Paolo Scudieri, presidente dell¡¯Anfia, l¡¯associazione dei costruttori auto, ragiona sulle prospettive a breve termine delle immatricolazioni, sugli approvvigionamenti dalla Cina, sul ruolo di Bruxelles, sul paragone con le guerre
Un recupero del mercato auto italiano potrebbe avvenire ad agosto, a patto che l¡¯emergenza coronavirus termini entro maggio con un ritorno ad una vita normale, o gi¨´ di l¨¬. Anche il comparto automotive italiano soffre per l¡¯epidemia di Covid-19. Si tratta di un settore che d¨¤ lavoro direttamente a circa 140 mila persone in Italia e che riunisce le 320 aziende del settore nell¡¯Anfia, l¡¯associazione nazionale filiera industria automobilistica in cui confluiscono costruttori ma anche componentisti, carrozzieri e progettisti. Paolo Scudieri ne ¨¨ presidente dal gennaio del 2019 per il triennio che si concluder¨¤ nel 2021. La filieria affronta un periodo decisamente impegnativo che va dalla trasformazione tecnologica verso l¡¯elettrificazione, alle incombenti multe sulle emissioni di anidride carbonica secondo la normativa europea dei 95 g/km come tetto massimo e con sanzione di 95 euro per grammo in pi¨´ per singola vettura, ovvero una spada di Damocle da diversi miliardi di euro. Secondo uno studio recente di PA Consulting le sanzioni arriverebbero a 14,5 miliardi per i principali costruttori che vendono automobili in Europa. E per il 2030 l¡¯obiettivo del Vecchio continente ¨¨ di ridurre le emissioni di CO2 del 40% rispetto ai livelli del 1990. Ma adesso c¡¯¨¨ il coronavirus che pone un¡¯incognita in pi¨´ sul breve termine.
Paolo Scudieri, lo scorso anno in Italia sono state vendute 1,9 milioni di vetture con una crescita tendenziale dello 0,3% grazie soprattutto al risultato dell¡¯ultimo trimestre. Com¡¯era l¡¯aspettativa per il 2020 prima del coronavirus e, ad oggi, che stima ¨¨ possibile?
¡°Ci dicevamo (tra addetti ai lavori, ndr) che il mondo avrebbe sfiorato i 100 milioni di veicoli nuovi e che l¡¯Italia avrebbe fatto la sua parte superando di poco i due milioni. Ci posizionavamo con un fattore che avesse un segno pi¨´. Il responso ¨¨ che stiamo viaggiando nei primi due mesi con dei meno (-5,9% tendenziale a gennaio, -8,8% a febbraio, ndr). Per quanto riguarda gennaio si erano anticipati gli acquisti per il timore della tassazione sulle auto aziendali (ipotesi contenuta in una stesura poi non approvata della legge di Bilancio, ndr). E poi ¨¨ successo quello di cui stiamo parlando. Ad oggi la prospettiva, se questa brutta avventura finisce tra i mesi di aprile e maggio, ¨¨ che il recupero si potrebbe avere ad agosto lavorando quel mese¡±.
Ammesso che questi siano i tempi di ritorno a una vita quasi normale sarebbe possibile rimanere in campo positivo?
¡°Sicuramente non ci sarebbe una crescita ma non ci sarebbero neanche perdite vistose, e questa sarebbe gi¨¤ una buona notizia. Inoltre finirebbero quei costi sugli ammortizzatori sociali che penalizzeranno il bilancio dello Stato e l¡¯industria si riconnetter¨¤ con il mondo¡±.
Per il combinato disposto delle vicende che stanno caratterizzando il 2020 la struttura di mercato continuer¨¤ a cambiare? Proseguir¨¤ il declino del gasolio a vantaggio della benzina con anche l¡¯avanzamento delle elettrificate? Cambier¨¤ il peso del noleggio?
¡°Penso che il ruolo del noleggio si evolva e non cambi, saranno sempre pi¨´ sviluppati i servizi e i fattori legati all¡¯utilizzo del bene e sempre meno alla propriet¨¤. L¡¯importante ¨¨ che si ragioni con Bruxelles. In questi casi, in cui siamo tutti coinvolti, la decisione sullo stop o sul proseguire in determinati settori (vedi il diesel ad esempio, ndr) ormai deve essere attinente a considerazioni di organismi di decisione europei. Cio¨¨, o tutti o nessuno. Sar¨¤ necessaria una decisione corale e una legge uguale per tutti¡±.
I fermi produttivi di gran parte degli impianti auto europei, decisi autonomamente dalle aziende in questi giorni e quindi non normati, cosa comporteranno nella catena costruttiva?
¡°Fermare un¡¯azienda ¨¨ complicato. Uno stop e una riapertura costano tanti soldi e del tempo. Le aziende sono fattori complessi nel recepire tecnologie e addestramento. Il decisore politico deve prendere atto e decretare in modo univoco per comparti. Quello che ci porter¨¤ il riavvio per alcuni sar¨¤ entusiasmo ma temo che ci lasceremo qualche pezzo per strada¡±.
Com¡¯¨¨ la situazione delle componenti auto provenienti dalla Cina?
