Dietro alle imprese del campione altoatesino ci sono i valori trasmessi da una famiglia molto unita
Ognuno dei suoi allenatori lo ha detto e ribadito: "Una delle grandi fortune di Jannik ¨¨ la famiglia, con i valori che gli ha trasmesso". E infatti proprio da pap¨¤ Hanspeter, fino all¡¯anno scorso al lavoro ai fornelli, e da mamma Siglinde, professione cameriera, Sinner ha imparato la cultura del lavoro, l¡¯impegno e l¡¯umilt¨¤. Non ¨¨ un caso che, seguendo l¡¯esempio dei genitori, appena guadagnati i primi soldi con i tornei, abbia voluto per prima cosa comprarsi una macchina per incordare le racchette. Perch¨¦ a casa la mentalit¨¤ ¨¨ questa: autonomia e nessuno spreco.?
I genitori
¡ª ?Hanspeter, che ha 59 anni, ¨¨ stato per anni il cuoco del Rifugio Fondovalle (Talschlussh¨¹tte) in Val Fiscalina, mentre Siglinde si occupava dell¡¯accoglienza clienti. Solo quest¡¯anno il pap¨¤ di Jannik ha cominciato a seguire il figlio in giro per i tornei: ¨¨ lui che, soprattutto durante le trasferte pi¨´ lunghe, quelle in cui tutta la squadra vive nella stessa casa, si occupa di cucinare. Sebbene il supercoach Darren Cahill sia sempre il responsabile del barbecue: "Per vent¡¯anni pap¨¤ ha lavorato al rifugio ¡ª raccontava qualche settimana fa il campione azzurro ¡ª. Adesso, anche per stare pi¨´ insieme, ha cominciato a viaggiare con me. Lui ama cucinare, io posso curare bene l¡¯alimentazione e soprattutto possiamo recuperare un po¡¯ del troppo tempo in cui siamo stati lontani". Anche Siglinde, quando pu¨°, soprattutto in Italia, o magari a Vienna, si unisce al gruppo. Adesso il suo principale impegno ¨¨ con la casa vacanze che gestisce a Sesto Pusteria: "Loro hanno sempre lavorato duramente ¡ª ¨¨ il racconto di Sinner ¡ª. Magari i primi tempi da solo, a 13 anni a Bordighera, li chiamavo perch¨¦ avevo un po¡¯ di nostalgia. O, magari, perch¨¦ ero un po¡¯ triste se qualcosa era andata storta in campo o avevo perso una partita. Mamma mi diceva che doveva lavorare, l¨¬ capivo che i miei erano problemi relativi". Cos¨¬ ¨¨ cresciuto come un ragazzo umile che sa dare a ogni situazione il giusto peso: niente esibizioni milionarie (per il momento), niente sfarzo pubblico ma solo, giustamente, qualche piccola coccola come una nuova macchina personalizzata.?
Il fratello-amico
¡ª ?Il fratello maggiore, Mark, ¨¨ anche amico e confidente. Nato a Rostov nel 1998, guarda caso l¡¯anno dell¡¯ultima finale Davis giocata dall¡¯Italia, ¨¨ stato adottato dai genitori di Jannik quando aveva nove mesi: pensavano di non riuscire ad avere figli e si erano decisi a quel passo. Poi, pochi anni dopo, nel 2001, ¨¨ arrivato Jannik. Mark ¨¨ come il resto della famiglia, non ama apparire, lavora come istruttore dei Vigili del Fuoco e per il fratellino campione ¨¨ un grande punto di riferimento: "Lui ¨¨ una persona su cui posso sempre contare". Amano passeggiare insieme in montagna nei pochi giorni in cui riescono a essere a casa, giocare a golf e magari a fare qualche corsa sui kart, se possibile insieme al resto degli amici d¡¯infanzia. Sempre loro, sempre gli stessi, quelli con cui si fa fotografare sul cucuzzolo di qualche montagna a fare un picnic o su una pista con casco e tuta. La natura e gli affetti, niente di pi¨´. Sono sempre le cose semplici che fanno grande un campione.
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