentativo di valorizzare l¡¯industria italiana ed europea¡±. Sul tavolo anche un'ipotesi sulle auto cinesi
Due le vere notizie destinate ad interessare automobilisti e addetti ai lavori nelle prossime settimane. Le dichiarazioni del ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, rendono evidente la prima, che il sistema di incentivi auto?sar¨¤ modificato a breve, con un aumento netto dell¡¯agevolazione economica che, secondo le indiscrezioni stampa sulla prima ipotesi di lavoro, potrebbe toccare il massimo di 13.750 euro. La seconda notizia riguarda invece l¡¯entrata in vigore del nuovo sistema, con tempi tecnici che ne fanno prevedere pericolosamente il decollo non prima di fine febbraio. Nel frattempo, resta in vigore l¡¯attuale regime, a patto che sia firmato il decreto direttoriale per attivare la piattaforma con i vecchi incentivi, presumibilmente entro i primi giorni di gennaio. Esiste insomma un clima di incertezza, inutile negarlo, proprio mentre il governo sta portando avanti una serie di tavoli di lavoro la cui segreteria tecnica ¨¨ affidata all¡¯Anfia, l¡¯Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Gazzetta Motori prova a fare chiarezza con la collaborazione di Marco Stella, che di Anfia ¨¨ vicepresidente e ha gi¨¤ una visione sui nuovi meccanismi di Ecobonus: "L¡¯obiettivo ¨¨ rimodulare gli incentivi, rendili fruibili da privati e aziende, tutto questo il prima possibile, perch¨¦ promette bene".
Competizione e Realismo
¡ª ?Il ministro ha annunciato la scelta di un decreto Dpcm, ovvero la revisione anche formale del sistema attuale di ecoincentivi, a sua volta regolato dal Dpcm 6 aprile 2022. "Non possiamo anticipare ufficialmente nulla rispetto all¡¯ammontare dei sostegni per le diverse categorie di vetture - precisa subito Marco Stella -. Le tabelle che stanno circolando non provengono da nostre fonti". Anfia, come del resto tutte le associazioni di categoria, ¨¨ impegnata a gestire un momento delicato dove devono convivere le scelte a lungo termine con l¡¯esigenza pi¨´ ravvicinata possibile, cio¨¨ non penalizzare le vendite gi¨¤ nelle prime settimane del 2024. ¡°La penetrazione dell¡¯elettrico nel nostro Paese ¨¨ oggettivamente ancora bassa ed esiste anche un tema di tasso tecnologico, il bisogno di mantenere l¡¯Italia a un livello allineato con il resto dell¡¯Europa, che appare in questo momento aver fatto una scelta netta. Sostenere le vetture ad emissioni zero rappresenta un cambiamento profondo della mobilit¨¤ che chiaramente richiede incentivi, una misura che va estesa, deve essere raggiungibile dai clienti e dalle imprese, non pu¨° lasciare insomma enormi fondi inutilizzati". Secondo le indiscrezioni, gli incentivi saranno maggiorati nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30 mila euro, ma il vero realismo sarebbe per¨° altrove, nell¡¯opportunit¨¤ di considerare che nel nostro Paese esiste anche il parco circolante pi¨´ vecchio d¡¯Europa, ovvero oltre 11 milioni di auto con omologazione compresa tra euro 0 ed euro 3. La prima ipotesi di lavoro prevede che, in caso di rottamazione di una vettura fino ad Euro 2 per l¡¯acquisto di un modello che rientra nella fascia di emissioni CO2 tra 61 e 135 grammi per chilometro, tipicamente le auto mild hybrid e full hybrid, il sostegno salga dagli attuali 2.000 euro a quota 3.000. "Una parte della transizione punta gi¨¤ oggi verso l¡¯elettrico, ma per fare questo profondo cambiamento servono una serie di tecnologie di passaggio che successivamente verranno abbandonate, ma oggi sono una risorsa e vanno legittimamente sostenute".
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Fondi e confini
¡ª ?"I nuovi incentivi poggeranno sulla dotazione gi¨¤ prevista per il 2024 a cui verranno aggiunte le rimanenze inutilizzate nel 2023", ribadisce Marco Stella a conferma della valutazione fatta da Gazzetta Motori. Esiste cio¨¨ un tesoretto per l¡¯auto di almeno 750 milioni di euro, sommando anche le rimanenze 2022, con cui giocare una partita per¨° sul filo della strategia, non solo con l¡¯assillo delle vendite. "Potenziare lo strumento degli incentivi non basta. Nella nuova piattaforma di Ecobonus si vedr¨¤ anche un tentativo di valorizzare l¡¯industria italiana ed europea nella convivenza con l¡¯offerta cinese". Il riferimento ¨¨ quanto attualmente previsto in Francia dove le auto elettriche prodotte nel Paese orientale sono di fatto escluse da qualsiasi forma di agevolazione. "Dobbiamo stare attentissimi non solo al mercato delle vetture a batteria, ma anche a quello delle vetture termiche. In Europa sono in corso operazioni di disinvestimento dalla produzione di motori a combustione, ed ¨¨ una scelta che pu¨° anche far riflettere, perch¨¦ per queste realt¨¤ industriali esiste un interesse forte da parte della Cina. Per loro sono appetibili, e forse non ¨¨ un caso".
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le prime cifre
¡ª ?Il meccanismo dei nuovi incentivi auto 2024 rester¨¤ basato su tre categorie di auto, premiando le minori emissioni di CO2, tipicamente a partire alle?elettriche?comprese tra?0 e 20 g/km, con le?ibride plug-in?nella fascia?tra 21 e 60 g/km, infine le?full hybrid o mild hybrid, che emettono?da 61 a 135 g/km?di anidride carbonica. Indichiamo le cifre in euro relative alle diverse gradazioni di incentivo, secondo le indiscrezioni raccolte sulla prima ipotesi di lavoro, indicando anche gli importi maggiorati nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30 mila euro.
Incentivi auto 2024 - Ipotesi di lavoro
| ? | 0-20 gr CO2 a Km | Reddito Isee sotto i 30.000 | 21-60 gr CO2 a Km | Reddito Isee sotto i 30.000? | 61-135 gr CO2 a Km |
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