Una gara che ha solo un decennio, ma ¨¨ gi¨¤ entrata nella leggenda: ¨¨ tra i trail pi¨´ duri al mondo, dove nessuno ¨¨ certo di arrivare al traguardo senza difficolt¨¤
Il TOR de Geants ha solo 10 anni, ma nel mondo del trail running ¨¨ come esista da sempre. Appena nato era gi¨¤ una leggenda, una pietra di paragone davanti alla quale chiunque corra in montagna si sente in dovere di schierarsi: dalla parte di quelli che sognano un giorno di correrlo, o da quella di chi giura che non lo far¨¤ mai. Il nome della gara, che i pi¨´ chiamano semplicemente TOR, in dialetto patois significa ¡°giro dei giganti¡±, in onore del fatto che il tracciato tocca alcune delle montagne pi¨´ alte, e pi¨´ belle, d¡¯Italia: il Gran Paradiso, Il Monte Rosa, il Cervino, il Monte Bianco, oltre ad innumerevoli altre meno famose.
Il TOR ¨¨ una delle gare pi¨´ dure e pi¨´ belle al mondo, tanto che a correrla quest¡¯anno sono arrivati da 72 nazioni e, a fronte di poco pi¨´ di 1000 iscritti, le domande di partecipazione sono state oltre il doppio. Nessuno dei partecipanti, neppure i ¡°top runner¡±, ha la certezza di arrivare in fondo, ed infatti, nell¡¯edizione 2019, met¨¤ dei dieci favoriti per la vittoria finale, compreso il vincitore dello scorso anno, non sono riusciti a tagliare il traguardo.
Dario Pedrotti
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