Safari Rally, battaglia infuocata: Rovanpera sempre più leader

Tra meteo instabile, attraversamenti di animali e forature, emerge il campione WRC che guida la tappa del sabato, seguito da Katsuta. Tre forature frenano Evans e promuovono la “sorpresa” Fourmaux. Disastro Neuville, ora solo quinto dopo mille problemi tecnici

Il Safari Rally 2024 resterà a lungo nella memoria degli appassionati del Mondiale Rally per la incredibile sequenza di guai che hanno colpito i partecipanti della corsa. La pioggia ha rimescolato ulteriormente la scelta degli pneumatici, bagnando alcuni tratti degli sterrati kenioti ma lasciando altre porzioni di strada estremamente polverose, rovinate e ad alto rischio foratura. Sono stati numerosi anche nella terza tappa i concorrenti costretti a cambiare gli pneumatici in speciale, fra i quali Elfyn Evans precipitato dalla seconda alla quarta posizione. Un’altra insidia per i concorrenti la hanno riservata gli attraversamenti di animali selvaggi: nella decima speciale, la prima ripetizione della “Sleeping Warrior”, Esapekka Lappi ha finito per travolgere una zebra danneggiando la carrozzeria e il parabrezza della sua Hyundai i20 N Rally1. Il finlandese, già attardato nella giornata di ieri dalla rottura della trasmissione, ha anche accusato sulla stessa speciale la foratura della gomma posteriore destra, non riuscendo così a riagguantare la zona punti. Sempre sulla "Sleeping Warrior" si sono ritrovati con la medesima gomma forata anche il compagno di team Ott Tanak, pure costretto a fermarsi per fare passare alcuni animali, e Takamoto Katsuta.

DEBACLE HYUNDAI, ROVANPERA VOLA

Per la Hyundai un Safari Rally da incubo, con la disfatta completata dai problemi al pescaggio della benzina che hanno penalizzato Thierry Neuville sulla seconda ripetizione della speciale Elmenteita. Il belga, che era rimasto senza alimentazione ibrida nella "ferale" decima speciale, vede ora compromesse anche le sue chance di podio con il terzo posto distante oltre sei minuti. In queste condizioni è veramente tutto facile per Kalle Rovanpera che comanda saldamente le operazioni con la sua Toyota GR Yaris Rally1, con un vantaggio di quasi 2'20" sul compagno di team Katsuta. Il giapponese culla il sogno di un grande secondo posto malgrado la già citata foratura e problemi elettrici. Ad impedire un dominio totale della casa giapponese è Adrien Fourmaux, davvero in gran forma con la Ford Puma Rally1 della M-Sport. Il francese è veramente un altro pilota rispetto al primo, deludente stint delle passate stagioni: ora occupa un bel terzo posto con 42" di vantaggio su Evans, demoralizzato da ben tre forature accusate nella giornata odierna. Un vero peccato che Grégoire Munster abbia danneggiato l’asse posteriore della sua Puma già nell’ottava speciale. Il lussemburghese ha compromesso ogni chance di un buon piazzamento e dovrà ricorrere al Super Rally per rientrare nella tappa finale. Se Munster piange, ride Jourdan Serderidis che con la terza Puma Rally1 occupa il nono posto davanti ad un Ott Tanak in rimonta furibonda con la sua Hyundai i20 N Rally1.

GREENSMITH “VOLA” TRA LE WRC 2, CALVARIO PER HAMZA

Il contingente WRC2 come sempre si ritaglia ampie soddisfazioni occupando gran parte della zona punti assoluta. Gus Greensmith culla il sogno di una clamorosa Top Five “scratch” e per il momento è leader di classe con la sua Skoda Fabia RS Rally2, con ampio margine sulle vetture “gemelle” di Oliver Solberg e Kajetan Kajetanowicz. Hanno ormai tirato i remi in barca le Hyundai i20 N Rally2 di Nicolas Ciamin e Charles Munster, staccate rispettivamente di 4' e 5' da Kajetanowicz. In WRC Masters Cup Carl Tundo non può cantare ancora vittoria, visto che George Vasilakis con la Ford Fiesta Rally2 rimane alle sue spalle con un ritardo di circa 6', mentre continua il calvario dell’unico pilota WRC 3 Anwar Hamza fermatosi a metà tappa con la sua Ford Fiesta Rally3. Continua senza intoppi la gara di Riccardo Garosci e Rudy Briani, ventitreesimi con la Mitsubishi Lancer Evo X della Scuderia Grifone. Il nostro equipaggio, oltre a contenere brillantemente il ritardo nei confronti dei migliori e degli scatenati piloti locali, ha il merito di non aver mai fatto ricorso al Super Rally. Domani la tappa decisiva, con la partenza del primo passaggio di Malewa fissato per le cinque italiane. Sei le speciali in programma, con la Power Stage di “Hell’s Gate” a chiudere il programma.