Jamison firma per i Lakers
Brown ha una panchina più ricca

Antawn Jamison, ala grande del 1976. Ap

Antawn Jamison è pronto a unirsi a Kobe Bryant e a Steve Nash per inseguire il titolo Nba con i Los Angeles Lakers: secondo quanto riportato ieri alla Associated Press da una persona vicina al giocatore, Jamison firmerà un contratto annuale con i Lakers. La fonte ha preferito rimanere anonima, visto che il nuovo acquisto non è stato ancora annunciato ufficialmente da Los Angeles.

AL MINIMO — L’ala 36enne firmerà al minimo salariale per un veterano e rinforzerà la panchina dei Lakers con la sua abilità in fase realizzativa e con la sua leadership: Jamison andrà a caccia del primo anello di una carriera in cui, spesso, è stato il giocatore più rappresentativo in squadre di livello non eccelso. Non avrà questo problema con i Lakers, che per il backcourt potranno contare su Bryant e sul nuovo acquisto Nash, affiancati da due lunghi di ottima qualità - anche se per scoprire chi saranno si dovrà prima capire se i Lakers riusciranno a convincere Dwight Howard ad accettare il trasferimento a Los Angeles. Jamison ritroverà anche coach Mike Brown, che era l’allenatore dei Cavaliers quando il nuovo giocatore gialloviola fu ceduto a Cleveland nella stagione 2009-10.

OCCASIONE UNICA — Erano molte le squadre interessate a Jamison: tra le pretendenti spiccavano i Charlotte Bobcats, la squadra della città dove è cresciuto, i Brooklyn Nets e i Golden State Warriors, con i quali Antawn ha disputato le sue prime cinque stagioni nella Nba. Ma per un giocatore che in 14 anni di carriera non è mai andato oltre le finali di conference, l’opportunità di giocare per vincere offerta dai Lakers era troppo invitante. Los Angeles è la quinta squadra Nba di Jamison, che lo scorso anno ha segnato 17.2 punti di media nei derelitti Cavs pur tirando col minimo in carriera al 40.3% dal campo. Jamison ha un’ottima media in carriera di 19.5 punti a partita e non ha mai segnato meno di 15.8 punti da quando ha esordito in Nba. Con questo nuovo acquisto, i Lakers migliorano notevolmente la qualità della loro panchina, che nelle partite della scorsa stagione spesso ha avuto delle difficoltà a conservare il vantaggio costruito dai titolari. Matt Barnes è stato il miglior marcatore tra le riserve gialloviola, con soli 7.8 punti a partita. Jamison è stato una riserva solo una volta nella sua carriera, durante la stagione 2003-04 con i Dallas Mavericks: Metta World Peace dovrebbe essere l’ala piccola titolare dei Lakers, anche se all'inizio della scorsa stagione Mike Brown lo faceva spesso partire dalla panchina. La regolarità di Jamison in fase conclusiva si deve anche alla sua abilità nel segnare fuori equilibrio e da sotto: è anche un buonissimo tiratore da tre – nelle ultime cinque stagioni ha sempre tirato tra il 34 e il 35% - e rinforzerà una squadra che ha bisogno di elementi in grado di segnare dal perimetro.

NON E' FINITA — Bryant conosce bene le qualità di Jamison: all’inizio della loro carriera i due sono stati rivali nella Pacific Division e il 6 dicembre 2000, a Oakland, hanno dato vita a uno dei più entusiasmanti duelli nella storia della Nba, segnando 51 punti a testa – massimo in carriera di Kobe all’epoca – nella vittoria di Golden State sui Lakers ai tempi supplementari. Il general manager dei Lakers, Mitch Kupchak, non ha voluto commentare l’interesse del club per Howard, dichiarando invece l’intenzione, dopo l’acquisto di Nash, di prendere altri giocatori di esperienza: Los Angeles è ben oltre il limite della luxury tax e Kupchak dovrà essere bravo a trovare elementi che diano più importanza ai successi della squadra che alle loro esigenze economiche.