Le Ducati che hanno vinto il Mondiale MotoGP: tutti i segreti tecnici

Il trionfo di Bagnaia nel Mondiale MotoGP 2023 ha consegnato alla Ducati il terzo titolo piloti della sua storia, ma la ventennale saga del prototipo Desmosedici GP nel Motomondiale ha fin qui registrato anche la conquista di 5 mondiali costruttori e 4 titoli iridati per team. E con quest’anno sono diventate ben tre le volte in cui la casa di Borgo Panigale ha centrato il triplete di corone della Premier Class in un’unica annata. La stagione 2023, in particolare, ha evidenziato un’egemonia di Ducati sulla MotoGP che mai si era vista prima nell’era delle moto 4 tempi. Fu proprio la svolta regolamentare di inizio secolo che convinse la casa bolognese a tornare nel Motomondiale dopo trent’anni: la decisione della Federazione di archiviare definitivamente i prototipi 2 tempi da 500 cc in favore delle 4 tempi fino a 990 cc fu infatti la miccia che innescò l’intero progetto. Ducati, allora dominante in Superbike, raccolse subito la sfida e si presentò ai nastri di partenza del Mondiale MotoGP con un team ufficiale formato da Loris Capirossi e Troy Bayliss e il prototipo Desmosedici GP3, realizzata sotto la guida tecnica dell’ingegner Filippo Preziosi e spinta da un 4 cilindri a V di 90° con distribuzione desmodromica, un’unità incastonata in un telaio a traliccio e capace di esprimere oltre 220 cavalli a 16.000 giri/min e 100 Nm di coppia massima a 14.000 giri/min. Fu la moto che in pratica inaugurò l’epopea delle V4 Ducati, configurazione oggi ormai ben radicata nella sua vasta gamma. L’inizio dell’esperienza di Ducati in MotoGP fu scoppiettante, con Loris Capirossi a firmare il primo podio già nel GP di apertura in Giappone, la prima pole nel terzo round di Jerez e la prima vittoria alla sesta gara in assoluto al Montmelò. Ma la prima Ducati a fregiarsi di un titolo mondiale in MotoGP sarebbe stata piuttosto diversa.