COSA SCEGLIERE
Auto elettriche: cinque ragioni per comprarle e cinque per non comprarle
Comprare un'auto elettrica? S¨¬, no, forse. Conviene, non conviene? Vantaggi, svantaggi, opportunit¨¤, problemi. La direzione presa dall'industria e spinta dal mondo politico, in Europa e oltre, ¨¨ chiara: i limiti alle emissioni impongono il ricorso crescente a forme elettrificate di motorizzazione. Di queste l'elettrica pura a batterie ¨¨ oggi la soluzione pi¨´ avanzata, nel senso che comporta scelte drastiche sotto tutti i punti di vista: tecnico, logistico, economico e, se vogliamo, anche filosofico. I listini si stanno popolando con una rapidit¨¤ sempre maggiore, soprattutto in fasce di prezzo relativamente accessibili. Sembra dunque che si stia avvicinando piuttosto celermente quella soglia che potrebbe innescare il circolo virtuoso della diffusione di massa. Quando tale fenomeno possa effettivamente verificarsi ¨¨ ancora in via di definizione. Ma se una famiglia o un singolo automobilista privato dalla normale capacit¨¤ di spesa volessero acquistare oggi un veicolo alimentato esclusivamente a batterie, su quali elementi dovrebbero basare la propria decisione? E chi dice poi che sia effettivamente la scelta giusta? Proviamo quindi ad elencare cinque ragioni per acquistare un'auto elettrica, seguite da cinque ragioni per non acquistare un'auto elettrica.
1) CINQUE RAGIONI PER COMPRARE UN'AUTO ELETTRICA: CIRCOLAZIONE IN CITT¨¤
¡ª ?Il vero valore aggiunto, almeno in questa fase storica, derivante dall'acquisto di un'auto elettrica ¨¨ la possibilit¨¤ di circolare liberamente nei centri urbani, soprattutto nelle grandi citt¨¤. Quindi niente Ztl, nessun blocco del traffico per inquinamento o per qualsiasi altra ragione. Allo stato attuale, se in un'area cittadina ¨¨ consentita la circolazione veicolare in genere, un'auto elettrica potr¨¤ sempre entrarci. Lo spazio per parcheggiarla ¨¨ una considerazione differente: se un'amministrazione elimina fisicamente i posti auto, non c'¨¨ tecnologia che tenga. Tuttavia, anche nei limiti dei posti disponibili, l'elettrica conserva in genere il vantaggio di poter sostare liberamente negli spazi "gialli" e in quelli "blu", cio¨¨ le aree riservate ai residenti e alla sosta a pagamento.
2) PRO AUTO ELETTRICHE: ECOBONUS ED ESENZIONI BOLLO
¡ª ?A parit¨¤ di altri fattori, il costo di produzione di un'auto elettrica ¨¨ sensibilmente superiore a quello di una tradizionale a causa della batteria. I prezzi al kilowattora stanno calando ma non ancora al punto da rendere economicamente sostenibile la vendita su larga scala. Se non ci fossero aiuti pubblici, questi veicoli continuerebbero ad essere riservati ai ricchi. Ma gli incentivi ci sono e non si tratta di una bazzecola. Il pacchetto normativo inaugurato dalla legge di Bilancio 2019 e aggiornato all'esercizio corrente prevede che fino al 31 dicembre 2021, per l'acquisto di un veicolo che emetta meno di 20 g/km di CO2 (quindi le auto elettriche) ci siano diecimila euro in caso di rottamazione e seimila senza. La cifra comprende il contributo statale e il collegato sconto del concessionario. Inoltre alcune regioni e comuni hanno avviato simili programmi, generalmente si tratta di contributi cumulabili. A seconda delle necessit¨¤ di bilancio, ¨¨ possibile che vengano riproposti, ciascuno dovr¨¤ verificare presso l'ente di residenza. Ma non finisce qui, perch¨¦ nel discorso entra anche l'esenzione dal bollo auto per cinque anni, in tutta l'Italia. In Lombardia e Piemonte addirittura l'esenzione ¨¨ permanente, in Valle d'Aosta arriva ad otto anni. Infine ci sono vantaggi anche dal punto di vista assicurativo, poich¨¦ diverse compagnie adottano tariffe sostanzialmente inferiori per la polizza RC auto di un'elettrica.
