L'espulsione di Rajon Rondo dopo un litigio con l'arbitro. Epa

Incredibile rimonta dei Clippers a Memphis che sotto di 27 punti riprendono i Grizzlies e li superano con un finale assolutamente straordinario. I Celtics, invece, vanno k.o. ad Atlanta e probabilmente dovranno fare i conti con la squalifica di Rajon Rondo in gara-2. 

Atlanta-Boston 83-74 (1-0 nella serie)
Non solo Boston si fa superare in gara-1 da Atlanta, ma probabilmente perde anche il suo leader Rajon Rondo per il secondo match della serie. Il playmaker dei Celtics, infatti, a 41’’ dalla fine, con gli Hawks avanti di quattro lunghezze, perde le staffe dopo un fallo molto dubbio fischiato a Brandon Bass e non le manda a dire all’arbitro Marc Davis il quale gli rifila un tecnico. Non contento, Rondo non solo continua nelle proteste, ma con il petto viene in contatto con l’arbitro, ricevendo un secondo tecnico, l’automatica espulsione e la probabile squalifica in gara-2. David Stern, infatti, è particolarmente sensibile verso questo tipo di situazione e la punizione per Rondo sembra scontata. “E’ stato un contatto totalmente fortuito - prova a giustificarsi il giocatore dei Celtics - anche se dalle immagini non si direbbe”. L’espulsione di Rajon Rondo condanna Boston che inizia così nel modo peggiore la sua postseason. Atlanta parte con il piglio giusto, arriva al vantaggio di 14 lunghezze (20-6) dopo soli cinque minuti, e continua a correre toccando anche quota +19 prima di rallentare. Boston, priva dell’infortunato Ray Allen, nella ripresa ritrova la produzione di Kevin Garnett, surclassato nel primo tempo da un eccellente Josh Smith, torna in carreggiata e spaventa i padroni di casa nel finale. Rondo però rovina tutto con una protesta scomposta che adesso potrebbe metterlo fuori gioco anche per gara-2. “Sarei sorpreso se la Lega squalificasse Rajon - sostiene il tecnico di Boston Doc Rivers - ma staremo a vedere”. In passato però per gesti simili David Stern è sempre stato inflessibile, per cui coach Rivers quasi sicuramente dovrà rassegnarsi all’assenza del suo fenomeno in gara-2
Atlanta: Smith 22 (8/19, 0/1), Teague 15. Rimbalzi: Smith 18. Assist: Johnson 5. 
Boston: Garnett, Rondo 20. Rimbalzi: Garnett 12. Assist: Rondo 11.

Kenyon Martin in schiacciata davanti a Conley e Mayo. Epa

Memphis-Los Angeles Clippers 98-99 (0-1)
Una partita davvero stupenda si chiude con l’incredibile successo dei Clippers. La squadra di Los Angeles si rifiuta di perdere un match che sembrava ampiamente compromesso, recupera un passivo di ben 27 lunghezze nel terzo quarto e chiude il match con un incredibile parziale di 28-3, conquistano un’insperata vittoria. Memphis gioca una splendida pallacanestro per tre quarti di gara, domina i Clippers grazie alla produzione di Gay, Mayo e Conley poi però si complica la vita mettendosi a fare confusione in attacco nell’ultimo quarto. Sotto di 21 lunghezze all’inizio dell’ultima frazione, con l’inerzia del match totalmente nelle mani dei padroni di casa, l’acciaccato Chris Paul chiede al suo tecnico Vinny Del Negro di tornare sul parquet per provare a compiere l’impresa e i Clips prendono fiducia trovando le triple di Nick Young e i canestri di un eccellente Reggie Evans. Gli ospiti piano piano tornano sotto e incredibilmente passano a condurre a 23’’ dalla sirena con i liberi di Paul. Memphis avrebbe l’occasione di riprendere la gara per i capelli proprio nel finale, ma la conclusione di Gay allo scadere muore sul ferro, regalando così ai Clippers un successo che resterà nella storia della seconda squadra di Los Angeles. Arrivano però anche brutte notizie per coach Del Negro. Nel terzo quarto, infatti, Caron Butler si frattura la mano sinistra e sarà costretto a rimanere al palo almeno per le prossime quattro-cinque settimane. I Clippers così perdono, probabilmente per il resto della postseason, un giocatore importante della rotazione di Vinny Del Negro. 
Memphis: Gay 19 (7/18, 1/2), Conley, Mayo 17. Rimbalzi: Speights 9. Assist: Conley 8. 
Los Angeles Clippers: Young 19 (3/5, 3/4), Griffin 17. Rimbalzi: Evans 13. Assist: Paul 11.