I Knicks si fanno superare dagli Heat anche in gara-2 ma soprattutto devono registrare l’incredibile infortunio di Amare Stoudemire nel dopo partita. Oklahoma City batte Dallas mentre Indiana ha la meglio su Orlando.

Amare Stoudemire contrastato da Joel Anthony e LeBron James. Ansa

Miami (2)-New York (7) 104-94 (2-0 nella serie)
Non basta la sconfitta in gara-2, al termine di una prestazione comunque decisamente migliore rispetto a quella offerta nel primo match della serie, a far perdere il buonumore ai tifosi dei Knicks. Al termine del match, infatti, Amare Stoudemire incappa in un incidente incredibilmente stupito che rischia di togliere alla squadra della Grande Mela qualsiasi possibilità di mettere in difficoltà LeBron e compagni nel resto della serie. Un arrabbiatissimo Stat, infatti, appena rientrato negli spogliatoio pensa bene di sfogare la sua frustrazione colpendo violentemente con la mano sinistra il vetro protettivo di un estintore. Il risultato è devastante per le residue ambizioni dei Knicks. Stoudemire, infatti, si procura un profondo taglio alla mano sinistra che secondo i bene informati (i Knicks tengono la bocca cucita sulle sue condizioni evitando perfino di dichiarare quanti punti di sutura sono stati applicati alla mano di Amare) costringerà il giocatore a fermarsi: dopo un breve intervento con un chirurgo specialista della mano è stato dichiarato out per gara-3 e in dubbio per gara-4, ma è probabile che la sua stagione sia finita. Definire stupido il gesto di Stoudemire sembra quasi riduttivo, fatto sta che adesso coach Woodson dovrà fare di necessità virtù e provare a rientrare nella serie senza poter contare su Lin, Shumpert e l’autolesionista Amare. I Knicks giocano una discreta pallacanestro nel primo tempo. Carmelo Anthony attacca il canestro e firma 15 punti nel primo quarto, appena pero’ Miami accelera la difesa newyorchese va in difficoltà. Nel finale del secondo quarto gli Heat provano a staccare gli ospiti, Anthony risponde ma nel terzo quarto la squadra d casa arriva al vantaggio in doppia cifra. I Knicks lottano ma Miami non molla di un centimetro, allunga all’inizio dell’ultimo quarto e tiene a distanza di sicurezza i Knicks, andando a vincere in scioltezza.
Miami: Wade 25 (11/17, 0/1), Bosh 21, James 19. Rimbalzi: Haslem 8. Assist: James 9.
New York: Anthony 30 (12/23, 0/3), Stoudemire 18. Rimbalzi: Anthony 9. Assist: Davis 6.

Paul George si congratula con David West. Afp

Indiana (3)-Orlando (6) 93-78 (1-1)
I Pacers tornano in carreggiata dopo lo scivolone in gara-1 e regolano i Magic. La squadra di casa pero’ ancora una volta soffre più del previsto, almeno nel primo tempo, la fisicità di una squadra priva del suo miglior rimbalzista. Indiana, infatti, non riesce a dettare legge, come da pronostico a causa dell’assenza di Dwight Howard, nella zona pitturata e nel primo tempo si fa addirittura dominare al rimbalzo. L’intervallo pero’ porta consiglio ai padroni di casa che tornano sul parquet con una diversa energia. Sotto di due lunghezze alla fine del primo tempo, i Pacers cambiano marcia nel terzo quarto mostrando i muscoli e facendosi sentire sotto canestro. Orlando non riesce a tenere il passo della squadra di casa e va in tilt. David West, George Hill e Denny Granger spingono Indiana al parziale di 14-0 nelle seconda meta’ del terzo quarto che spacca il match. I Magic arrivano al -15 ed escono dalla gara, nell’ultimo quarto così ai Pacers basta inserire il pilota automatico per pareggiare i conti in una serie più complicata del previsto per la squadra dell’Indiana. “Dopo un primo tempo deludente nella ripresa siamo rientrati in campo con lo spirito giusto - sottolinea Danny Granger al termine del match - non potevamo certo permetterci il lusso di perdere due gare consecutive davanti al nostro pubblico. Orlando non ci farà nessun regalo per cui dobbiamo sempre tenere alta la concentrazione.”
Indiana: Hill, Granger, West 18. Rimbalzi: Hibbert 13, West 11. Assist: West 4.
Orlando: Davis 18 (5/16). Rimbalzi: Davis 10. Assist: Redick, nelson, Richardson 3.

Kevin Durant ha dato il 2-0 ai suoi Thunder. Afp

Oklahoma City (2)-Dallas (7) 102-99 (2-0)
Ancora una volta i campioni in carica mettono grande pressione ai Thunder e si ritrovano davanti nel finale del match. Anche in gara-2 però alla fine Kevin Durant toglie le castagne dal fuoco a Oklahoma City e lascia ai Mavericks soltanto i rimpianti. Nelle battute finale di un’altra gara fisica e intensa Dallas riesce a tornare davanti a due minuti dalla sirena grazie al canestro di Vincer Carter. Oklahoma City deve rimboccarsi le maniche, Westbrook fallisce due conclusioni dal perimetro ma gli ospiti non allungano. Durant così a 50’’ dalla fine subisce il fallo di Terry e dalla lunetta riporta in vantaggio la squadra di casa. Sul capovolgimento di fronte l’errore di Dirk Nowitzki permette a James Harden di catturare il rimbalzo, costringere Shawn Marion al fallo e portare, con altri due liberi, i Thunder al +3. Jason Terry da sotto avvicina Dallas, Harden replica dalla lunetta, i campioni in carica così hanno 15’’ per giocarsi il loro ultimo possesso, in ritardo di tre lunghezze. Oklahoma City sceglie di non commettere fallo, Terry così tenta la conclusione dalla lunga distanza ma trova solo il ferro, il rimbalzo in attacco regala alla guardia di Dallas un’ultima possibilità ma la sua preghiera allo scadere non viene esaudita, i Mavericks quindi tornano in Texas sotto 0-2 nella serie. “Con un pizzico di fortuna avremmo potuto essere noi in vantaggio 2-0 - commenta deluso Dirk Nowitzki - è molto frustrante, comunque noi noi ci demoralizziamo e renderemo la vita difficile ai Thunder.”.
Oklahoma City: Westbrook 29 (9/19, 1/2), Durant 26, Harden 15. Rimbalzi: Durant 10. Assist: Harden 5.
Dallas: Nowitzki 31 (10/17, 0/2), Marion 15. Rimbalzi: Marion 8. Assist: Kidd 7.