Due vetture nella storia del Cavallino, tanto vicine quanto lontane. La prova della leggendaria F40 messa a confronto con la potentissima 488 Pista, l¡¯odierna street-legal racer di Maranello
Il 21 luglio del 1987 usciva Appetite for destruction, il primo album dei Guns N¡¯ Roses. Un disco che a breve avrebbe sconvolto la scena rock mondiale con l¡¯inconfondibile timbro di Axl Rose e le magiche dita di Slash. Ma quel 21 luglio non fu solo la musica a subire una profonda scossa. In quel soleggiato pomeriggio estivo, sotto gli occhi di Enzo Ferrari, a Maranello veniva presentata la Ferrari F40, che - senza mezzi termini - ridefiniva il concetto di supercar stradale. Fu la protagonista assoluta dei poster che affollavano i muri delle camere, delle officine, dei bar. Era bella, era esuberante, come ogni supercar degli anni ¡®80 che si rispetti. Ma con linee rivoluzionarie, filanti, che si discostavano da quelle squadrate tipiche del periodo. Tanto da essere definita, da molti, ¡°l¡¯auto pi¨´ bella del mondo¡± o ¡°la pi¨´ bella Ferrari di sempre¡±.
Ferrari F40: l¡¯ultima approvata e presentata da Enzo Ferrari
¡ª ?Rossa come le Ferrari da corsa, con i fanali a scomparsa, con una vistosa ala posteriore e le feritoie delle Ferrari stradali pi¨´ estreme, le stesse della 250 Gto del 1962 e della 288 Gto del 1984. Come le Gto (Gran turismo omologate), anche la F40 aveva un forte legame con le corse. Derivava dalla 288 Gto Evoluzione e come quest¡¯ultima, anche la F40 fu un progetto dell¡¯ingegner Nicola Materazzi, che in poco pi¨´ di un anno riusc¨¬ a realizzare l¡¯ultimo desiderio del Drake: quello di celebrare in grande stile i 40 anni della Casa. Cosi la F40 fu l¡¯ultima auto approvata e presentata da Enzo Ferrari, alla soglia dei novant¡¯anni.
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Ferrari F40: EstremaAl suo interno niente autoradio, niente aria condizionata, niente alzacristalli elettrici. Non c¡¯¨¨ nemmeno una maniglia per aprire la portiera: per farlo bisogna tirare una corda. Dispositivi di sicurezza? Nessuno, ad eccezione delle cinture e di un estintore che, purtroppo, data la tendenza di alcune componenti a surriscaldarsi, potrebbe servire. La totale assenza di compromessi per quanto riguarda il comfort di bordo ¨¨ finalizzata alla leggerezza, con un peso di 1.230 kg.
Ferrari F40: Pi¨´ leggera possibile
¡ª ?Il peso non ¨¨ stato di certo risparmiato solo nei rivestimenti degli interni: telaio e carrozzeria furono realizzati in materiali compositi per la prima volta su una Ferrari stradale. Il telaio ¨¨ di tipo tubolare in acciaio, ma la vasca dell¡¯abitacolo ¨¨ stata rinforzata con pannelli di kevlar e fibra di carbonio. Per capire quanto sia stato l¡¯impegno nel rendere la F40 pi¨´ leggera possibile, basta osservare attentamente la carrozzeria disegnata da Aldo Brovarone e Leonardo Fioravanti: la vernice dell¡¯auto ¨¨ cos¨¬ sottile che si riesce ad intravedere la trama della fibra di carbonio. L¡¯iconico lunotto posteriore non ¨¨ in vetro, ma in lexan, leggerissimo e super resistente al calore.
Ferrari F40: VelocissimaAl suo debutto fu la prima auto al mondo a superare le 200 miglia orarie e, con i suoi 324 km/h dichiarati, batt¨¨ il record della Porsche 959 segnato l¡¯anno precedente. Il responsabile di questo primato ¨¨ sotto il cofano posteriore che solleviamo con delicatezza e attenzione. La F40 si spoglia completamente della carrozzeria e mostra il suo cuore: un V8 di 2,9 litri con due turbocompressori in grado di produrre 478 cavalli con una potenza specifica di 163 cavalli/litro. Un capolavoro di motore, il cui sistema di raffreddamento diventa un piacere per le orecchie, grazie alle innumerevoli prese d¡¯aria naca e al sound delle ventole e dei radiatori che invade la pista quando l¡¯auto ¨¨ ferma.
