3 persone su 4 che soffrono di sclerosi laterale amiotrofica sono costrette a fare i conti anche con la disfagia
La sclerosi laterale amiotrofica, pi¨´ conosciuta come SLA, ¨¨ una malattia neurodegenerativa progressiva, invalidante e mortale, che colpisce prevalentemente i motoneuroni, ovvero le cellule nervose del cervello e del midollo spinale. In Italia si stimano pi¨´ di 6000 casi con circa 2000 nuove diagnosi ogni anno, e l¡¯aspettativa di vita media va dai 2 ai 5 anni. Tra le tante cose che questa terribile patologia toglie, c¡¯¨¨ anche il gusto: circa 3 pazienti italiani su 4 devono fare i conti ¨C tra i vari sintomi ¨C anche con la disfagia, la difficolt¨¤ a deglutire, che rende i pasti pi¨´ faticosi e fa passare la voglia di mangiare. Nel 38% dei casi la disfagia compare gi¨¤ nel primo anno di malattia e spesso peggiora progressivamente. Di fatto, la SLA finisce per togliere al paziente anche il piacere del cibo e di mangiare in compagnia, mentre omogeneizzati e frullati prendono il posto dei cibi solidi, con un forte impatto psicologico e sociale.
Un men¨´ speciale
¡ª ?Per questo motivo, in occasione della giornata nazionale della SLA (14 e 15 settembre) l¡¯AISLA (l¡¯Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) insieme a Slafood e Zambon Italia ha deciso di proporre una selezione di ricette appositamente pensate per i pazienti affetti da questa patologia e per i loro caregiver, con l¡¯obiettivo di restituire loro la gioia di mangiare e di condividere un pasto con i propri cari. Il men¨´ ¡°Sapori. Legami. Autonomia¡±?(disponibile anche sul sito di Slafood) ¨¨ stato creato dagli chef Cristian Benvenuto, Roberto Carcangiu e Roberto Valbuzzi. Si passa dalla parmigiana con consistenza modificata all¡¯abbinamento tra gamberi e melone, fino alla crema di carote e alla salsa al kefir, con l¡¯obiettivo di restituire il piacere del gusto ai pazienti ma anche di pensare a un¡¯alimentazione corretta e accurata per chi soffre di questa patologia.
L'importanza dell'alimentazione
¡ª ?Come spiega il professor Giorgio Calabrese, docente di Alimentazione e Nutrizione umana all¡¯Universit¨¤ del Piemonte Orientale e membro della Commissione Medico Scientifica di AISLA, ¨¨ fondamentale essere consapevoli dell'importanza dell'alimentazione nei malati di SLA: ¡°Quando siamo chiamati ad individuare la dieta pi¨´ corretta per una persona con SLA ci scontriamo con diversi ostacoli: dobbiamo bilanciare tutti i nutrienti necessari al corpo umano, analizzare il metabolismo, la componente ormonale e la capacit¨¤ neuromuscolare, senza dimenticare l¡¯aspetto sociale e di appagamento del cibo. Infatti, un¡¯alimentazione corretta e allo stesso tempo invitante pu¨° migliorare la qualit¨¤ di vita dei pazienti, contribuendo a mantenere una buona forza muscolare, a prevenire la disidratazione e la malnutrizione¡±.
Il piacere del cibo
¡ª ?Le 3 parole chiave del men¨´ ¡°Sapori. Legami. Autonomia¡± sono fondamentali, perch¨¦ come spiega Rossella Balsamo, Medical Affairs e Regulatory Zambon Italia e Svizzera, l¡¯obiettivo del progetto ¨¨ ¡°aiutare le persone con SLA a non rinunciare al piacere dei sapori, a beneficiare della convivialit¨¤ e a sentirsi pi¨´ autonomi nella vita di tutti i giorni¡±. La riscoperta della convivialit¨¤ e del piacere del cibo ¨¨ un aspetto fondamentale per chi soffre di una patologia cos¨¬ invalidante, come spiega Davide Rafanelli, Presidente di Slafood e Consigliere Nazionale AISLA: ¡°Dopo la diagnosi ho provato sulla mia pelle cosa significa essere costretti a rinunciare ad un buon pasto mangiato insieme ai propri cari. Cos¨¬ ho deciso di mettere al servizio di tutta la comunit¨¤ SLA italiana le mie competenze culinarie e di lavorare insieme con alcuni degli chef pi¨´ talentuosi del nostro Paese per creare delle ricette dalla consistenza modificata, specifiche per le persone con SLA. Cos¨¬ ¨¨ nato anche questo speciale men¨´: tre piatti facili e sicuri da realizzare che vogliono aiutare i pazienti a ritrovare la gioia di mangiare in compagnia e di gustare appieno ogni momento della propria giornata¡±.
Progetti futuri
¡ª ?¡°Sapori. Legami. Autonomia¡± ¨¨ solo l¡¯inizio di un progetto pi¨´ ampio che ha l¡¯obiettivo di accrescere la consapevolezza di quanto l¡¯alimentazione sia importante nei malati di SLA, come spiega la dottoressa Federica Cerri, neurologa, referente area SLA del Centro NeMO di Milano (che ha supervisionato il progetto) e membro della Commissione Medico Scientifica di AISLA: ¡°L¡¯esperienza clinica sulla SLA ci dice quanto l¡¯alimentazione sia sempre di pi¨´ uno degli aspetti cruciali nel gestire la progressione della malattia. Per questo abbiamo avviato un percorso dedicato, che si basa sulle evidenze cliniche, e che porter¨¤ a un manuale pratico su SLA e alimentazione¡±.
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