Capita a molte persone di sentire il desiderio di mangiare qualcosa di dolce subito dopo mangiato:?ma perch¨¦ si cerca il dolce?
A volte diventa quasi una necessit¨¤ mangiare qualcosa di dolce a fine pasto, che altrimenti non risulta completo e non ci appaga a sufficienza.
In generale non ¨¨ vietato consumare un dessert in occasioni particolari come un pasto fuori o un evento, ma non bisogna farla diventare un¡¯abitudine quotidiana per non incorrere in un apporto eccessivo di zuccheri semplici, grassi e calorie superflue che potrebbero incidere sull¡¯aumento di peso e sull¡¯insorgenza di patologie metaboliche.
Spesso le emozioni giocano un ruolo fondamentale, condizionando le nostre scelte alimentari.
Ad esempio consumare alimenti dolci come ricompensa o sollievo in situazioni di stress crea un meccanismo da cui ¨¨ difficile uscire: ¨¨ noto infatti che questi cibi aumentano la sintesi e il rilascio di serotonina e beta endorfine, neurotrasmettitori con azione antidepressiva e rilassante che agiscono migliorando l¡¯umore.
L¡¯eccessivo consumo di alimenti ricchi in zucchero per¨° ¨¨ un comportamento che pu¨° essere corretto con adeguate strategie di educazione alimentare.
Assicurati un giusto apporto di carboidrati complessi
¡ª ??In una dieta equilibrata i carboidrati devono rappresentare circa il 45-60% dell¡¯energia giornaliera: eliminarli completamente non ¨¨ funzionale per una sana alimentazione.
Un loro apporto insufficiente genera carenza energetica, scarso senso di saziet¨¤ e una conseguente ricerca di zucchero per compensare.
Evita di fare pasti con alimenti ad alto indice glicemico
¡ª ?Limita gli alimenti con da farine raffinate o ricchi in zuccheri semplici: determinano un rapido innalzamento della glicemia (lo zucchero nel sangue) e una conseguente risposta insulinica massiccia.
L¡¯ipoglicemia transitoria che si instaura porta poco dopo alla ricerca di altro cibo, spesso di altro zucchero, generando un vero e proprio circolo vizioso.
Fai attenzione a biscotti, merendine, cereali per la prima colazione zuccherati, marmellate, caramelle, cioccolatini e succhi di frutta, preferendo fonti di carboidrati complessi a basso indice glicemico e ricchi di fibre come pane, pasta e riso di tipo integrale, oppure cereali in chicco come farro, orzo, grano saraceno e avena.
Mangia pi¨´ grassi ¡°buoni¡±
¡ª ?Utilizza grassi buoni, come olio evo, frutta secca e loro creme al 100%, avocado, cocco, semi oleosi: abbassano il carico glicemico del pasto e sono molto sazianti.
Un esempio pratico pu¨° essere uno spuntino a base di frutta fresca accompagnata da una manciata di frutta secca (noci, nocciole, arachidi, mandorle).
Occhio alla composizione dei pasti
¡ª ?Combina in ogni pasto fonti proteiche animali o vegetali con fonti di grassi buoni e fonti di carboidrati complessi, aggiungendo sempre una quota di fibre da frutta fresca e verdure.
Un esempio di colazione equilibrata pu¨° essere composto da yogurt o latte, frutta secca o semi oleosi e pane integrale o fiocchi d¡¯avena con della frutta fresca.
Stesso discorso per i pasti principali: per un pasto completo alterna le fonti proteiche (carne, pesce, uova, formaggi magri, legumi), aggiungi la giusta quantit¨¤ di carboidrati complessi come pane/pasta/cereali integrali e abbondanti contorni di verdure.
Crea buone abitudini, ma concediti qualcosa ogni tanto
¡ª ?Una dieta troppo rigida e monotona non rappresenta uno stile di vita sostenibile a lungo termine: nel tempo pu¨° generare insoddisfazione ed ¨¨ normale cercare qualcosa di diverso ogni tanto.
Occasionalmente puoi dire s¨¬ a un dolce a fine pasto.
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