I primi risultati dell'autopsia eseguita su Alberto Rizzotto aprono la strada a nuovi scenari
Il tragico incidente avvenuto a Mestre, in cui un autobus ¨¨ precipitato dal cavalcavia causando la?morte di 21 persone, lascia aperte numerose domande ma qualcosa inizia a filtrare. I primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo dell'autista, Alberto Rizzotto, non avrebbero rilevato segni di un?malore durante la guida prima dell'incidente. Non sono stati infatti riscontrati problemi di natura cardiaca n¨¦?altre anomalie significative. In ogni caso,?si tratta di risultati parziali; la relazione finale, in mano ai medici legali Guido Viel e Roberto Rondolini, dell'istituto di Padova, sar¨¤ pronta entro la prossima settimana.
L'ipotesi del guasto
¡ª ?La tragedia si ¨¨ verificata sul cavalcavia della Vempa, quando l'autobus della societ¨¤ La Linea Spa, un modello E-12 prodotto dalla cinese Yutong, ¨¨ precipitato per oltre 10 metri. Questo modello ¨¨ alimentato esclusivamente da un sistema elettrico, dotato di pacchi batteria da 350 kW posizionati sul tetto, una posizione considerata sicura, e gode di un'autonomia di 400 km. Se i risultati definitivi dell'autopsia dovessero escludere categoricamente un malore da parte dell'autista, prenderebbe forza l'ipotesi del guasto tecnico. A quel punto per¨°, sar¨¤ fondamentale che sia coerente con la dinamica dell'incidente ricostruita dalle telecamere di sicurezza.?Inoltre, sar¨¤ necessario valutare se vi sia una responsabilit¨¤ congiunta tra lo stato del veicolo pesante e eventuali carenze nella struttura del cavalcavia. I difensori degli indagati hanno nominato quattro periti di parte, due per il guardrail e due per valutare lo stato della strada.
le esequie dell'autista
¡ª ?Il funerale di Alberto Rizzotto ¨¨ stato fissato per marted¨¬ 17 ottobre alle 15.30 nella Chiesa parrocchiale di Tezze di Piave, in provincia di Treviso. L'epigrafe sull'ultimo saluto al 40enne trevigiano recita: "Ci ha lasciati con un caro ricordo nel cuore". Accanto al volto sorridente di Rizzotto, ritratto in uno dei selfie che amava scattare davanti agli autobus che guidava, c'¨¨ anche un'immagine della Madonna nera. Coloro che lo conoscevano, scrive Il Gazzettino, lo descrivono come una persona semplice e spontanea che gioiva per le piccole cose, sia al lavoro che nella vita di tutti i giorni. "Quando parlava dei pullman gli brillavano gli occhi".
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