La squadra di Auteri guida il girone C grazie a un progetto basato sui giovani e un attacco in grado di trovare il gol con molti giocatori
Fin da quest¡¯estate a Benevento la parola chiave ¨¨ sempre stata una sola: rivoluzione. Se ne parlava senza voler fare troppo notizia o attirare l¡¯attenzione, ma l¡¯aria era quella l¨¬ fin dai primi giorni di ritiro. Negli spifferi, in spogliatoio, negli sguardi di chi era l¨¬ all¡¯inizio della stagione e della preparazione. Rinnovare era un passo necessario da fare, anche per lasciarsi alle spalle l¡¯eliminazione in semifinale playoff con la Carrarese. Ma non c¡¯era solamente da cambiare l¡¯arredo della casa, qui bisognava ristrutturare completamente la casa. E gran parte del merito ¨¨ da attribuire al direttore sportivo Carli, che ha saputo ricreare il tutto dalle fondamenta.
benevento cooperativa del gol
¡ª ?Prima di tutto un paio di principi chiave. Una squadra giovane con quanti pi¨´ possibili italiani in campo. Non un¡¯ impresa facile, soprattutto se l¡¯obiettivo ¨¨ quello di tornare a vincere e di iniziare a farlo subito. A luglio sono arrivati due veterani come Lanini e Manconi, giocatori d¡¯esperienza e finora capocannonieri della squadra con cinque gol a testa. A pari merito con loro c¡¯¨¨ anche Perlingieri, anche lui a quota cinque. In realt¨¤ alla base del Benevento primo in classifica c¡¯¨¨ anche un dato che fa invidia a tutta Europa: 14 giocatori diversi mandati a segno, nessuno ha fatto bene come loro. Una cooperativa del gol. Difensori, centrocampisti e attaccanti, manca solo segni il portiere Nunziante. Chiss¨¤ che qualcuno in spogliatoio non gli abbia fatto una battuta. Della serie: "il prossimo sei tu". E gi¨´ a ridere.
benevento all'attacco
¡ª ?La squadra di Auteri ¨¨ in testa al gruppo C di Serie C con 33 punti in 16 giornate. Merito del miglior attacco del campionato (33 oltre che i punti sono anche i gol fatti) e della seconda miglior difesa, con 11 reti subite, seconda solo al Monopoli. Un altro fattore ¨¨ l¡¯et¨¤ media: 24,6 con 23 giocatori impiegati. Ci sono state per¨° occasioni in cui, la media ¨¨ stata anche molto pi¨´ bassa, vedi la vittoria in casa di fine settembre contro il Foggia. L¨¬ fu 23,5 e fu il primo passo verso la fuga in vetta. Quando non ci sono i veterani, come Lanini o Monconi, ci pensano i giovani. Quindi un grazie speciale va anche al settore giovanile e al lavoro svolto in questi anni. Il successo, per¨°, non ¨¨ casuale. ? bens¨¬ frutto di scelte mirate, passate anche dalla doppia retrocessione dalla A alla C. Un tracollo, per certi versi inaspettato. Soprattutto per chi vedeva il Benevento da fuori. Come si ¨¨ passati dal perdere una semifinale playoff per miglior piazzamento reti con il Pisa (fin¨¬ 1-1 il parziale delle due sfide, ma i nerazzurri erano arrivati sopra in classifica) a retrocedere in Serie C? Tutto in nemmeno dodici mesi. Colpa di errori nelle decisioni e una totale assenza di visione. Con Carli ¨¨ arrivato il cambio di rotta e a Benevento sono tornati a sorridere.
gi¨´ l'et¨¤
¡ª ?Di quella squadra che retrocedeva dalla A e poi l¡¯anno dopo lottava per tornarci non ¨¨ rimasto pi¨´ nessuno. Niente pi¨´ Lapadula, Glik&co. Dentro giocatori di categoria come Monconi e Oukhadda (entrambi arrivati dopo la promozione col Modena), ma anche i vari Viviani, Acampora e Tosca. Poi un paio di scelte mirate. A partire da quella tra i pali: dopo la separazione da Paleari (finito al Torino a fare il dodicesimo), la titolarit¨¤ ¨¨ stata affidata al diciassettenne Alessandro Nunziante, talento nel giro delle Nazionali giovanili. Finora soluzione azzeccata, visto che il portierino classe 2007 sta ben figurando in C. E poi i vari Viscardi, terzino sinistro di spinta che si sta mettendo in mostra, o Talia, mezzala di lotta e di governo. Davanti, invece, insieme ai goleador Lanini e Mancini, c¡¯¨¨ il 19enne Mario Perlingieri, attaccante di razza che sembra uscito da un¡¯altra epoca. Quella di Pippo Inzaghi, capoclasse di un certo tipo di attaccanti per oltre un decennio, nonch¨¦ ultimo allenatore a portare in A il Benevento nel 2020. Allora i vari Talia, Viscardi e compagnia erano in Under 17, Nunziante aveva 12 anni e non aveva ancora mai fatto un provino. Adesso i protagonisti vogliono essere loro e sognano in grande. Rivoluzione, appunto.
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