3) PRO AUTO ELETTRICHE: COSTO RICARICA BATTERIE A CASA
¡ª ?La soluzione al problema della ricarica ¨¨ la chiave che potr¨¤ aprire la porta alla diffusione di massa dei veicoli elettrici a batterie, non lo scopriamo certo oggi. Un vantaggio importante, allo stato attuale delle cose, risiede nel costo relativamente contenuto dell'elettricit¨¤ da rete domestica e nel fatto stesso di poter "fare il pieno" da casa propria. Nessuna abitazione privata dispone di una stazione di servizio per la benzina; invece collegare la spina alla presa del box ¨¨ possibile, sia pure dietro precisi accorgimenti (oltre al fatto di disporre del box stesso e che questo abbia una presa di corrente, cosa da non dare per scontata). Nella peggiore delle ipotesi, si pu¨° utilizzare una normale presa senza apparecchi intermedi, a condizione di avere una potenza contrattuale adeguata, non meno di quattro kW per non sovraccaricare l'impianto. La soluzione migliore ¨¨ installare una wallbox, cio¨¨ un apparecchio che adatta la potenza della rete a quella prevista per il veicolo, senza gravare sul contatore. Spesso questi servizi sono proposti dalle stesse case automobilistiche; in alcuni casi il dispositivo si pu¨° noleggiare. Secondo stime molto approssimative (perch¨¦ il costo dell'energia dipende da parecchie variabili legate anche ai singoli contratti), attualmente l'elettricit¨¤ domestica costa circa 25 centesimi al kWh. Quindi ipotizzando un consumo medio di 0,165 kWh per chilometro (valutato sui modelli pi¨´ diffusi), la spesa si attesterebbe intorno ai 4,5 euro ogni 100 km. Le auto a benzina pi¨´ efficienti viaggiano sui cinque litri per 100 km, mentre le vetture diesel consumano circa quattro litri di gasolio, quindi ai prezzi attuali dei carburanti si spenderebbero rispettivamente 7,4 e 5,4 euro per 100 km.
4) PRO AUTO ELETTRICHE: EFFICIENZA E STABILIT¨¤
¡ª ?In termini molto semplici, l'efficienza ¨¨ il rapporto tra lavoro richiesto ed energia impiegata per ottenerlo. Quindi un sistema sar¨¤ pi¨´ efficiente di un altro quando impiegher¨¤ meno energia per ottenere la stessa quantit¨¤ di lavoro. Parlando di autoveicoli, ci riferiamo ai chilometri percorribili a parit¨¤ di carburante impiegato. Un'automobile elettrica ¨¨ pi¨´ efficiente di una a propulsione tradizionale. Semplificando al massimo una materia molto complessa e considerando l'intero processo produttivo, cio¨¨ dalla produzione e il trasporto dell'energia alla costruzione e l'impiego del veicolo (quindi "dal pozzo alla ruota", come si usa dire nel settore), gli studi in merito evidenziano una superiore efficienza della propulsione elettrica. Selezionando in particolare una ricerca dell'Enea risalente al 2016 ("Valutazione dei benefici ambientali della mobilit¨¤ elettrica nell'area di Roma"), il rendimento di un'auto a benzina ¨¨ calcolato al 15,2% e quello di una a gasolio al 18,2% (16,3% per le auto a Gpl e 15,7% per quelle a metano); l'auto elettrica invece raggiunge il 39%, riferendosi al mix italiano di produzione dell'energia nel 2015.
Un altro vantaggio tecnico intrinseco dell'auto elettrica rispetto a quelle tradizionali ¨¨ dato dalla sua struttura e comporta enormi vantaggi nella guida. L'elemento pi¨´ pesante, la batteria, ¨¨ collocato sul fondo del veicolo, nel pianale. Di conseguenza il centro di gravit¨¤ dell'auto si abbassa notevolmente e ci¨° offre una stabilit¨¤ decisamente superiore, aumentando in modo considerevole la sicurezza di marcia.
5) PRO: ZERO EMISSIONI ALLO SCARICO
¡ª ?Decisamente ovvio: le emissioni sono pari a zero perch¨¦ lo scarico non esiste, un motore elettrico non richiede una combustione per funzionare. La chiave di tutto il discorso ambientale ¨¨ proprio questa. Dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico, l'auto elettrica ¨¨ quindi imbattibile, il suo utilizzo non comporta l'emissione di gas nocivi all'uomo. Cos¨¬ come non produce il gas climalterante, cio¨¨ l'anidride carbonica, simbolo chimico CO2, elemento su cui poggia l'intera legislazione internazionale e le conseguenti politiche industriali. Diverso tuttavia il discorso sulle emissioni generate per produrre il veicolo elettrico e le sue parti, oltre a quelle necessarie per il loro smaltimento. Qui ci si trasferisce al paragrafo sui lati negativi, qualche riga pi¨´ in basso in questo articolo.
1) PERCH¨¦ NON COMPRARE UN'AUTO ELETTRICA: BASSA AUTONOMIA
¡ª ?Arriviamo ai motivi per cui non ¨¨ consigliabile acquistare oggi un'auto elettrica per un utente privato. Si vedr¨¤ che, direttamente o indirettamente, tutto ruota intorno alla batteria. Un'espressione abusata e antipatica ¨¨ "ansia da ricarica". A qualcuno piace forse restare a piedi in mezzo alla strada perch¨¦ il veicolo ha finito il carburante? Magari in un punto particolarmente pericoloso, al buio e/o in condizioni meteo avverse? La differenza con le auto tradizionali ¨¨ che le stazioni di servizio sono generalmente ovunque e, nella peggiore delle ipotesi, basta una tanica, e in pochi minuti ci si rifornisce. Ma le colonnine per ricaricare le auto elettriche sono ancora poche e concentrate nelle citt¨¤. E ovviamente non si pu¨° portare una "tanica di elettricit¨¤" all'auto ferma per strada, serve il carro attrezzi. Inoltre le batterie non possiedono ancora una capacit¨¤ di stoccaggio dell'energia per consentire autonomie paragonabili ad un'auto a combustione; si pu¨° solo adottare una batteria pi¨´ grossa, ma questo aumenta costo, dimensioni e peso.