Ferrari 488 pista: un nome, un programma
¡ª ?Nel marzo 2018, quando al Salone di Ginevra viene presentata la Ferrari 488 Pista, il primo in classifica ¨¨ Drake, con God¡¯s Plan. Non ¨¨ cambiata solo la musica: l¡¯industria dell¡¯auto ¨¨ completamente diversa e Ferrari ¨¨ un¡¯azienda enorme rispetto a quella che Enzo Ferrari lasci¨° quando mor¨¬ nel 1988, all¡¯et¨¤ di novant¡¯anni. Soprattutto, la differenza con il passato riguarda l¡¯omologazione un¡¯auto stradale che deve rispettare norme antinquinamento sempre pi¨´ stringenti. Il revival di una F40 sembra impossibile.
Ferrari 488 pista: sensazioni di un¡¯auto da corsa su una vettura stradale
¡ª ?Eppure, nel rispetto della tradizione, la Casa di Maranello ¨¨ riuscita, con la 488 Pista, a riprodurre ancora una volta le sensazioni di un¡¯auto da corsa su una vettura stradale sicura e velocissima. Sebbene il legame con le competizioni non sia evidente come sulla F40, la Pista ¨¨ una interpretazione moderna di quel concetto e, rispetto alla 488 Gtb da cui deriva, ha accorciato il gap tra vettura da strada e da corsa. Lo ha fatto sfruttando al meglio l¡¯esperienza e le tecnologie derivate dal campo del motorsport, a partire dall¡¯elemento che, ai tempi, rese la F40 unica: la leggerezza.
Ferrari 488 pista: la leggerezza
¡ª ?Il peso diminuisce di 90 kg rispetto alla 488 Gtb. Il merito va cercato un po¡¯ ovunque nell¡¯auto, ma partiamo dal cuore. Il V8 della Pista, nonostante la potenza di 720 cavalli - 50 pi¨´ della Gtb - ha perso 19 kg grazie a numerose componenti derivate dalla 488 Challenge del campionato monomarca, come ad esempio le bielle in titanio. Lo scarico, altri 10 kg risparmiati. Il peso ¨¨ stato ridotto anche alle estremit¨¤ dell¡¯auto, grazie all¡¯utilizzo di paraurti, cofano e ala posteriore in carbonio. E all¡¯interno? Qui ¨¨ stata effettuata una cura dimagrante cercando un compromesso fra leggerezza e cura dei dettagli, con ampio uso di alcantara in luogo della pi¨´ pesante pelle e rinunciando a qualche vano di troppo.
Ferrari 488 Pista: Aerodinamica
¡ª ?Il pezzo forte della 488 Pista per¨° ¨¨ l¡¯aerodinamica, anch¡¯essa fortemente ispirata dal motorsport. L¡¯elemento estetico distintivo della Pista ¨¨ l¡¯S-Duct frontale, il canale aerodinamico ispirato dalle monoposto di Formula 1, che redistribuisce l¡¯aria fra la parte inferiore e superiore dell¡¯auto, riducendo la pressione sul muso e ottimizzando il downforce. Il centro stile, lavorando a stretto contatto con i progettisti, ha esteso ed elevato lo spoiler rispetto alla 488 Gtb, lasciando che fosse l¡¯efficienza aerodinamica e le necessit¨¤ di raffreddamento di freni e motore a disegnare le linee della Pista. Anche dove l¡¯occhio non arriva, ¨¨ stato effettuato un lavoro certosino.
