L'ESPERIENZA
Ferrari, visita a Maranello: ecco come nasce una supercar
I dipendenti la chiamano La Cittadella. E in effetti la fabbrica di Maranello ¨¨ come una piccola citt¨¤. A cominciare dalle strade: tutte con i nomi di ex piloti del Cavallino che hanno vinto almeno una gara. Ci sono Ascari e Fangio, Scheckter e Villeneuve, Lauda e Prost, oltre a molti altri. E Michael Schumacher? A lui, invece, ¨¨ dedicata una piazza, riconoscimento per i cinque Mondiali consecutivi conquistati con la rossa.
La tradizione incontra la tecnologia
¡ª ?La Ferrari, il marchio italiano pi¨´ famoso nel mondo, conserva lo stesso fascino da oltre 70 anni, quando fu fondata dal grande Enzo, anche se oggi i reparti sono diventati ultra moderni e gli operai specializzati utilizzano tecnologie all'avanguardia per costruire le vetture sportive pi¨´ desiderate al mondo. La tradizione e la storia accanto alla modernit¨¤. Il lavoro artigianale affiancato da quello dei robot. Visitare gli stabilimenti di Maranello ¨¨ una scoperta continua. Per esempio sapevate che Ferrari, fin dalla fondazione della sua fabbrica, volle che vi fosse una fonderia interna per sfornare le parti metalliche dei motori? Ancora adesso ¨¨ cos¨¬ che nascono i mitici propulsori del Cavallino, realizzati interamente in alluminio, con la sola eccezione dell¡¯albero motore, all¡¯interno del reparto Nuove Meccaniche.
Il cuore pulsante
¡ª ?La cura artigianale dell'uomo si vede in ogni dettaglio. Ma non manca l'ausilio delle macchine di precisione. La pi¨´ curiosa ¨¨ costituita da due robot che agiscono in sincro, per l'inserimento delle sedi delle valvole nelle testate: li hanno ribattezzati Romeo e Giulietta. Ogni gruppo di addetti segue il montaggio di una parte specifica dei motori, dal V8 da 720 Cv della F8 Tributo a quello da 1000 Cv ibrido della SF90 Stradale, la Ferrari di serie pi¨´ potente mai costruita. Ma ¨¨ il 12 cilindri il fiore all'occhiello della tradizione Ferrari. Montato sulla 812 Superfast e sulla nuova 812 Competizione, che sar¨¤ realizzata in serie limitatissima, ¨¨ ancora oggi assemblato a mano, dal primo all'ultimo pezzo. Mentre il prossimo gioiello da sfornare sar¨¤ il piccolo e inedito V6 turbo ibrido della 296 Gtb, appena presentata. Il motore Ferrari che mancava, rivoluzionario nei concetti e con una potenza specifica pari a quella di un V8 di qualche anno fa.
Questione di esclusivit¨¤
¡ª ?Spostandosi all'interno della fabbrica si passa poi alle linee di montaggio. Sono tre e servono per l'assemblaggio di tutte le Ferrari attualmente in produzione, in totale circa 10 mila macchine all'anno. Le scocche in alluminio, ancora da verniciare, arrivano dalla Carrozzeria Scaglietti di Modena. Il montaggio delle componenti della vettura e l'accoppiamento finale tra motori e scocche richiede tre giorni di lavoro per ogni esemplare. Ciascuna Ferrari ¨¨ caratterizzata da dettagli estetici che possono essere scelti dal cliente al momento dell'ordine e inseriti nel processo di produzione. Il programma Tailor Made prevede livelli di personalizzazione quasi infiniti. Poi ci sono le One-Off, fuoriserie pazzesche realizzate in esemplare unico per fortunati possessori che non hanno limiti di spesa. La Ferrari ne costruisce un paio all'anno, partendo per il progetto dal foglio bianco, come ¨¨ successo per la incredibile P80 C, una supercar ordinata da un cliente di Hong Kong da usare solo in pista.
Icone
¡ª ?"Le nostre macchine non sono solo prodotti di lusso dalle massime prestazioni, ma devono far sorridere, cio¨¨ trasmettere il piacere della guida, alla portata di tutti", dicono alla Ferrari. L'azienda ha stupito per dinamismo, negli ultimi anni, con la nascita di tanti modelli nuovi e ben collocati sul mercato, come la granturismo Roma, facendo crescere i numeri senza perdere l'esclusivit¨¤. La prossima meraviglia in arrivo sar¨¤ la sorella della Ferrari Monza, la barchetta voluta da Ronaldo e Ibrahimovic, che ha aperto il filone delle Icone. Un'altra rossa super costosa e super esclusiva, destinata a stupire.
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