Smart Working: cosa cambia per i fragili e i genitori di under 14

Il decreto Milleproroghe, appena approvato dal Parlamento, prevede una serie di modifiche allo smart working, non ultima la proroga fino a fine giugno

Il decreto Milleproroghe ha introdotto alcune novità in merito allo smart working. In particolare, il Parlamento ha deciso di prorogare il suo termine (nel caso di mancanza di accordi aziendali) fino al 30 giugno. Nello specifico, per i lavoratori privati varrà sia la regola dei “fragili” che dei genitori di figli under 14, mentre per i pubblici solo quella dei “fragili”.

i lavoratori fragili

Come spiega un approfondimento de Il Sole 24 Ore, per i fragili, il diritto al lavoro agile non incontra il limite della compatibilità delle mansioni con la prestazione da remoto. Infatti, nel caso in cui queste ultime non siano compatibili, il decreto prevede la destinazione a una diversa mansione senza alcuna decurtazione retributiva. Una sorta di riassegnazione, giustificata però dalla propria condizione.

i lavoratori con figli under 14

Il diritto allo smart working viene invece confermato anche per i genitori di figli under 14. Per loro, la possibilità di accedere a questa misura era scaduta il 31 dicembre 2022, ma è stata appunto rinnovata. In questo caso, la condizione per usufruirne è che all’interno del nucleo familiare non vi sia un altro genitore che non lavora o gode di strumenti di sostegno al reddito.

i lavoratori a rischio contagio

La possibilità di lavorare da casa viene prolungata anche per quei lavoratori il cui medico competente certifica il maggior rischio di contagio da Covid. In questo caso, però, l’unico limite posto dal decreto riguarda la singola mansione: la possibilità di svolgerla da casa deve essere sancita dal datore di lavoro.

i disabili gravi

In ultimo, il decreto Milleproroghe si occupa anche dei disabili gravi, per i quali le nuove regole prevedono la priorità di accesso alla misura. Tuttavia quest'ultimo deve essere gestito nel rispetto delle condizioni stabilite col proprio datore di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi.

lo studio enea e la città di roma

A supporto della bontà della scelta di prorogare lo smart working presa dal governo, in queste ore è arrivato uno studio di Enea che parla dello smart working e di?quanto faccia bene all’ambiente. In particolare, l’ente parla di evitare l'emissione di circa 600 chilogrammi di anidride carbonica all'anno per lavoratore (-40%). Accanto a questo, lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences, parla di notevoli risparmi in termini di tempo (circa 150 ore), distanza percorsa (3.500 km) e carburante (260 litri di benzina o 237 litri di gasolio). Tra le altre cose, lo studio definisce Roma come la città più frenetica d’Italia, dove gli spostamenti giornalieri per motivi di lavoro e studio sono circa 420mila, mentre ogni persona trascorre nel traffico 82 ore all'anno. Di questi, circa la metà del campione dichiara di viaggiare esclusivamente con mezzi di trasporto privati a motore (47% in auto e 2% su due ruote), mentre il 17% viaggia esclusivamente con i mezzi pubblici e il 16% con un mix di trasporto pubblico/privato.