Ferrari 488 Pista: dettagli
¡ª ?In particolare nel sottoscocca della Pista, dove l¡¯inclinazione dei radiatori opposta rispetto alla Gtb ha permesso di ricavare due diffusori anteriori che lavorano insieme ad un diffusore posteriore a controllo elettronico, ripreso direttamente dalla 488 Gte. Quest¡¯ultimo presenta alette mobili, la cui inclinazione varia a seconda dell¡¯angolo di sterzo per migliorare il drag nel rettilineo e il downforce in curve. In totale il carico aerodinamico ¨¨ superiore del 20% rispetto a quello della 488 Gtb ¡°standard¡±.
Ferrari 488 Pista: elettronica
¡ª ?Naturalmente una Ferrari moderna non pu¨° non avere elevati standard per quanto riguarda i controlli elettronici di stabilit¨¤ e di ausilio alla guida sportiva. In aggiunta all¡¯ormai noto Side Slip Control, con la Pista ha debuttato un altro sistema, che Ferrari chiama Dynamic enhancer. Intervenendo sulla pressione inviata alle pinze freni, migliora le prestazioni in curva, sia in percorrenza che in uscita. Cos¨¬ anche chi non ¨¨ pilota professionista pu¨° ottenere il massimo dalla vettura, mantenendo gli standard di sicurezza elevati. Il risultato di tutte queste migliorie ¨¨ una vettura che gira a Fiorano in 1 minuto, 21 secondi e 5 decimi: un tempo inferiore di un secondo e mezzo rispetto alla Gtb. Come se non fosse abbastanza: ¨¨ un secondo in meno rispetto alla successiva F8 Tributo, a riprova della vocazione corsaiola della Pista.
Alla guida: Ferrari F40
¡ª ?A bordo della F40, il coinvolgimento emotivo ¨¨ forte ed ¨¨ subito chiaro che guidare quest¡¯auto sar¨¤ un¡¯esperienza sensoriale intensa. Innanzitutto siamo invasi dall¡¯inconfondibile odore tipico delle auto italiane degli anni ¡¯80. Un odore metallico che attiva immediatamente l¡¯amigdala, quell¡¯area del cervello normalmente associata alla memoria emozionale. La procedura di accensione ¨¨ quasi religiosa: controlliamo il selettore del cambio, in alluminio, il marchio di fabbrica delle Ferrari per tantissimi anni. Accendiamo il quadro e subito parte, dietro la testa del guidatore, la pompa. Rumorosissima. Schiacciamo la frizione, dura come dev¡¯essere su un¡¯auto da corsa, e inseriamo la prima, in basso a sinistra. E comincia il sogno ad occhi aperti di tanti appassionati: guidare una delle auto pi¨´ leggendarie della storia. A 2.000 giri e 50 km/h l¡¯inebriante sound del V8 e il fischio del turbo gi¨¤ invadono l¡¯abitacolo, data la totale assenza di fonoassorbenza.
Anche cos¨¬ si apprezza, curva dopo curva, lo sterzo, cos¨¬ leggero e comunicativo. Ma si avverte anche la tendenza dell¡¯auto ad incanalarsi sulle imperfezioni della strada, lasciando a chi guida il compito di tener salde le mani sul volante. A maggior ragione perch¨¦, prendendo ritmo e confidenza, la F40 invoglia a tirare il limitatore.
A partire dai 4.000 giri, quando la turbinosa tempesta di cavalli si abbatte sul guidatore, ci vuole prontezza di riflessi per gestire quest¡¯auto, cos¨¬ preziosa ma anche cos¨¬ difficile. L¡¯asfalto liscio della pista capovolge la situazione sul fronte sterzo: fra i cordoli ci si lascia andare pi¨´ facilmente, ma sempre con timore e rispetto. Rimane per¨° difficile scaricare la potenza e ci si ritrova pi¨´ volte a correggere lo sterzo quando si d¨¤ il gas pieno. Soprattutto in curva, ¨¨ necessario modulare l¡¯accelerazione con cura, perch¨¦ la F40 non perdona gli errori ed ¨¨ facile avviare spaventose imbardate. Insomma, questa vettura cos¨¬ speciale richiede delle doti di guida all¡¯altezza.