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2) CONTRO AUTO ELETTRICHE: TEMPI LUNGHI RICARICA
¡ª ?Un altro fattore decisivo che pu¨° tenere lontane le famiglie dall'auto elettrica ¨¨ il tempo necessario alla ricarica. Per fare il pieno di benzina o gasolio, tre minuti bastano e avanzano. L'auto elettrica invece ha bisogno di diverse ore, se si collega a casa. Tramite le stazioni pubbliche, si deve essere fortunati nel trovare una colonnina ad alta potenza, ammesso che si disponga di un cavo adeguato. Altrimenti in mezz'ora s'incamera veramente poca energia. Tutto questo confina le auto elettriche di costo accessibile nelle citt¨¤. Per viaggiare serve un veicolo tradizionale o un'elettrica (ma al massimo per il medio raggio) con batterie molto capienti e quindi prezzi troppo alti per una famiglia ordinaria, la quale non pu¨° permettersi di comprare un'auto per ogni utilizzo.
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3) CONTRO: POCHE COLONNINE E COSTO RICARICA PUBBLICA
¡ª ?L'energia elettrica ha un costo relativamente basso solo a casa propria. Ma le stazioni pubbliche di ricarica, oltre ad essere ancora poche, hanno spesso e volentieri tariffe che superano i 50 centesimi al kWh, non di rado si arriva anche a 75 per le pi¨´ veloci. Di conseguenza il nostro rifornimento costerebbe pi¨´ di quello per benzina o diesel. Senza parlare della complessit¨¤ per addebitare l'importo. Ci vogliono abbonamenti, smartphone, app, codici e ostacoli vari. Non ¨¨ oggi possibile semplicemente rifornire in self-service e pagare in contanti o con carta di credito. Se non si ha un abbonamento ad hoc con una societ¨¤ energetica (spesso tramite convenzioni col costruttore automobilistico), ricaricare pu¨° diventare un'impresa. Esistono anche le colonnine gratuite, ¨¨ vero, prevalentemente nei centri commerciali. Ma anche qui sono molto poche e generalmente lentissime. La spesa dovrebbe durare parecchie ore per accumulare energia sufficiente; per¨° spesso queste colonnine permettono un collegamento massimo di un'ora, proprio per dare la possibilit¨¤ a pi¨´ auto di usufruire del servizio.
4) CONTRO: PESO ECCESSIVO VEICOLO
¡ª ?Le odierne batterie al litio sono incommensurabilmente pi¨´ sofisticate ed efficienti degli accumulatori al piombo che equipaggiavano le prime auto elettriche. Ma, come detto, la capacit¨¤ resta bassina. Perch¨¦ le batterie costano e pesano parecchio. Se aumenta il peso, serve pi¨´ energia e quindi non aumenta l'autonomia (i costi invece salgono parecchio), un circolo vizioso. Qualche esempio: la Peugeot 208 a benzina da 130 Cv pesa 1.233 kg, l'elettrica e-208 con 136 Cv invece arriva a 1.530. La Volkswagen up! 1.0 Tsi ha una massa in ordine di marcia di 1.070 kg con 115 Cv, l'elettrica e-up! 1.235 kg per 83 Cv; la Hyundai Kona diesel da 136 Cv a trazione anteriore pesa 1.417 kg, la Kona Electric con la stessa potenza misura 1.610 kg. Non pu¨° essere altrimenti fino al prossimo stadio evolutivo, le batterie a stato solido, per le quali ci vorranno ancora diversi anni.
5) CONTRO AUTO ELETTRICA: INQUINAMENTO BATTERIE
¡ª ?Un altro elemento che potrebbe lasciare perplessi dal punto di vista strettamente ambientale ¨¨ cosa accade ad un'auto elettrica una volta giunta a fine vita. Soprattutto, che fine fanno le batterie? Recentemente si ¨¨ cominciato a riutilizzarle in applicazioni statiche, prevalentemente come sistemi secondari di stoccaggio energetico negli edifici (ad esempio nello stadio di Amsterdam, la Johan Cruijff Arena). Ci¨° ne allunga il ciclo di vita. Ma si tratta ancora di utilizzi sporadici, sebbene crescenti. Nella maggior parte delle situazioni invece si procede al disassemblaggio per recuperare quanto pi¨´ materiale possibile; il resto ¨¨ scarto. Le tecniche sono molto sofisticate, quindi i costi restano elevati (si pu¨° arrivare anche a 4,5 euro al kg e un pacco standard da 50 kWh viaggia intorno ai due quintali), cos¨¬ come i rischi d'inquinamento sia in fase di procedimento per il recupero dei materiali che per le parti non recuperabili. Anche qui il progresso tecnologico potr¨¤ migliorare la situazione. Ma occorrer¨¤ tempo.
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