Luraghi era un manager indipendente. Non si piegava e accettava le conseguenze delle proprie scelte. Nel 1956 l'Iri aveva un nuovo presidente, Aldo Fascetti. Col quale Luraghi entr¨° subito in forte contrasto circa il riassetto delle attivit¨¤ di Finmeccanica; cos¨¬, come accaduto alla Pirelli, egli si dimise. Negli anni successivi, di nuovo nel settore privato, guid¨° il risanamento della Lanerossi. Ma alla fine del 1960 il manager milanese torn¨° nell'area pubblica: altra guida all'Iri, Giuseppe Petrilli lo chiam¨° per diventare presidente dell'Alfa Romeo. L'obiettivo era l'espansione, il Portello non bastava pi¨´. Gi¨¤ erano cominciati i lavori per costruire la nuova fabbrica di Arese. Un investimento colossale che avrebbe assorbito tutte le risorse dell'azienda per un quinquennio. Ma la Giulia soddisf¨° tutte le attese; uscita nel 1962, rappresent¨° un successo tale (insieme alla coup¨¦ Giulia Sprint GT e la sorella Gta regina delle corse turismo europee, senza dimenticare la Spider) che contribu¨¬ a riportare in attivo i bilanci, una famiglia di modelli che al termine della produzione nel 1977 avrebbe superato il milione di unit¨¤. Sempre nel 1962 Luraghi diede il via alla costruzione della pista di prova di Balocco. E nel 1966 lanci¨° la sua sfida pi¨´ difficile, perch¨¦ torn¨° a guardare verso sud.
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