Rally Safari, harakiri Hyundai: Rovanpera ringrazia e va in testa

Gli incidenti di Lappi e Tanak spianano la strada a una possibile tripletta Toyota, con Rovanpera a precedere Evans e Katsuta. Neuville è solo quarto e insidiato da Fourmaux. In WRC2 Greensmith sempre leader su Kajetanowicz e Solberg

Si temevano prove speciali ridotte a pantani a causa delle piogge, invece al Safari Rally la situazione è stata finora diametralmente opposta, con rischi se possibile anche peggiori. La polvere sollevata dalle vetture ha limitato molto la visibilità e le pietre portate in traiettoria dalle prime auto hanno accentuato il rischio di forature e di incidenti. A pagare dazio in particolare sono stati Esapekka Lappi e Ott Tanak, protagonisti di uscite di strada, rispettivamente nella quinta e nella sesta speciale, con le loro Hyundai i20 N Rally1. Il vincitore del Rally di Svezia e l’estone, iridato nel 2019, sono stati costretti a ricorrere al Super Rally precipitando in classifica e consegnando alle Toyota GR Yaris Rally1 la chance per una fantastica tripletta. Alla fine della tappa del venerdì è Kalle Rovanpera il leader con quasi 57" di vantaggio su Elfyn Evans, capace di scavalcare Takamoto Katsuta, approfittando del repentino cambiamento delle condizioni meteo che ha alterato il fondo della speciale di Kedong.??

NEUVILLE "MORDE LA POLVERE"

I tre equipaggi Toyota, oltre a capitalizzare le condizioni di gara più favorevoli rispetto a quelle trovate dai rivali della Hyundai e della Ford M-Sport, hanno avuto il merito di rimanere alla larga da situazioni difficili. Infatti pure Thierry Neuville, quarto con la unica Hyundai i20 N Rally1 rimasta ai vertici, è stato reduce da una tappa difficilissima. Nella terza speciale, la prima ripetizione della Geothermal, la sua vettura ha accusato una foratura che ha provocato ingenti danni alla carrozzeria: l'abitacolo è stato invaso dalla polvere e l’equipaggio belga ha dovuto affrontare le speciali successive con mascherine e occhiali protettivi. Salvare la quarta piazza dagli attacchi della Ford Puma Rally1 di Adrien Fourmaux è stato un vero miracolo. La M-Sport ha chiuso col sorriso la tappa del venerdì grazie anche al sesto posto di Grégoire Munster, in costante progresso, e all’ottavo di un Jourdan Serderidis che ha capitalizzato l’esperienza maturata nei molti rally storici corsi in queste zone.

WRC 2, GREENSMITH SUPER

Nella WRC2 Gus Greensmith ha continuato a imporre la sua legge ed ora è leader di categoria occupando anche il settimo posto assoluto. Alle sue spalle altre due Skoda Fabia pilotate da Kajetan Kajetanowicz e da Oliver Solberg, attardato da una foratura ma bravo ad acciuffare a fine tappa la zona podio ai danni della Hyundai i20 N Rally2 di Nicolas Ciamin. Quinto posto di classe per Charles Munster, fratello di Grégoire ed in campo con una ulteriore Hyundai. In WRC Masters Cup salda leadership di Carl Tundo che con la sua Ford Fiesta R5 sta occupando un’ottima posizione in classifica, sedicesimo alle spalle di Daniel Chwist, nipote del veterano Sobieslaw Zasada ed anche lui “innamorato” di questa corsa come testimonia la livrea sulla sua Fabia. Subito fuori gioco anche Anwar Hamza, unico pilota della WRC 3, mentre continua non senza difficoltà la marcia di Riccardo Garosci e Rudy Briani con la Mitsubishi Lancer Evo X sotto i colori della Scuderia Grifone. Si riparte domani con la terza tappa, suddivisa in sei prove speciali. Il via alle sei italiane con il primo passaggio di Soysambu.