Nonostante il finanziamento di 1 miliardo di euro in arrivo dal governo tedesco non sarebbe stato costruito ancora nessun edifico principale, con l¡¯apertura prevista a giugno ormai a forte rischio
Surreale ma Tesla, l'azienda che sta aprendo la strada agli investimenti in criptovaluta Bitcoin, rischia di pagare un conto salatissimo al cemento. Secondo la testata Automobilwoche, sarebbe in ¡°massiccio ritardo¡± la costruzione del nuovo stabilimento di Gruenheide, vicino Berlino. Un impianto strategico nelle intenzioni di Elon Musk, perch¨¦ destinato alla fabbricazione delle nuove ¡°batterie strutturali¡± 4680 ad alta autonomia e soprattutto alla produzione di ben 500.000 veicoli elettrici ogni anno, tra cui spiccano per importanza il crossover medio Model Y, con cui la casa californiana intendeva dare l'assalto ai costruttori ai marchi automobilistici europei direttamente in casa loro. La battuta di arresto, secondo Automobilwoche, rischia di essere veramente netta.
TANTI INCENTIVI
¡ª ?Per la prima volta nella sua storia Tesla si trova a gestire un ritardo che non ¨¨ nella realizzazione di un singolo modello, ma addirittura nella creazione dell'intera catena industriale che serve ad occupare un mercato, dove la concorrenza sta per altro crescendo in maniera pi¨´ che vistosa. Inutile sottolineare come l'azienda beneficer¨¤ di 1 miliardo di euro in finanziamenti da parte del governo tedesco e della regione del Brandeburgo a sostegno della costruzione dell'impianto, oltre ai quali pu¨° aggiungersi la quota che spetterebbe a Tesla dei complessivi 2,9 miliardi di euro che l'Unione Europea ha stanziato a favore delle compagnie che si dedicheranno alla fabbricazione di batterie nel Vecchio Continente. Uno senario roseo che, stando a quanto riporta Automobilwoche, nasconderebbe invece una situazione critica a tal punto che nessuno degli edifici principali della fabbrica sarebbe astato ancora costruito, nonostante Tesla non abbia mai smentito la data prevista per l'avvio dell'impianto, ovvero entro giugno. Quasi un giallo poi il permesso ottenuto per la creazione della fabbrica di costruzione delle batterie, necessario per accedere ai finanziamenti europei ma finora ricevuto solo nella forma di una autorizzazione temporanea.
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