Scola ricomincia da Phoenix
"Felice di ritrovare Dragic"

Luis Scola, 32 anni, sta preparando l'Olimpiade con l'Argentina. Reuters

Quando gli Houston Rockets hanno esercitato la clausola amnesty su di lui, Luis Scola non era particolarmente sorpreso, sapeva già che ormai le loro strade si stavano dividendo. Ad averlo colto impreparato è la squadra che ha vinto l'asta per i suoi servizi. Sebbene ci fossero molte squadre interessate a Scola, i Phoenix Suns sono usciti fuori dal nulla aggiudicandosi l'ala arcigna e aggiungendola alla già abbondante rosa di giocatori sotto canestro. "Sapevo già che sarei finito a giocare da un'altra parte - ha detto ieri Scola in conference call - e quando ho scoperto che la mia destinazione era Phoenix, sono rimasto sorpreso perché ho parlato a lungo con molte squadre che avevano espresso il loro interesse a partecipare all'asta. Sinceramente non mi aspettavo l'arrivo di Phoenix, e quando mi hanno chiamato mi hanno davvero colto impreparato".

costanza — Nelle cinque stagioni con i Rockets, Scola è stato un giocatore costante, apportando un buon numero di punti e rimbalzi e tantissima aggressività. L'ala alta 210 cm ha fatto registrare una media di 15.5 punti e 6.4 rimbalzi a partita nella scorsa stagione, ma Houston ha deciso di usare l'amnesty su di lui per aver spazio nel salary cap. Scola enterà a far parte dei Suns, una squadra con molta profondità davanti, con Marcin Gortat, Markieff Morris, Channing Frye, Hakim Warrick, con l'innesto di Micheal Beasley e in attesa dell'esito dell'offerta a Robin Lopez, centro restricted free agent. Insomma, molti lunghi, anche se un giocatore con le abilità e con una mentalità da gioco duro in ogni momento come Scola dovrebbe avere molti minuti in campo. "Se avremo problemi a trovar minuti per dei grandi giocatori allora vuol dire che siamo messi bene - dice Alvin Gentry, coach dei Suns - queste situazioni si risolvono normalmente da sole e credo che in questo caso troveremo la quadratura perfetta. Credo che sarà un'ottima situazione che ci renderà competitivi".

novita' — I Suns stanno vivendo un'offseason di ricostruzione molto movimentata. Phoenix ha perso il play Steve Nash, due volte Mvp del campionato, ceduto ai Los Angeles Lakers con una sign-and-trade. Grant Hill, ala free agent, ancora un signor giocatore nonostante l'età avanzata, si è accordato con i Clippers, lasciando i Suns senza i loro due giocatori simbolo. Phoenix non ha perso tempo, mettendo sotto contratto Beasley con un triennale da 18 milioni di dollari e richiamando Goran Dragic, ex riserva di Nash, che ha firmato un quadriennale da 30 milioni di dollari dopo essere stato ceduto ai Rockets nel 2011. I Suns hanno perso la corsa alla guardia Eric Gordon, restricted free agent che aveva firmato con Phoenix prima che New Orleans pareggiasse l'offerta, decidendo di ripegare in seguito su Scola. "È un giocatore davvero intelligente, determinato, un ottimo uomo spogliatoio che sfodera una grande intensità in allenamento - dice Gentry - nella nazionale olimpica argentina ha giocato davvero bene".

l'amico goran — Scola ha ammesso di non saper molto dei cambiamenti decisi dai Suns durante l'offseason, essendosi concentrato sui Rockets e sulle altre squadre che avevano dichiarato il proprio interesse nel partecipare all'asta per ottenere i suoi servizi. Ma a rendere più facile il suo trasferimento nel deserto dell'Arizona ci sarà il ricongiungimento con Dragic. La guardia slovena ha giocato appena una stagione e mezzo a Houston, riuscendo tuttavia a costruire un bel rapporto con Scola, che, prima di sapere il suo destino, si era detto deluso dal fatto che il compagno di squadra avesse firmato con i Suns. Adesso i due amici si ricongiungeranno e saranno tra i tasselli chiave del progetto di ricostruzione. "Sono davvero felice all'idea di tornare a giocare con Goran - dice Scola -. E' un grande giocatore che ci ha aiutato a vincere tante partite. Sono contento di rigiocare con lui".