Il processo a Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario, aggravato da premeditazione, crudelt¨¤, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere, ¨¨ iniziato con rito abbreviato il 23 settembre 2024 all'interno della Cittadella della Giustizia di Piazzale Roma, a Venezia. Dopo una prima udienza servita ad ammettere le parti civili - il padre di Giulia Gino Cecchettin, la sorella Elena, il fratello Davide, lo zio Alessio e la nonna Carla Gatto - e a stilare il calendario delle udienze.
La seconda udienza, quella del 25 ottobre, ¨¨ stata quella pi¨´ importante in questo processo. Turetta si ¨¨ presentato in aula e ha ricostruito la dinamica dell'omicidio di Giulia dopo aver presentato attraverso il suo avvocato un memoriale di 80 pagine. In aula, a proposito di quanto accaduto l'11 novembre, ha dichiarato: "Non ricordo quando ma mentre eravamo in macchina a un certo momento devo essermi girato a colpirla, lei si muoveva e magari volevo farla stare ferma. Nel tragitto mi sembra di averle dato almeno un colpo, forse sulla coscia, ma non so dire bene perch¨¦ lo facevo non guardando bene dove stessi colpendo, ma tirando colpi a caso".
Turetta ha riferito in aula anche cosa ¨¨ accaduto subito dopo l'omicidio di Giulia: "Nell'abbandonare il corpo l'ho coperto perch¨¦ non volevo venisse trovato, era in condizioni tali che volevo evitare che venisse visto com'era ridotto. Ho provato a uccidermi con un sacchetto di plastica in testa ma non ci sono riuscito".
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