Detroit e il dubbio Walllace
Un altro anno da chioccia?

Ben Wallace, 38 anni il prossimo 10 settembre, 16 stagioni in Nba. US Presswire

È stata una bella estate per il Big Ben, simbolo per antonomasia di Londra che a 153 anni di distanza dalla sua costruzione continua a scampanare forte lungo le rive del Tamigi. Ci chiediamo però quanti ticchettii siano rimasti in Big Ben Wallace, icona delle vittorie di Detroit nel basket e se ha ancora senso riprendersi un giocatore quasi 38enne in un momento in cui i Pistons si stanno muovendo a grandi passi verso il futuro. Da un lato, Wallace ha chiuso la scorsa stagione con una media di 1.3 rimbalzi e 1.4 punti in 15.8 minuti di gioco nelle 37 partite da lui disputate; dall’altro lato, potrebbe essere ancora in grado di essere il miglior lungo e la principale risorsa sotto canestro della squadra dopo Greg Monroe. Nel suo blog PistonPowered sul Detroit Free Press, il giornalista Patrick Hayes ammette che i nuovi arrivati Andre Drummond e Slava Kravstov avranno bisogno di tempo per crescere, presenta i pro e i contro della decisione che attende il general manager Joe Dumars e si schiera a favore di una diciassettesima stagione nella Nba per Wallace.

un altro anno — "Non sono bravo nei racconti simbolici e nel dare consigli. Credo che Wallace possa avere un’influenza positiva in questo senso, ma credo anche che la sua presenza nel roster abbia un significato ben più importante. Infatti, non penso che affidare spazio nella rotazione a giocatori mai sperimentati sia la mossa giusta: le squadre che riescono a far crescere meglio i propri giocatori sono quelle che obbligano i giovani a guadagnarsi il posto battendo la concorrenza di un compagno di squadra a caccia di un buon minutaggio. La presenza di Wallace sarebbe un’interessante sfida interna per giocatori come Drummond e Kravstov: Ben è ancora un buon giocatore per una rotazione Nba, un ottimo difensore, un rimbalzista affidabile e, nonostante il suo contributo in fase offensiva sia minimo, è un assist-man sottovalutato pur essendo un lungo: se nel roster dei Pistons partisse inizialmente davanti a Drummond e Kravstov, questi due giocatori si troverebbero di fronte a un ostacolo realistico nel loro tentativo di guadagnarsi minuti di gioco. Wallace è ancora abbastanza abile da offrire dei benefici tangibili alla squadra nonostante un minutaggio limitato, benefici ragionevoli che i Pistons potrebbero chiedere ai loro giovani lunghi di replicare se vorranno conquistarsi più spazio. Ma Ben non regalerà niente e potrebbe vincere la sfida con Drummond e Kravstov: in una certa fase della stagione, potrebbe essere davvero difficile che i suoi giovani compagni di squadra riescano ad essere più produttivi di Wallace. Da fan di Wallace, mi piacerebbe vederlo a Detroit ancora per una stagione, semplicemente perché mi piace vederlo giocare. Ma il suo ritorno non sarebbe solamente un gesto simbolico: se Wallace costituirà un ostacolo minimo che i giovani lunghi della squadra dovranno superare per sperare di giocare, a gioco lungo la squadra trarrà beneficio dalla sua presenza per un’altra stagione".