C'¨¨ ancora un po' di confusione legata alla diffusione dei grani antichi, ma la certezza supportata da studi scientifici sul glutine ancora non ¨¨ arrivata
Gli ultimi anni, anche nel nostro Paese, sono stati caratterizzati da una riscoperta dei cosiddetti grani antichi, specie di grano ampiamente diffuse e coltivate nei primi decenni del secolo scorso e in seguito soppiantate perch¨¦ poco adatte alle coltivazioni intensive. La ritrovata cultura del cibo pi¨´ legato alla tradizione, generalmente percepito come pi¨´ sano e autentico, ha portato alla reintroduzione sul mercato di antiche variet¨¤ di grano come Russello, Senatore Cappelli, Tumilia o Tumminia e Urria per il grano duro, e Autonomia B., Frassineto, Gentil Rosso, Inallettabile, Maiorca, Sieve, Solina e Verna per il grano tenero.
Questa riscoperta delle farine di grani antichi, spesso promossa da piccole aziende locali che puntano a ristabilire un legame profondo col territorio e la sua storia, ha portato alla diffusione di convinzioni non sempre confermate dalla realt¨¤ dei fatti, come la credenza che questi grani antichi contengano meno glutine di quelli moderni.
La convinzione arriva dal fatto che, al contrario dei grani moderni, i grani antichi non sarebbero il frutto di incroci e ibridazioni. Nulla di pi¨´ falso: se ¨¨ vero che per ovvi motivi questi grani non sono stati modificati geneticamente in laboratorio, ¨¨ altrettanto vero che l'incrocio e l'ibridazione di variet¨¤ diverse ¨¨ una pratica tanto antica quanto la coltivazione stessa da parte dell'uomo.
Meno glutine nelle farine di grani antichi?
¡ª ?Quanto c'¨¨ di vero nella presenza ridotta di glutine nelle farine di grani antichi? Poco, secondo la scienza. O meglio, ad oggi non ci sono certezze e gli studi condotti nel corso degli ultimi anni hanno dato risultati contraddittori. Nel 2018, ad esempio, uno studio pubblicato?sul Journal of nutrional biochemistry ha concluso che alcuni grani antichi potrebbero avere un potenziale effetto benefico su alcuni parametri cardio-metabolici ed infiammatori. L'anno precedente, per¨°, uno studio pubblicato?sull'European Journal of Agronomy non aveva fatto emergere particolari differenze tra i grani antichi e quelli moderni sul fronte del glutine.
Attualmente, secondo la letteratura scientifica, non ¨¨ possibile affermare che i grani antichi siano preferibili a quelli moderni con l'obiettivo di tutelare la nostra salute n¨¦ che il consumo dei derivati dai grani antichi possa ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche.
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