Dunque, cosa significa allenare secondo Claudio Berardelli? ¡°Allenare ¨¨ una parola grossa, significa gestire a 360¡ã gradi l¡¯atleta che si segue. Per come intendo io questa professione non c¡¯¨¨ la possibilit¨¤ di dedicarvisi in modo parziale, ¨¨ un qualcosa che ti assorbe al 100%. A questo devo aggiungere che io, per lo pi¨´, alleno corridori keniani. ? molto diverso rispetto ad allenare atleti europei o occidentali. Questi ultimi, ad esempio, vuoi per il background culturale o educativo, hanno molti pi¨´ pregiudizi, schemi mentali e preconcetti. I corridori africani invece hanno un approccio molto pi¨´ ¡®libero¡¯ da qualsiasi struttura concettuale. In questo senso bisogna lasciare loro un certo spazio, una certa libert¨¤ di manovra. In ogni caso, proprio per migliorare la comunicazione con loro e la comprensione di alcuni aspetti della loro cultura sto andando a scuola di Swahili. A questo si deve anche aggiungere che allenare corridori keniani comporta delle implicazioni di carattere sociale non indifferente. L¡¯atletica ¨¨ un modo per uscire dalla povert¨¤ per loro. I ragazzi e le ragazze che raggiungono il successo grazie alla corsa hanno la possibilit¨¤ di cambiare non solo la loro vita ma anche quella dei loro familiari e delle generazioni che seguiranno. ? chiaro che le motivazioni che muovono questi ragazzi non sono paragonabili a quelle degli atleti occidentali. Alla luce di questo, devo dire che sento questa responsabilit¨¤ che ho verso i ragazzi che seguo. Sento che loro in qualche modo dipendono da me ed ¨¨ questa responsabilit¨¤ che mi rende difficile ¡®staccare¡¯ dal mio lavoro. Tutto questo, chiaramente, mi gratifica molto ma devo dire che uno dei motivi per cui alleno ¨¨ il mio carattere orgoglioso. C¡¯¨¨ poco da fare, mi piace vincere. In pi¨´ voglio dimostrare, pi¨´ a me stesso che agli altri, che so fare qualcosa nella vita. Infine, devo dire che il mestiere dell¡¯allenatore richiede delle continue conferme e che, in ogni caso, difficilmente riesce a darti la sensazione che la strada sia quella giusta. Certo, i risultati sono l¡¯evidenza, la prova tangibile del percorso che ¨¨ stato svolto. Ma anche il miglior risultato non si sottrae all¡¯analisi e alla possibilit¨¤ del ¡®rivedibile¡¯. Anche la migliore preparazione si pu¨° sempre rileggere attraverso la lente del ¡®cosa si sarebbe potuto fare diversamente?¡¯¡±
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