Il riso Venere ¨¨ ricco di polifenoli e antociani, a patto di cucinarlo nel modo giusto
Il profumo del pane appena sfornato, le leggere note di tostatura e nocciola: ¨¨ cos¨¬ che si presente all'olfatto il riso nero, o riso Venere. Questa variet¨¤ integrale, originaria della Cina e perfezionata in Italia, si distingue per il suo colore viola scuro e un sapore ricco e particolare, che lo rendono una scelta pregiata in cucina, per una gran variet¨¤ di piatti. Ma oltre al gusto, il riso nero ¨¨ apprezzato per le eccellenti propriet¨¤ nutrizionali. Grazie all¡¯alto contenuto di fibre, vitamine e antiossidanti, si conferma un alimento prezioso per il benessere a patto, per¨°, di cucinarlo correttamente. La scienza, infatti, ha individuato le tecniche migliori che permettono di preservarne i benefici e di esaltarne le qualit¨¤ organolettiche.
Il riso nero ¨¨ un cereale integrale che offre un profilo nutrizionale davvero interessante. Poich¨¦ non ¨¨ raffinato, mantiene intatti tutti gli strati esterni del chicco, quelli pi¨´ ricchi di fibre, vitamine e minerali che rallentano l'assorbimento e limitano i temuti picchi glicemici; tradotto in soldoni, significa che ci si sente sazi pi¨´ a lungo a parit¨¤ di calorie rispetto al riso bianco. Inoltre, ¨¨ una fonte di potassio e fosforo, e contiene anche ferro, zinco e selenio, oltrech¨¦ vitamine del gruppo B, in particolare la tiamina (B1), che contribuisce al corretto funzionamento del metabolismo energetico. Ma ci¨° che rende unico questo prodotto ¨¨ l¡¯elevata quantit¨¤ di antociani, pigmenti polifenolici responsabili della colorazione scura, dalle indiscusse propriet¨¤ antiossidanti. Questi composti aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi, con potenziali effetti benefici a cascata sulla salute cardiovascolare e nella prevenzione di alcune malattie croniche.
Come ¨¨ meglio cucinare il riso nero?
¡ª ?Per godere appieno delle propriet¨¤ benefiche del riso nero, ¨¨ fondamentale cucinarlo nel modo corretto. E al riguardo, la scienza viene in aiuto, svelando alcuni segreti per esaltarne il sapore e preservarne i nutrienti.
Secondo una ricerca pubblicata su Food Research International, i metodi tradizionali come la risottatura o il pilaf possono essere efficaci, sebbene esistano soluzioni innovative come la cottura sottovuoto che offrono ulteriori vantaggi. A temperature controllate, infatti, il sottovuoto mantiene un maggior contenuto di antiossidanti, con una riduzione del degrado degli antociani rispetto a tecniche pi¨´ aggressive.?Mentre il cianidina-3-O-glucoside era ridotto fino al 56% nel riso cotto sottovuoto a 99¡ãC, con cottura a 89¡ãC, si riduce solo del 45% e 37% rispettivamente nel risotto e nel riso cotto sottovuoto.
Ecco perch¨¦ ¨¨ ottima anche la risottatura: la tostatura iniziale del riso crea una barriera che protegge in parte i polifenoli dalla degradazione. Inoltre, la cottura a risotto sembra migliorare il contenuto di fibre, con un incremento fino al 29% della biodisponibilit¨¤.
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