Knicks super, Detroit k.o.
Ma a Londra vince soprattutto l'Nba

C’è qualcosa di irresistibile per Carmelo Anthony nell’aria di Londra. Ad agosto con Team Usa ha vinto l’oro olimpico, stavolta guida New York con un primo tempo fantastico al 102-87 su Detroit con cui l’Nba celebra la sua terza partita di regular season di sempre in Europa (tutte nella capitale britannica). I Knicks (25 vinte-13 perse in stagione) con i 26 punti di Melo (25ª gara consecutiva sopra quota 20) centrano la seconda vittoria di fila, buona per voltare pagina dopo le 5 sconfitte in 7 gare che avevano rallentato la loro marcia. E’ una vittoria di squadra, con 5 giocatori in doppia cifra (bene Amar’e Stoudemire) e la doppia doppia dell’altro reduce olimpico Tyson Chandler. Detroit (14-25) è alla terza sconfitta in quattro gare: i giovani di Lawrence Frank sono incostanti ma hanno il talento per risollevarsi.

Stuckey e Stoudemire in azione. Epa

festa londinese — Londra si mette il suo abito buono per la visita della lega basket più famosa del mondo. La O2 non ha nulla da invidiare alle arene Usa, con tanto di tutto esaurito, 20 mila tifosi in festa e felici di mostrare che il basket da queste parti sta conquistando un sacco di tifosi. Ci sono anche le star a bordo campo: da Spike Lee a Baron Davis, da Thierry Henry aI fischiatissimi Patrick Vieira e Ashley Cole. Una festa vera insomma. “Penso che Londra sia già pronta per ospitare una franchigia Nba” dichiara sicuro John Amaechi, leggenda britannica del parquet (294 partite Nba e una sosta in Italia, alla Virtus Bologna).

Carmelo Anthony e Kyle Singler. Epa

monologo ny — Se sugli spalti si festeggia, in campo New York dimostra presto perché è la seconda miglior squadra dell’Est. I Knicks volano sul 16-2 in meno di 4’ infilando i primi 6 tiri dal campo mentre Detroit resta a secco. Melo sente profumo di Tamigi ed è incontenibile, New York fa malissimo da tre (5/8 nei primi 12’) e controlla i tabelloni (13-3 per i Knicks a rimbalzo nel periodo inaugurale con Chandler già a quota 7). Gli uomini di Woodson arrivano alla sirena avanti 29-17 e corrono grazie ai punti di Stoudemire (12 al riposo) e Smith fino al 44-24 firmato dal sesto uomo a 6’34” dal riposo. Detroit, dove il solo Drummond esce dal grigiore, riesce comunque a non affondare e a chiudere il primo tempo sotto 56-41 (anche perché i Knicks tirano 3/10 negli ultimi 6’). I Pistons però non si sentono spacciati e con un parziale di 16-2 tornano sotto 67-63 a 2’23” dalla sirena. New York, che aveva sbagliato 9 tiri su 13 fino a quel momento, infila gli ultimi 8 punti del periodo e chiude avanti 75-63. Detroit resta comunque viva fino a 5’48” dalla fine grazie allo scatenato Bynum (12 punti nell’ultimo periodo), poi incassa un 11-0 che chiude definitivamente i conti e consegna a New York la battaglia di Londra.

Detroit: Bynum 22 (8/14 da due, 2/2 da tre), Singler 15, Prince 12. Rimbalzi: Monroe 10, Drummond 10. Assist: Monroe 5.

New York: Anthony 26 (5/11, 3/8, 7/9 tiri liberi), Stoudemire 17, Stmith 16. Rimbalzi: Chandler 14. Assist: Stoudemire 5.