Entrambe figlie del Dtm, arrivarono nel 1990 portando la sfida dalle piste tedesche alle autobahn. Oggi sono dei gioielli per gli appassionati, con quotazioni alle stelle
Alla fine di una giornata grigia, un uomo grigio torna nella sua casa grigia. Parcheggia l¡¯auto ugualmente grigia nel vialetto ed entra. Chiude la sua grigia ventiquattrore nello sgabuzzino, si toglie l¡¯abito grigio, la cravatta ed infine le scarpe, anch¡¯esse in tinta. Guarda un po¡¯ di tv grigia, mentre consuma un pasto grigio. Dopodich¨¦ entra nella sua camera (vi lasciamo indovinare i colori delle pareti) e cerca fra i cassetti della sua scrivania. Fra centinaia di fogli, c¡¯¨¨ un ritaglio di giornale, tutto stropicciato. Lo stende sulla scrivania nella sua interezza, facendo attenzione a non strapparlo. Nel ritaglio c¡¯¨¨ un¡¯auto, la stessa che ha parcheggiato poco prima. Solo che non ¨¨ grigia. Ha colori sgargianti, adesivi degli sponsor su tutta la carrozzeria, che ¨¨ stata allargata allo sproposito con vistose appendici aerodinamiche. La vista di quest¡¯auto gli accende le idee, gli suscita pensieri, lo spinge a fare progetti. E la notte, dorme sognando mille nuovi colori. Questo ¨¨ il concetto alla base dei campionati turismo: far sognare migliaia di automobilisti appassionati con le stesse auto che guidano quotidianamente, appositamente modificate per vincere e diventare oggetto del desiderio. E quando pensiamo al campionato di turismo pi¨´ famoso di tutti, il Deutsche Tourenwagen Meisterschaft, le pi¨´ famose sono senz¡¯altro le ¡°homologation specials¡± Bmw M3 E30 Sport Evolution (anche chiamata Evo3) e la Mercedes 190E 2.5 Evo II, che fra la fine degli Anni 80 e gli inizi dei 90 furono sempre testa a testa, anche perch¨¦ rivali dirette nelle equivalenti versioni commerciali.
Bmw M3 Sport Evolution, com¡¯¨¨ fatta
¡ª ?La Bmw M3 E30 entr¨° in produzione nel 1985 e subito si fece apprezzare per la guidabilit¨¤ e le prestazioni. Secondo una leggenda, che poi leggenda non ¨¨ in quanto testimoniata da Nicola Materazzi, il progettista della F40, la Bmw M3 fu l¡¯auto che negli Anni 80 spinse Enzo Ferrari ad alzare l¡¯asticella delle prestazioni delle stradali di Maranello. Pare che il Drake avesse saputo da un conoscente che le prestazioni della berlina sportiva di Monaco fossero superiori a quelle dei modelli della gamma Ferrari. Questa storia, a distanza di trentacinque anni, fa capire quale fosse il livello di prestazioni che la M3 era in grado di offrire.
Bmw M3 Sport Evolution, il motore
¡ª ?Il vano motore della M3 ospitava un quattro cilindri, che nel caso della Sport Evolution, prodotta dal 1990 al 1991 in 600 esemplari, aveva una cilindrata maggiorata: 2467 cc in luogo dei 2302 cc della M3 originale. La potenza saliva a 238 cavalli a 7000 giri e la coppia massima era di 241 Nm a 4750 giri: un bel salto, se consideriamo i 195 cavalli della M3 E30 con il catalizzatore. Ancora pi¨´ alto se consideriamo che quel quattro cilindri derivava lontanamente dal 1.8 litri da 105 cavalli della 318i, sebbene fosse stato riprogettato quasi del tutto dal reparto Motorsport.
Bmw M3 Sport Evolution, il motore/2
¡ª ?Oltre all¡¯aumento di cilindrata, aveva quattro valvole per cilindro e gli era stata montata la testata del 6 cilindri della ¡°sorellona¡± M5 . E le modifiche non finivano al motore: aveva sospensioni e barre di smorzamento da corsa, dischi dei freni autoventilati e il bel cambio ¡°ad h¡±. La carrozzeria era stata allargata, con un baule posteriore dedicato che integrava un alettone (entrambi realizzati in plastica a favore della leggerezza). Questi, assieme ad un montante posteriore allargato, sono gli elementi che distinguono visibilmente la M3 dalle E30 ¡°tunizzate¡±. E per la Sport Evolution, cambiavano i paraurti, che avevano prese d¡¯aria maggiorate e rinunciavano ai fendinebbia per migliorare il raffreddamento dei freni. Inoltre, avevano splitter anteriore ed ala posteriore regolabile. In virt¨´ di ci¨°, la Sport Evolution poteva raggiungere 250km/h, 15 in pi¨´ della M3 del 1985.
Mercedes 190E 2.5-16 Evolution II, com¡¯¨¨ fatta
¡ª ?La entry-level di Mercedes fu destinata alle corse proprio come la rivale Serie 3. Cos¨¬, al look semplice e sobrio della W201 furono aggiunte appendici aerodinamiche durante gli anni di produzione. ? il caso della 2.3 16V Cosworth del 1983, auto che tra l¡¯altro fu acquistata da un orgoglioso Ayrton Senna nel 1984, dopo averci corso (e vinto) al Nurburgring contro i migliori piloti di Formula 1.
