L'accordo coi sindacati non ¨¨ stato raggiunto, ma l'azienda proceder¨¤ comunque a partire da gennaio 2023
I lunghi periodi di restrizioni e chiusure che abbiamo vissuto durante la prima fase della pandemia da COVID-19 hanno dato uno scossone al mondo del lavoro, sdoganando la possibilit¨¤ di lavorare da casa e aumentando la flessibilit¨¤ dei dipendenti. Ora che il peggio sembra essere alle nostre spalle si sta facendo tesoro delle esperienze fatte negli ultimi due anni e sempre pi¨´ aziende hanno deciso e stanno decidendo di non tornare all'organizzazione pre-pandemia.
Le novit¨¤ annunciate da Intesa San paolo
¡ª ?L'ultima azienda pronta a rivoluzionare l'organizzazione del lavoro e degli orari, seguendo l'esempio gi¨¤ diffuso in altri Paesi europei e non solo, ¨¨ Intesa Sanpaolo, che in queste ore ha annunciato il nuovo modello organizzativo del lavoro: smart working con la possibilit¨¤ di lavoro flessibile fino a 120 giorni all¡¯anno e la sperimentazione della settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parit¨¤ di retribuzione.
Si partir¨¤ da gennaio 2023, rigorosamente su base volontaria. I 76mila dipendenti di Intesa Sanpaolo in Italia potranno decidere se sfruttare le nuove possibilit¨¤ di lavoro messe a disposizione dell'azienda o se continuare con l'organizzazione pi¨´ classica. Chi vorr¨¤ continuare a mantenere la flessibilit¨¤ sperimentata negli ultimi due anni con lo smart working potr¨¤ farlo fino ad un massimo di 120 giorni all'anno, organizzando come meglio ritiene, compatibilmente con le esigenze aziendali, le giornate in cui lavorare in sede e quelle in cui lavorare da casa. Per le giornate di smart working si avr¨¤ diritto anche ad un¡¯indennit¨¤ di buono pasto di 3 euro al giorno.
Come funziona la settimana corta
¡ª ?Pi¨´ rivoluzionaria, almeno per l'Italia, ¨¨ la proposta della settimana corta. Chi lavora per 36 ore a settimana potr¨¤ scegliere se accumulare il monte ore nell'arco di quattro giorni, lavorando quindi 9 ore al giorno, e beneficiare cos¨¬ di 3 giorni liberi ogni settimana da gestire, compatibilmente con le esigenze dell'azienda, in libert¨¤. Stessa retribuzione e nessuno obbligo di giorno fisso: chi vorr¨¤ potr¨¤ lavorare, ad esempio, dal luned¨¬ al gioved¨¬ e godersi un weekend lungo, o alternare i giorni in presenza e ritagliarsi i giorni liberi in base alle proprie esigenze.
Manca l'accordo coi sindacati
¡ª ?Intesa Sanpaolo ¨¨ pronta a partire con questa piccola rivoluzione gi¨¤ a gennaio, anche se l'accordo coi sindacati non ¨¨ stato ancora raggiunto. Le trattative tra l'azienda e i sindacati Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin sono andate avanti per gli ultimi cinque mesi, ma alla fine questi hanno deciso di non firmare l¡¯accordo. Il motivo? Secondo le sigle la mossa di Intesa Sanpaolo violerebbe quanto stabilito dal contratto nazionale sulla gestione dello smart working, secondo il quale il limite dovrebbe essere di 10 giorni al mese per non mettere a rischio, tra le altre cose, la socialit¨¤ del lavoro e la formazione continua fra colleghi.?
Sempre secondo i sindacati, il piano di Intesa Sanpaolo non affronterebbe il diritto alla disconnessione, col rischio che nei giorni di smart working i dipendenti finiscano per lavorare di pi¨´ rispetto a chi si reca in ufficio. E sulla settimana corta? La fase di sperimentazione, dicono i sindacati, ha coinvolto soltanto pochissime filiali di grandi dimensioni: attuare questa novit¨¤ nelle filiali pi¨´ piccole, con meno dipendenti, potrebbe portare difficolt¨¤ organizzative che, sostengono le sigle, renderebbe impossibile la settimana corta.
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