Melo e Chandler salutano Lin
D'Antoni: "Sono felice per lui"

Jeremy Lin, 23 anni, 14,6 punti di media con i Knicks nel 11-12. Ap

Mike D'Antoni c'era quando inziò la Linsanity, con Kobe Bryant a fare da vittima dell'exploit del suo exploit più bello. Nessuno dei due avrebbe mai immaginato che i New York Knicks non avrebbero avuto Jeremy Lin in squadra all'inizio della stagione successiva. "No, perlomeno non fino a quando la cifra da pareggiare era accessibile" ha detto oggi D'Antoni, ex coach di New York, prima dell'allenamento della nazionale olimpica statunitense in cui fa da assistente a Mike Krzyzewski. Ma i Knicks alla fine hanno deciso di non potere o non volere. Lin è diventato un giocatore dei Rockets ieri sera, con i Knicks che non hanno pareggiato un'offerta triennale da 25 milioni di dollari, mettendo fine a una breve ma spettacolare avventura come play di New York.

gli estimatori — I Knicks avevano ripetutamente dichiarato di voler trattenere il restricted free agent, e gli olimpionici Carmelo Anthony e Tyson Chandler ci avevano creduto. "So che la dirigenza dei Knicks lo voleva trattenere, i suoi compagni di squadra volevano che rimanesse come penso che anche Jeremy stesso avrebbe voluto essere riconfermato, ma non ha potuto dir di no alla mega offerta di Houston" ha detto Chandler. D'Antoni, che ha dato una chance a Lin a febbraio, si è poi dimesso un mese e mezzo dopo quando i Knicks erano in difficoltà. Ma continua a credere ciecamente nelle potenzialità del play che nessuno scelse al draft una volta uscito da Harvard. Bryant non ha potuto fare altro che diventare un suo estimatore dopo che Lin ha segnato 38 punti, il suo massimo in carriera, demolendo una delle più grandi star dell'Nba in una vittoria sui Lakers. "Non dava l'impressione di avere alcuna difficoltà a fare le giocate che faceva, anzi, sembrava molto a suo agio mantenendosi costante in seguito - dice Bryant -. Le sue cifre non erano da 30 punti e 15 assist, ma erano comunque più che buone. Direi che si tratta di un grande giocatore".

Lin con Carmelo Anthony. Secondo Melo "Houston ha fatto una follia". Ap

il limite — Ma quanto sia forte è ancora impossibile da dire, visto che Lin ha giocato solo 25 partite da titolare prima di chiudere la stagione per un intervento chirurgico per riparare una lesione alla cartilagine del ginocchio. Ma in quel momento le sue cifre stavano già crollando, un po' per la stanchezza e un po' per il ruolo secondario in attacco che gli aveva dato Mike Woodson da quando era subentrato a D'Antoni. "Voglio dire, nessuno sa quale sia il suo limite massimo - dice Anthony - quel che è riuscito a fare per quel breve periodo prima di infortunarsi è al livello dei migliori di sempre, parlo dal punto di vista del gioco, facendo registrare medie da oltre 20 punti e quasi 10 assist a partita. Sono curioso di vedere cosa farà in futuro". Avrebbe potuto vederlo a New York, ma il terzo anno del suo contratto, dal valore di circa 15 milioni di dollari, sarebbe potuto costare ai Knicks più del doppio in luxury tax. "Houston ha fatto davvero una follia" dice Anthony.

d'antoni ci crede — È probabile che Lin non si dimostri mai all'altezza del suo contratto, ma D'Antoni non vuole pensarla così né accettare le voci di chi dice che Lin sia solamente un prodotto della sua tattica offensiva ad alto numero di punti. "Prima di tutto, credo che questi discorsi non siano giusti con nessuno, specialmente nei confronti di Jeremy - dice - per 20 partite è stato uno dei migliori giocatori del campionato, dominando le prime pagine e il campo. Quindi non potete proprio dire che non sarà mai in grado di giocare ad alti livelli, visto che non solo lo ha fatto, ma si è espresso nella miglior maniera possibile. Sono felice per lui, ha trovato un buon contratto e Houston ha preso un grandissimo giocatore di basket, o perlomeno uno buono. Questo ragazzo è rapido e determinato, quindi giocherà bene. Adesso rimane da vedere quanto, nessuno può dirlo, ma non scommetterei contro di lui".