Mercedes 190E 2.5-16 Evolution II
¡ª ?La Cosworth fu la prima delle 190 ¡°pepate¡± e il suo aspetto, tutto sommato, non si discosta eccessivamente dal disegno originale. Poi per¨° arriv¨° la 2.5-16 e, dopo di lei, le sue evoluzioni. La Evo II del 1990 fu l¡¯ultima e la pi¨´ estrema di tutte. Fu affidata ad un professore di meccanica sperimentale all¡¯universit¨¤ di Stoccarda, il prof. Richard Eppler. Un uomo che si occupava di aerodinamica aereospaziale e che in precedenza aveva lavorato per la NASA. Le cure di Eppler erano ben visibili: della berlina disegnata da Bruno Sacco rimaneva la forma originaria, ma il nuovo kit aerodinamico era quello di una supercar. I paraurti si presentavano ancora pi¨´ larghi rispetto alla Evo 1 e i passaruota erano un elemento a s¨¦ stante.
Mercedes 190E 2.5-16 Evolution II
¡ª ?Ma il vero elemento distintivo rispetto alla Evo 1 ¨¨ l¡¯enorme alettone posteriore, che ne integra altri due. Oltre, naturalmente, allo spoiler aggiuntivo applicato al lunotto posteriore. Sotto il cofano, il quattro cilindri sedici valvole di 2463 cc che d¨¤ il nome all¡¯auto. Un motore con un picco pi¨´ alto rispetto a quello della M3: la potenza massima, di 235 cavalli, ¨¨ erogata a 7.200 giri, con il regime massimo di rotazione a 7.700. La coppia massima, di 246 Nm, arrivava fra i 5.500 e i 6.000. E ovviamente, anche la 190 aveva il meraviglioso cambio ¡°dog leg¡±. Nonostante le migliorie, la velocit¨¤ massima non superava i 235 km/h, anche a causa della deportanza generata dal kit di Eppler e del peso maggiore rispetto alla M3 (1.395 kg dichiarati contro i 1200 della bavarese).
Heritage
¡ª ?Il 1992 fu l¡¯ultimo anno di Bmw nel Dtm, prima del ritorno nel 2012. Con la partenza dei bavaresi, la strada per Mercedes fu spianata. In quell¡¯anno la casa di Stoccarda raccolse i frutti del sodalizio con Amg e domin¨° la serie con una tripletta di 190 Evo II, mentre Bmw non riusc¨¬ ad andare oltre il quarto posto con Johnny Cecotto. L¡¯anno successivo fu l¡¯ultimo anche per la 190, battuta dall¡¯Alfa di Larini. Fu sostituita a partire dalla serie successiva con la pi¨´ moderna Classe C, che prosegu¨¬ la gloriosa storia di Mercedes nel Dtm con la scuderia di Affalterbach. Prima del 1992, la Bmw aveva avuto numerosi successi e, proprio con la M3, conquist¨° il campionato nel 1987 con il belga Van de Poele e nel 1989 con l¡¯italiano Roberto Ravaglia. Proprio a Ravaglia fu dedicata una delle edizioni speciali della M3, limitata a 25 esemplari.
Quale acquistare?
¡ª ?Dipende dalla propria indole. La Bmw E30 si ¨¨ guadagnata la fama di street racer, anche grazie al mondo dell¡¯aftermarket e dei videogiochi. La M3 ¨¨ ovviamente la massima espressione di ci¨°, ancor pi¨´ nella versione Sport Evolution. Per quest¡¯ultima, i prezzi sono diventati decisamente proibitivi: un esemplare in ottime condizioni pu¨° superare i 120 mila euro mentre solo 10 anni fa si poteva prendere a 20-30 mila euro. Spendendo circa la met¨¤, si pu¨° prendere in considerazione la M3 E30 ¡°base¡±, che non si discosta troppo in termini di appeal e la cui tecnica ¨¨ sufficiente a regalare le sensazioni di un¡¯auto da corsa. Discorso diverso per la Mercedes. Nonostante l¡¯aspetto stravagante, ¨¨ stata in sordina per diversi anni. Oggi, sta vivendo una nuova giovinezza fra i gentlemen driver: il fatto che sia associata a nomi come Senna, Lauda, Keke Rosberg- e pi¨´ recentemente Hamilton - l¡¯ha fatta rivalutare parecchio. Con un conseguente aumento delle quotazioni: ci sono proprietari di 190 E 25-16 Evo II, limitata a 500 esemplari, che chiedono addirittura 300 mila euro per disfarsene. Se si ¨¨ disposti a rinunciare allo stile da aeroplano, si pu¨° risparmiare parecchio con una Evolution I o, addirittura, con una 2.3-16, che si trova anche a ventimila euro. Non ¨¨ proprio lo stesso, ma ¨¨ comunque abbastanza per sognare i cordoli...
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