Ma chi ¨¨ Claudio Berardelli? Non dubitiamo che gli appassionati di vecchia data conoscano gi¨¤, o almeno abbiano sentito parlare, del tecnico italiano. Classe 1980, nato e cresciuto sul lago d¡¯Iseo ma trapiantato in Kenya dal 2004 quando, appena ventitreenne e studente di scienze motorie in corso d¡¯opera, accettava un incarico per conto del management sportivo del dottor Rosa. Proveniente dal mondo del ciclismo e pressoch¨¦ digiuno di atletica e maratona, il Berardelli che metteva piede in Kenya allora non era certo quello che sarebbe diventato in seguito. Eppure, siamo sicuri che alcuni tratti del suo carattere e della sua professionalit¨¤ lo abbiano accompagnato fin da subito. In particolare, quell¡¯approccio umile o meglio intellettualmente onesto, tipico di colui che non ha timori nel dichiarare di non avere risposte certe quando i dati non sono ancora sufficienti per giungere a delle conclusioni. Un atteggiamento volto all¡¯insegna della responsabilit¨¤ al punto d¡¯arrivare a dire: ¡°Mi sento pi¨´ complice delle sconfitte che delle vittorie degli atleti che alleno¡±. Un¡¯attitudine, quella di Berardelli, che rivela in maniera estremamente chiara il suo approccio critico e sperimentale. La percezione che si ha parlando con il tecnico stanziato a Eldoret ¨¨ quella di essere di fronte a un ricercatore. Eppure, nonostante la giovane et¨¤ e la poca esperienza, i risultati arrivano molto presto. Sono diversi i campioni del mondo o medagliati olimpici guidati dal tecnico italiano. Facendo una rapida carrellata, ricordiamo: Janeth Jepkosgei (campionessa del mondo sugli 800 metri a Osaka 2007), Alfred Kirwa Yego (campione del mondo sugli 800 metri nella stessa occasione), Priscah Jeptoo (medaglia d¡¯argento in maratona a mondiali e Giochi Olimpici, rispettivamente 2011 e 2012), Eunice Sum (campionessa del mondo sugli 800 ai mondiali di Mosca del 2013), Nancy Langat (campionessa olimpica dei 1500 metri alle Olimpiadi di Pechino 2008) senza dimenticare i plurivincitori nelle maratone Majors come Martin Lel e Margaret Okayo. Il gruppo di Berardelli oggi ¨¨ forte del miglior maratoneta italiano, Eyob Faniel. Il maratoneta delle Fiamme Oro dallo scorso autunno, infatti, ha scelto di trasferirsi definitivamente a Kapsabet, dove sono presenti i due camp di allenamento del coach azzurro (legati al suo progetto ¡°2 Running Club¡±). Assieme al maratoneta di Bassano del Grappa, ci sono atleti di livello mondiale come Amos Kipruto (medaglia di bronzo ai mondiali di Doha in maratona e fresco secondo alla maratona di Tokyo in 2:03:13 dietro Eliud Kichoge), Levi Kibet ma anche Margareth Chelimo, Mercy Cherono, Dorcas Jepchirchir e molti altri. Il valore di Berardelli come allenatore, nato sul campo, si fa forte del suo impegno scientifico come ricercatore. Il tecnico bresciano, infatti, ¨¨ coautore di importanti studi, diventati punti di riferimento nella letteratura di settore. Tra i principali, ricordiamo: Is it time to consider a new performance classification for high-level male marathon runners? (2011), Energetics of running in top-level marathon runners from Kenya (2012), Anthropometrics characteristics of top-class Kenyans marathon runners (2013).
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