Presentata nel 1970 pensando al mercato americano, e per far coesistere l¡¯anima di un fuoristrada duro e puro, con quello di una berlina comoda e lussuosa, la Range, sembra una contraddizione in termini. Il suo schema tecnico ¨¨ quello classico, con telaio a longheroni separato dalla carrozzeria, quattro marce e riduttore. Le novit¨¤ sono la trazione integrale permanente e soprattutto le sospensioni, a molla, molto pi¨´ confortevoli delle sole balestre fino a quel momento impiegate sui fuoristrada, che le regalano un piacere di guida su asfalto, fino allora sconosciuto ai fuoristrada. Inizialmente viene proposta nella sola versione a 3 porte, per non pregiudicare la rigidezza torsoniale della scocca nei passaggi fuoristrada pi¨´ impegnativi. Il motore ¨¨ un 8 cilindri a V di 3.500 cc, benzina, alimentato a carburatori, che leggenda narra, l¡¯amministratore delegato dei tempi Martin Hurst, scopr¨¬ per caso durante un viaggio in America nelle officine Mercury Marine. Potente, affidabile, generoso, gli sembr¨° perfetto per la nuova Range Rover. Gi¨¤ questa era una scelta controcorrente, visto che un mezzo a trazione integrale, difficilmente poteva esimersi dall¡¯essere equipaggiato con un lento e robusto motore diesel. Cos¨¬, dotata di sospensioni confortevoli, di un interno ampio, spazioso, la Range Rover era comoda ed equipaggiata come una berlina di lusso, grazie anche al suo potente motore a V, 8 cilindri a benzina da 132 Cv e 251 Nm di coppia massima a soli 2.500 giri. La Range mise subito le cose in chiaro, gridando al mondo che i suoi 4 metri e 45 centimetri di lunghezza per 1 metro e 83 di larghezza ed 1 e 83 di altezza, erano accompagnati da una altezza minima da terra di 20 cm, e lei era in grado di affrontare pendenze massime di 45¡ã, (ovvero del 100%) con angoli di attacco di 40¡ã, angoli di uscita di 30¡ã e di raggiungere una profondit¨¤ di guado (senza snorkel aggiuntivo) di ben 50 cm.?
Insomma, bella, comoda rifinita, certo, ma una vera e propria fuoristrada capace di affrontare e superare ostacoli di tutto rispetto. Cos¨¬, nel 1979, sembr¨° naturale ad Alain Genestier, impiegarne una per disputare la prima Parigi-Dakar. Con poche mirate modifiche, assieme al suo equipaggio, composto da navigatore e meccanico, copr¨¬ i diciotto giorni di gara attraverso Algeria, Niger, Mali, e Senegal per giungere primo fra le auto in gara, sulla spiaggia di Dakar. Nasceva cos¨¬ il primo fuoristrada di lusso ad alte prestazioni, della storia: prestazioni e comfort da berlina, capacit¨¤ off-road da fuoristrada puro. Trazione integrale permanente, per ottenere la massima trazione su ogni tipo di fondo e garantire sicurezza anche su asfalto, riduttore, per avere motricit¨¤ in fuoristrada anche su sabbia, neve o fango. Una ricetta quella originale, del fuoristrada lussuoso ma capace di arrivare ovunque, che ancora oggi ¨¨ apprezzata e risulta molto difficile da replicare. Era nata una stella.
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