LĄŻobiettivo dei 95 g/km di anidride carbonica ¨¨ per ora fallito dai maggiori costruttori secondo PA Consulting. E lo spettro delle sanzioni miliardarie incombe
Un conto che potrebbe arrivare fino a 14,5 miliardi di euro. Sono le multe che i costruttori di auto rischiano di pagare per lo sforamento dei 95 g/km di anidride carbonica previsti dalla normativa europea. CĄŻ¨¨ chi potrebbe essere penalizzato per appena 18 milioni di euro, chi per 4,5 miliardi. A fare la stima sono stati gli analisti di PA Consulting, societ¨¤ britannica di consulenza. Come si ¨¨ arrivati a questa cifra? Come detto 95 ¨¨ la soglia massima di grammi di anidride carbonica (Co2) emessa per chilometro dalla media dellĄŻintera gamma per costruttore per non incappare in penalizzazioni. La norma voluta dalla Commissione europea ¨¨ la pi¨´ stringente al mondo: negli Stati Uniti il limite nel 2020 ¨¨ di 125 g/km, in Giappone di 122, in Cina 117. Al superamento di questa soglia scattano le multe che sono di 95 euro per ogni grammo oltre il limite: il numero va moltiplicato per il numero di auto vendute in Europa dal marchio. Tuttavia il regolamento ha anche un meccanismo incentivante per le immatricolazioni di veicoli a basse emissioni che funziona con un bonus per i modelli commercializzati che emettono meno di 50 g/km (le elettriche e un certo numero di ibride plug-in) e che conter¨¤ con un fattore di 1,67 nel 2021. Secondo la norma europea la misurazione delle emissioni sar¨¤ applicata sul 95% dellĄŻimmatricolato nellĄŻUnione europea nel 2020 e sul 100% del venduto a partire dal 2021. Nota non secondaria: le emissioni saranno certificare secondo il ciclo Nedc e non secondo il nuovo Wltp introdotto nel 2018 che tiene maggiormente conto di situazioni reali e che, giocoforza, registra emissioni e consumi pi¨´ elevati. Va ricordato che, come riporta un documento della Commissione europea del 2017, il settore automobilistico d¨¤ lavoro a circa 12 milioni di persone nel vecchio continente tra produzione, vendita, trasporto, manutenzione. E nel 2015 il traffico su strada ¨¨ stato responsabile del 22% delle emissioni di gas serra nella Ue.
dal dieselgate alle dimensioni
ĄŞ ?LĄŻobiettivo di una media di 95 g/km di anidride carbonica ¨¨ reso pi¨´ difficile dallĄŻaumento delle emissioni di Co2 delle automobili a partire dal 2017. Questo, essenzialmente, per alcuni motivi secondo gli analisti della PA Consulting che sono: lo scandalo del dieselgate esploso nel 2015 (e una serie di scelte politiche conseguenti di amministrazioni locali e nazionali), ha convinto molti consumatori europei a scegliere veicoli a benzina invece di quelli gasolio. In secondo luogo il mercato sta premiando mezzi di dimensioni maggiori e Suv. Inoltre la crescita di sistemi elettronici e accessori a bordo ha avuto un impatto leggermente negativo sul contenimento dei consumi. Facendo unĄŻanalisi Paese per Paese le emissioni di Co2 medie per veicolo sono aumentate dal 2015 al 2018. Per esempio in Italia sono passate da 114,6 g/km a 115,3. E non siamo nemmeno i peggiori. Nel Regno Unito erano 121,2 cinque anni fa, 125,1 nel 2018; in Germania la Co2 ¨¨ cresciuta da 127,3 a 129,1. Il ruolo di nazione virtuosa va alla Norvegia passata da 100,5 grammi a 72,4 del 2018. Il Paese scandinavo unisce a incentivi molto alti, un Pil pro capite di 69.500 euro (in Italia ¨¨ di 26.800).
Da Volkswagen a Toyota
ĄŞ ?Secondo il calcolo di PA Consulting tutti i gruppi automobilisti peggiorano la loro performance in termini di emissioni rispetto allĄŻanalisi precedente. Nel 2021 a pagare il conto pi¨´ salato sar¨¤ Volkswagen con una multa da 4,504 miliardi di euro. Infatti se lĄŻobiettivo ¨¨ fissato in 96,6 g/km di Co2 per lĄŻintera gamma, la previsione invece ¨¨ di 109,3 il che, dati i volumi del gruppo, porta alla multa monstre. Per avere unĄŻidea di quanto la sanzione possa pesare sul risultato annuale i 4,504 miliardi sono lĄŻequivalente del 32,4% dellĄŻEbit (il risultato prima degli oneri finanziari, ovvero tasse e interessi) del 2018. Al secondo posto per entit¨¤ di multa si piazza il gruppo Fca la cui fusione con Psa dovrebbe completarsi proprio nei primi mesi del 2021. Secondo lĄŻanalisi della societ¨¤ di consulenza Fiat Chrysler ha fissato un obiettivo di emissioni per il prossimo anno entro i 92,8 g/km di Co2: la stima invece parla di 119,8 g/km di anidride carbonica. Il che porta a ipotizzare una multa da 2,461 miliardi pari al 49,5% dellĄŻEbit 2018. Terza Ford con un target di 96,6 g e una stima di 112,8 g: la sanzione sarebbe di 1,456 miliardi. Quarta lĄŻalleanza Renault-Nissan-Mitsubishi: obiettivo 92,9, ipotesi 97,8, multa da 1,057 miliardi. Quinto il gruppo Daimler: target 103,1, previsione 114,1, sanzione da 997 milioni. Seguono: Psa con una multa da 938 milioni; Mazda 877 milioni; Hyunda-Kia, 797 milioni; Bmw 754; Volvo 382; Honda 322; Jaguar-Land Rover 93; Toyota 18 milioni.
un mare di elettriche
ĄŞ ?Come fare per evitare le multe? Secondo PA Consulting per evitare le multe e centrare gli obiettivi 2021 i costruttori dovrebbero ipoteticamente vendere 2,5 milioni di auto elettriche. Peccato che nel 2018 le immatricolazioni si sono fermate a 201.068 pezzi. Per fare un esempio della capacit¨¤ produttiva attuale la Volkswagen sar¨¤ capace di fare uscire dalle linee 100 mila ID3 nel 2020. In questo panorama lĄŻulteriore stretta sulle emissioni appare ancora pi¨´ vicina. Nel 2025 dovranno essere del 15% inferiori dei 95 g/km attuali (81) mentre nel 2030 la norma ha stabilito un abbattimento del 37,5% (59). Tuttavia in questo caso le emissioni non saranno misurate con il pi¨´ Ą°favorevoleĄą ciclo Nedc ma con il pi¨´ Ą°realisticoĄą ciclo Wltp che secondo le stime registrer¨¤ emissioni superiori, pi¨´ o meno, del 20%.
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