Drummond convince
Pistons: il rookie sorprende

André Drummond, 19 anni, centro dei Detroit Pistons. UsPresswire

I Pistons non hanno riposto alcuna aspettativa su AndreDrummond e non hanno mai parlato di un suo impiego in quintetto, nelle rotazioni o fissato alcuna cifra da raggiungere. Le richieste della squadra erano semplici: impegnarsi al massimo prima, durante e dopo gli allenamenti e cercare di avere un impatto sulla partita - qualora ne avesse avuto la possibilità - per quanto fisicamente possibile. E si è rivelato davvero un successo. Forse, nel più profondo del cuore, Joe Dumars e Lawrence Frank avevano in mente obiettivi più concreti per Drummond, ma non c'è motivo di non credergli. Pochi minuti dopo il draft di giugno, sia Joe D, che Tom Gores e anche Frank hanno espresso all'unanimità le loro impressioni su Drummond: un 18enne molto talentuoso ma che ha bisogno di crescere, verso cui la squadra avrebbe avuto tutta la pazienza necessaria, sempre che Drummond si fosse rivelato una persona disponibile a imparare, competitiva e che gioca per la squadra. Tre obiettivi raggiunti.

lodi dal coach — Ogni settimana a Frank vengono spesso chieste informazioni sui progressi di Drummond, se è in anticipo sulla tabella di marcia e cosa gli riserva il futuro sia a breve che lungo termine. Il coach è stato coerente anche nelle risposte, dicendo di lodare il carattere di Drummond, il suo impegno in allenamento e di apprezzarlo per ciò che è riuscito a fare nel primo quarto della sua stagione da rookie, anche se alla fine il giocatore ha solo 19 anni ed è ancora troppo giovane anche per quelle squadre che puntano ad arrivare in lotteria. I tifosi, o perlomeno buona parte di essi, chiedono a gran voce che Drummond venga impiegato oltre gli attuali 17 minuti a partita. Frank risponde dicendo di rimanere fedele alla squadra, punto e basta. I minuti di gioco di Drummond non sono stabiliti a tavolino ma si basano sulle prestazioni sue e dei compagni di squadra che giocano al suo posto.

"l'obiettivo è di vincere" — Ecco la risposta di Frank prima della partita di mercoledì contro Golden State alla domanda riguardante come conciliare la ricerca di vittorie con, allo stesso tempo, lo sviluppo di giovani giocatori: “Il mio lavoro è quello di trovare un modo di vincere partite, costi quel che costi. A meno che la dirigenza non dica chiaramente di dare la precedenza ai giocatori giovani e mandarli un campo. E questo sarebbe un altro conto. Ma se l'obiettivo è vincere, allora il tuo lavoro si regola di conseguenza”. E comunque, no, Joe Dumars non ha mai dato indicazioni del genere - né al coach attuale né a quelli passati. “Non ha mai detto vorrei che tu facessi giocare di più Joe Smith o Johnny Joe - dice Frank -. La cosa più importante è l'impegno che viene messo con la squadra”. E mercoledì, quando la squadra è partita male e si trovava già a -12 a metà del primo quarto, Frank ha inserito i due giocatori più importanti della sua attuale panchina: Andre Drummond e Rodney Stuckey.

Una stoppata di Drummond contro gli Orlando Magic. UsPresswire

ottima risposta — Drummond ha risposto bene, segnando 8 punti e prendendo 7 rimbalzi in 15 minuti del primo tempo. Ha concluso la partita giocando per 31 minuti, allungando di sei minuti la permanenza più lunga in campo della stagione - una prestazione davvero buona addirittura per un veterano e specialmente un lungo. Frank ha dichiarato che il giocatore ha tenuto bene il campo, non solo fisicamente ma anche dal punto di vista della concentrazione, facendo pochi errori e, anzi, rimediando a quelli dei compagni di squadra. “Andre avrà sempre qualche problemino in copertura, come succede a molti giocatori, ma rimedia con il suo impegno e la sua energia - ha detto Frank dopo l'allenamento di giovedì -. Inoltre, viste le sue doti fisiche, le doti atletiche, l'altezza e il tempismo, ha rimediato ad alcuni errori dei compagni. Abbiamo fatto degli errori, ma lui era sempre pronto a disturbare il tiratore o a stoppare”.

buona tenuta — Tenere così bene il campo - senza mostrare crolli per la fatica o mancanze di concentrazione - ha fatto guadagnare a Drummond un altro attestato di stima da parte di Frank. Ma questo non vuol dire che sarà immune da critiche la prossima volta che scenderà in campo. Ma riportiamo le parole di Frank. “Ancora non è un giocatore ben definito, ma comunque è positivo vedere che è capace di realizzarsi. Adesso dobbiamo alzare l'asticella delle nostre aspettative. Quando dimostrerà di potercela fare, allora avremo delle aspettative. Recentemente ha giocato 11 minuti di fila e ha cominciato ad avere grossi segni di stanchezza. Ma ha dimostrato di poter allungare sempre di più la sua permanenza in campo”. Quindi, è proprio vero che i Pistons non avevano riposto alcuna aspettativa in Drummond prima della stagione? Adesso alcune stanno crescendo, come dimostrato dalle prestazioni di Andre Drummond, che determineranno i suoi minuti in campo, come del resto è sempre stato.