Colpo di Detroit sui Bucks. Scalpo di prestigio per Sacramento

Jose Calderon (8) difende su Brandon Jennings. Reuters

Philadelphia continua contro Charlotte la risalita agevolata dal frangente di gare casalinghe consecutive, Detroit trascinata dal massimo stagionale del neo-acquisto Calderon fa il colpo in casa di Milwaukee in crisi di fiducia, nello stesso modo in cui Dallas approfitta del brutto momento di Golden State per costruirci sopra un largo successo trascinata da Marion. Scalpo di prestigio anche per Sacramento, che per una notte si diverte stordendo gli stanchi Jazz con una serata a tutta velocità con Isaiah Thomas.

Philadephia 76ers - Charlotte Bobcats 87-76 (Tabellino)
Vengono da Jeremy Pargo, “precario” Nba che a novembre aveva segnato il massimo in carriera proprio contro Phila quando era ai Cavs, i lampi più divertenti del successo dei Sixers su Charlotte, alla settima sconfitta di fila e quindicesima in 17 gare. I Bobcats implodono in una brutta serata delle loro, vissuta intorno al misero 30,6% dal campo con 2/16 da tre, lasciando a Philadelphia campo libero per la loro risalita coincidente alla striscia di gare casalinghe prevista dal calendario: contro i Clippers chiuderanno domani una serie di 8 gare a domicilio, e fin qui ne hanno vinte cinque su sette. Ancora senza l'infortunato Thaddeus Young, ci pensa Lavoy Allen a fare i numeri là sotto, e finirà col massimo in carriera di 22 rimbalzi. Accanto alla solidità di Turner e al contributo di Hawes, la guida come sempre arriva da Holiday: segnando e facendo segnare, è lui a condurre l'8-0 in due minuti al ritorno dall'intervallo per allungare sul 46-37, poi esteso fino al 63-47. Charlotte tornerà fino al 75-70 dopo la metà del quarto periodo prima che Holiday rilanci il nuovo allungo.
Philadelphia: Holiday 20 (10/20, 0/3), Hawes 17, Turner 16, Allen 14, Pargo 12.. Rimbalzi: Allen 22. Assist: Holiday 7.
Charlotte: Sessions 20 (5/14, 1/2, 7/7 tl), Mullens 16, Henderson 13. Rimbalzi: Biyombo e Haywood 8. Assist: Walker e Sessions 4.

Milwaukee Bucks – Detroit Pistons 100-105 (Tabellino)
La tripla frontale di Villanueva a 9''7 dalla fine per il 100-103 griffa il colpo di Detroit sul campo dei Bucks in crisi: nelle ultime sette partite hanno vinto solo con Orlando. Già reduce da un errore nell'azione precedente, Jennings sbaglia a 3'' dal termine la tripla del supplementare, permettendo ai Pistons di chiudere con un 7-0 proprio dopo che il regista ex Roma aveva fatto mettere la testa avanti a Milwaukee entrando nell'ultimo minuto: croce e delizia, Jennings chiuderà con un brutto 4/17 da due trascinando giù tutti i suoi (27/69 di squadra). La tripla decisiva di Villanueva è la quarta (su sette tentativi) della sua partita, nel giorno in cui tutta Detroit chiude a 8/17 col contributo anche di Calderon: il massimo stagionale del regista spagnolo appena arrivato da Toronto compensa il negativo 2/13 di Knight. Vicino a canestro entrambe le squadre erano prive dei loro ragazzi delle meraviglie infortunati, Drummond da una parte (fuori almeno un mese) e Sanders dall'altra. Dopo lo scalpo eccellente di San Antonio, Detroit infila il secondo successo di fila dopo un periodo da cinque sconfitte su sei.
Milwaukee: Jennings 26 (4/17, 4/10, 6/6 tl), Ilyasova 15, Dalembert14, Mbah a Moute 11, Dunleavy 10. Rimbalzi: Dalembert 12. Assist: Jennings 7.
Detroit: Calderon 23 (7/9, 3/4), Stuckey 19, Villanueva 18, Monroe 14, Bynum 12, Singler 11. Rimbalzi: Monroe e Villanueva 13. Assist: Calderon 10.

Dallas Mavericks – Golden State Warriors 116-91 (Tabellino)
La super serata di Shawn Marion, 26 punti e 10 rimbalzi, tiene accesa la flebile fiammella playoff per i rinati Mavs, alla terza vittoria in quattro partite. Approfittano così delle difficoltà dei Warriors, alla quarta partita giocata in cinque giorni, tutte perse, e oltretutto privi del convalescente Bogut e per la terza gara di fila di Jack (spalla destra). Ne esce per Golden State una serata da 38% al tiro, con Curry troppo solo e non in serata da miracoli, così contro il 55% da tre di Dallas è solo naturale che i californiani affondino, mai in partita dopo il 21-6 iniziale texano: toccato anche il +27, i Mavs hanno registrato un rientro ospite al massimo fino all'87-74 nell'ultimo quarto, con qualità suficiente anche da Collison (3/4 da tre) e Mayo per non accorgersi neanche del 3/12 di Nowitzki e per non dipendere dall'1/4 di Carter.
Dallas: Marion 26 (9/13, 2/3, 2/2 tl), Mayo 19, Collison 18, Nowitzki 15. Rimbalzi: Marion e Brand 11. Assist: Mayo 9.
Golden State: Curry 18 (7/20, 1/3, 1/1 tl), Landry 13, Barnes 12, Thompson 11. Rimbalzi: Green 9. Assist: Curry 4.

Sacramento Kings – Utah Jazz 120-109 (Tabellino)
Un serata di divertimento, col successo al termine di una gara a ritmi altissimi, tiene anche l'orgoglio di Sacramento e della Arco Arena, che con cori e manifestazioni di affetto continua ad attaccarsi alla chimera di tenere la squadra in città. I Kings interrompono una serie di quattro sconfitte di fila, e otto nelle ultime nove partite, con Isaiah Thomas al timone, capace di trascinarsi dietro soprattutto una panchina da 69 punti, sui 109 di squadra. Tradita dall'abulia dei suoi lunghi (Millsap e Jefferson solo 9/15 in due) e imprecisa da tre (4/15), Utah paga il back-to-back dopo il ko con i Bulls e si aggrappa solo al massimo in carriera di Burks, registrando intanto anche il rientro di Watson dall'infortunio. Gara da più di 60 liberi totali, alla lunga la orienta il 36/66 californiano da due punti: piazzato un 8-0 a cavallo del riposo per ritagliarsi la doppia cifra di margine, Sacramento infila poi un nuovo 10-0 per il 77-58 a metà del terzo quarto e hiude con un 12-2 per il 99-80 a 8' dalla fine. Cousins non mette insieme numeri da All Star (13 punti, 11 rimbalzi e 6 assist) ma gioca una gara solida e consistente.
Sacramento: Thomas 25 (8/12, 2/4, 3/3 tl), Thornton 24, Thompson 21, Cousins 13, Evans 12, Salmons 11. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Evans e Cousins 6.
Utah: Burks 24 (6/13, 1/2, 9/9 tl), Jefferson 16, Kanter 15, Carroll 14. Rimbalzi: Millsap e Favors 8. Assist: Tinsley 5.