I Knicks salutano Lin
Bulls in pressing su Belinelli

Jeremy Lin, 23 anni, play rivelazione dell'ultima stagione. Afp

Alla fine i Knicks non hanno cambiato idea e dopo aver fatto trapelare nelle ultime 24 ore che non avrebbero pareggiato la ricca offerta di Houston (triennale da 25 milioni) a mezzanotte di martedì hanno salutato Jeremy Lin. Un epilogo davvero inimmaginabile soltanto a fine giugno, quando dagli uffici del Garden i dirigenti dei Knicks ripetevano che lo shopping del restricted free agent Lin sarebbe stato soltanto una formalità, visto che la franchigia della Grande Mela avrebbe pareggiato anche “un contratto da un miliardo di dollari”. Trovare una ragione razionale dietro l’ennesima decisione difficile da comprendere di Jim Dolan, il proprietario del Knicks, sembra davvero difficile. Certo, da un punto di vista economico, considerata la particolare struttura del contratto di Houston (primi due anni a circa cinque milioni a stagione e terzo da quasi 15 milioni), nel suo ultimo anno avrebbe costretto il club newyorchese a pagare una salatissima Luxury Tax ma è anche vero che l’incredibile popolarità di Lin sul mercato asiatico, e non solo, avrebbe permesso a New York una guadagno, in proventi legati al merchandising, di gran lunga superiore. Stando a quanto riporta il New York Daily News, Dolan però avrebbe opposto il gran rifiuto non tanto per ragioni economiche, ma per un risentimento personale nei confronti del giocatore che non avrebbe mostrato sufficiente riconoscenza alla franchigia che lo ha fatto diventare un fenomeno mediatico internazionale. Qualunque sia la vera ragione dell’inaspettato divorzio, di sicuro i tifosi dei Knicks, che avevano anche provato a far cambiare idea a Dolan con una raccolta di firme, non l’hanno presa bene. Dopo aver sognato, all’inizio di Luglio, un tandem delle meraviglie in regia, Steve Nash-Jeremy Lin, i fan newyorchesi si ritrovano adesso con la coppia Raymond Felton-Jason Kidd. Il parquet alla fine sarà l’unico giudice, di certo però in questo momento non sono i molti a New York a condividere la scelta della dirigenza dei Knicks.

Marco Belinelli, 26 anni, guardia dei New Orleans Hornets. Ap

belinelli verso rose — Lin riparte da Houston quindi, Marco Belinelli, invece, entro breve potrebbe conoscere la sua destinazione. I Clippers, che avevano fatto un sondaggio sul bolognese, dopo l’accordo con Grant Hill si allontanano, ma Beli di estimatori nella Nba ne ha parecchi. Proprio i Knicks sarebbero interessati alla guardia azzurra, così come i Magic ma tornano sotto soprattutto i Bulls, che già nella passata offseason avevano provato ad arrivare a Marco Belinelli. Con la cessione agli Hawks di Kyle Korver Chicago ha bisogno di un tiratore affidabile e il nome del free agent di New Orleans così è tornato di moda. La “Amnestry Rule “ ha fatto altre due vittime, Ryan Gomes dei Clippers e Chris “Birdman” Anderson dei Nuggets. Denver, dopo aver salutato uno degli idoli storici dei tifosi, ha raggiunto un accordo con l’ex Timberwolves Anthony Randolph, compagno di Danilo Gallinari ai Knicks.

incontro lakers-magic — Da Los Angeles, intanto, filtrano voci di un incontro tra il GM dei Lakers, Mitch Kupchak e quello dei Magic Rob Hennigan. Argomento di conversazione, naturalmente, Dwight Howard. I presupposti per un accordo potrebbero anche esserci, ma i Lakers vogliono prima una promessa dal giocatore per un suo rinnovo con la franchigia di L.A. L’ultima puntata della telenovela Howard comunque sembra ancora lontana.