Alla guida: Ferrari 488 Pista
¡ª ?L¡¯esperienza ultra-analogica di una F40 ci ha costretti a ricalibrare la nostra guida e, salendo sulla Pista, sembra quasi di trovarci su una city-car. Suona come un¡¯assurdit¨¤, ma la verit¨¤ ¨¨ che il comfort di marcia generale ¨¨ di tutt¡¯altro livello e la presenza di un cambio doppia frizione, ma soprattutto di un¡¯elettronica sempre pronta a salvarti, lasciano spazio a sufficienza per un¡¯esperienza di guida rilassata e ¡°ordinaria¡±, se si pu¨° definire ordinario guidare una Ferrari.
Sebbene la Pista sia meno ¡°ovattata¡± rispetto ad una F8 Tributo, l¡¯isolamento acustico ¨¨ di buon livello ed alle basse andature il rumore proveniente dal motore non infastidisce, quando si vuole intrattenere una conversazione con il passeggero. Le sospensioni, poi, filtrano egregiamente le asperit¨¤ stradali, grazie alla possibilit¨¤ di ammorbidirle attraverso un tasto sul volante. Ma nonostante ci¨°, resta un¡¯auto rigida ed anche qui lo sterzo tende a seguire le imperfezioni della strada, seppur sia precisissimo e riesca a infondere grande sicurezza. Gi¨¤ impostando il manettino in Sport, su strada ¨¨ impossibile trovare il limite della 488 Pista. ? in pista, in modalit¨¤ Race, che il V8 riesce ad esprimere tutte le sue potenzialit¨¤.
L¡¯enorme coppia che arriva gi¨¤ dai bassi regimi (770 Nm a 3.280 giri!) ¨¨ travolgente, con un allungo che non fa rimpiangere i motori aspirati. N¨¦ per il picco massimo di potenza a 8.000 giri, n¨¦ per il sound - da lode il lavoro che ¨¨ stato fatto per mantenerlo pulito, metallico, nonostante il turbo. Ed ¨¨ da lodare anche l¡¯accoppiata del motore con il doppia frizione a sette marce, che impressiona sia per la velocit¨¤ delle cambiate che per la reattivit¨¤ in modalit¨¤ automatica. Fra i cordoli ¨¨ pi¨´ facile rendersi conto del continuo lavoro svolto dall¡¯elettronica: basta fare una chicane a velocit¨¤ sostenuta per intuire che l¡¯aerodinamica sta lavorando per ottimizzare il nostro tempo sul giro. Dunque per tirar fuori il meglio da quest¡¯ultima incarnazione della pronto-pista Ferrari bisogna avere ancora una certa dote di esperienza, ma riesce a mettere a proprio agio anche chi non ¨¨ pilota di professione.
Ferrari F40, SCHEDA TECNICA
¡ª ?Motore: V8 biturbo centrale longitudinale; cilindrata 2.936 cc; potenza 478 Cv a 7.000 giri/minuto; coppia 577 Nm a 4.000 giri/minuto.
Cambio: manuale 5 marce.
Dimensioni: lunghezza 4,35 m; larghezza 1,97 m, altezza 1,12 m, passo 2,45 m.
Peso in ordine di marcia 1.235 kg.
Prestazioni: 0-100 in 4,1 secondi; 0-200 km/h in 11 secondi circa. Velocit¨¤ massima 324 km/h.
Prezzo: pi¨´ di 1 milione di euro.
Ferrari 488 Pista, scheda tecnica
¡ª ?Motore: V8 biturbo centrale longitudinale; cilindrata 3.902 cc; potenza 720 Cv a 8.000 giri/minuto; coppia 770 Nm a 3.280 giri/minuto.
Cambio: doppia frizione a 7 marcie.
Dimensioni: lunghezza 4,61 m, larghezza 1,98 m, altezza 1,21 m, passo 2,65 m.
Peso in ordine di marcia: 1.385 kg.
Prestazioni: 0-100 km/h in 2,8 secondi; 0-200 km/h in 7,6 secondi. Velocit¨¤ massima: 340 km/h.
Prezzo: da 296 mila euro.
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