Il decreto 226 del 2024 ¨¨ entrato in vigore da alcuni mesi ma, dopo i ricorsi, il Tar del Lazio sospende l'imposizione ai conducenti Ncc, di effettuare una pausa di 20 minuti tra un cliente e l¡¯altro
Le associazioni di categoria sul piede di guerra, hanno scioperato in 12 citt¨¤ italiane per contestare le disposizioni del decreto interministeriale 226, firmato lo scorso 26 ottobre dai ministri Salvini e Piantedosi, responsabili rispettivamente dei dicasteri di Trasporti e Interni.?A suscitare le proteste ¨¨ il nuovo foglio di servizio elettronico, valido per tutti gli Ncc, inclusi anche i conducenti di Uber. Il decreto stabilisce, tra le altre misure, l¡¯obbligo per tutti gli autisti di osservare una pausa di 20 minuti tra una corsa e l¡¯altra. Una scelta che, secondo le associazioni di categoria, penalizza il lavoro delle "auto nere", favorendo, nello specifico, quello dei taxi. Questi ultimi, infatti, possono accettare una corsa dopo l¡¯altra, purch¨¦ nel rispetto del proprio turno di lavoro. Di conseguenza, i clienti degli Ncc rischiano tempi di attesa che devono protrarsi fino a 20 minuti. Il ricorso presentato dall'associazione Ncc Italia?¨¨ stato accolto dal Tar del Lazio, che ha sospeso parzialmente il decreto interministeriale di Salvini e Piantedosi. Cos¨¬ facendo il tribunale amministrativo regionale ha ripristinato la sentenza 56 del 2020 della Corte Costituzionale che abrogava la legge Rixi-Toninelli, che obbligava gli autisti Ncc a tornare in rimessa dopo ogni corsa. La trattazione del ricorso in camera del consiglio ¨¨ fissata per il 13 gennaio 2025 e fino a quella data gli Ncc potranno evitare di dover aspettare 20 minuti tra la fine di una corsa e l'altra.
Il foglio elettronico
¡ª ?Per contrastare il fenomeno dell¡¯abusivismo, il decreto prevede anche ulteriori obblighi. Oltre alla pausa di 20 minuti, gli Ncc avranno l'obbligo di compilare un foglio elettronico ad ogni corsa, dove andranno indicati i dati del conducente, la targa del veicolo utilizzato, i dati del cliente, l¡¯orario di partenza e arrivo, e i luoghi di origine e destinazione.
LE reazioni
¡ª ?Lorenzo Pireddu, general manager di Uber, ha espresso una forte critica al decreto che, va precisato, non ¨¨ ancora entrato in vigore, in quanto al momento si ¨¨ in attesa dei decreti attuativi. Secondo Pireddu, il decreto ¡°impone una limitazione dell'offerta da parte degli Ncc, impedendo loro di soddisfare adeguatamente le esigenze degli utenti, che avrebbero diritto a un servizio flessibile e rapido¡±. Ha inoltre osservato che, mentre in Europa il tempo di attesa medio per una corsa Uber ¨¨ di 5 minuti, in Italia potrebbe salire fino a 20 minuti. Pireddu ha aggiunto poi che queste misure ¡°limitano l¡¯offerta di mobilit¨¤ nelle citt¨¤ italiane, aggravando una situazione gi¨¤ critica, come dimostrano le lunghe file di cittadini e turisti presso stazioni e aeroporti¡±. Medesima posizione di? Andrea Romano, presidente dell¡¯associazione Ncc MuoverS¨¬?che, tra l'altro, ha anche annunciato ricorso al Tar del Lazio. Per Romano l¡¯obbligo stabilito ¨¨ ¡°demenziale e contrario a quanto avviene negli altri Paesi europei¡±. Romano sostiene che tale misura ¡°replica gli effetti del rientro in rimessa, gi¨¤ bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2020, e rischia di mettere fuori mercato decine di migliaia di operatori Ncc. Inoltre, limita la libert¨¤ di movimento di cittadini, turisti e imprese¡±.
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