¡°La Cina sta accelerando la ripresa. Il flusso produttivo ha una temporalit¨¤ che travalica i 30-40 giorni, a seconda del posizionamento, e quindi le forniture hanno permesso di essere costanti e coerenti tranne in alcuni casi. Questa vicenda ci insegna che la Cina ha capacit¨¤ di recupero strepitosa. Quando non avevano possibilit¨¤ di trasporto via nave hanno attuato il trasporto via aereo che, per via di alcune speculazioni, ¨¨ arrivato anche a quintuplicare le spese. Tuttavia questa ¨¨ una sfida necessaria per non perdere mercato. ? una lezione che dobbiamo leggere con attenzione. Perdere mercato significa declinare la morte delle aziende¡±.
Sui 140 mila addetti italiani dell¡¯automotive, 60-70 mila si occupano di componenti. ? un fiore all¡¯occhiello della produzione nazionale con la bilancia commerciale sempre in attivo. Che impatto vi attendete su questo segmento da parte del Covid-19?
¡°Se un componentista non ha pi¨´ capacit¨¤ di seguire il suo cliente questo ne determina l¡¯allontamento anche temporale non solo dalla possibilit¨¤ di fornire quel componente ma anche la possibilit¨¤ di entrare nella lotta competitiva. Considerato che il ciclo produttivo di un¡¯auto ¨¨ mediamente di quattro anni, se perdiamo lo slot saltiamo la possibilit¨¤ di generare ricchezza almeno per la durata del modello, appunto tre-quattro anni. L¡¯export ¨¨ fondamentale, la bilancia commerciale ¨¨ costantemente attiva, ha dei picchi importantissimi. Non vorrei che l¡¯Italia sia penalizzata per un periodo lungo¡±.
Finita l¡¯emergenza sanitaria dietro l¡¯angolo c¡¯¨¨ la questione delle emissioni di CO2 e delle multe relative.
¡°L¡¯Europa impatta per le emissioni di CO2 per il 10%. L¡¯automotive europeo per l¡¯8%. Quindi noi stiamo rivoluzionando un sistema industriale, con un¡¯accelerazione da brivido, per lo 0,8% della CO2 emessa in Europa. In questo ardire, che pu¨° essere virtuosismo, dobbiamo essere convincenti nel dire all¡¯Europa che tutte queste azioni virtuose non devono essere cancellate, perch¨¦ viviamo il cambio tecnologico, ma devono essere allungate sull¡¯asse temporale. Le multe non potranno prendere avvio dal 2020 e il 2030, data sicuramente traumatica, non pu¨° essere la frontiera di quanto ci siamo detti. Queste lotte le faremo come associazione nel convincere il parlamento europeo, ma anche i sindaci italiani, che la ripresa del diesel vuole dire essere molto pi¨´ vicini all¡¯industria europea rispetto a fattori di prevalenza, mi riferisco all¡¯elettrico, che nella costruzione dei componenti attiene a mercati e aree geografiche prevalentemente troppo distanti dall¡¯Europa per averne degli arricchimenti. Bisogna ripristinare il valore del diesel e allungare l¡¯asse temporale delle multe con il 2030 che dovr¨¤ diventare 2035 o 2040¡±.
L¡¯Anfia ¨¨ nata nel 1912 ed ¨¨ passata anche attraverso due conflitti mondiali. Cosa, del momento attuale, ¨¨ paragonabile agli eventi bellici o ad altri momenti di crisi per cui ¨¨ passata l¡¯Italia?
¡°Quello che vediamo ¨¨ un spettacolo devastante dal punto di vista umano, imprenditoriale, aziendale. Per tracciare un fil rouge dagli eventi virtuosi che hanno tracciato la storia dell¡¯associazione dobbiamo guardare a ci¨° che l¡¯Italia ha sempre portato avanti per uscire da questi gravissimi momenti grazie al suo saper fare, la sua cultura, il suo estremo bisogno di esprimersi con prodotti straordinari, con persone che alla base di tutto hanno un fattore ancestrale nella cultura e nella storia. Dal Rinascimento ai nostri giorni gli elementi di ingegno, genio, impresa, iniziativa hanno determinato questa nostra nazione. In questo momento serve capire quali sono i pilastri su cui poggiamo. Ecco che quindi dobbiamo pensare ai nostri uomini di sempre, da Michelangelo a Leonardo. Parlando dell¡¯automotive da Enzo Ferrari all¡¯avvocato Agnelli passando per Pininfarina, e limito l¡¯elenco che altrimenti sarebbe infinito. Dobbiamo rispolverare questi nostri valori perch¨¦ sono l¡¯essenza. ? evidente che (l¡¯emergnza attuale, ndr) ¨¨ un fattore globale partito da un¡¯area del mondo molto importate del manifatturiero a cui abbiamo deputato la facolt¨¤ di progredire in modo veloce, sistematico, competitivo unendo il mondo dal punto di vista delle manifatture ma non dando regole alla globalizzazione. Per questo discrasie che hanno generato fortificazioni in pochissimo tempo in questo momento stanno alleggerendo quei fattori geopolitici economici e sociali che abbiamo voluto impostare in modo forte verso il vantaggio competitivo e poco legati al valore della storia e alla strategia. In questo l¡¯Italia, avendo bellezze a iosa, rischia di essere tra le nazioni pi¨´ colpite¡±.
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