Dopo la vittoria di Treviso su Venezia nell'anticipo, si è completato il programma della 32ª giornata di Serie A, la 15ª del girone di ritorno. Avellino ha riposato.

Matteo Malaventura protagonista nell'ultimo quarto con Casale. Ciam/Cast

Acea Roma-Novipiù Casale Monferrato 70-76
Con i verdetti del campionato già praticamente emessi, la sfida tra Roma (fuori dai playoff per il secondo anno consecutivo) e Casale Monferrato (già in LegaDue) serviva solo per le statistiche. E solo nell’ultimo quarto, trascinata da Malaventura da urlo, la Novipiù fa sua la partita condannando l’Acea alla nona sconfitta interna della stagione. Il solito copione della Virtus va in scena puntuale: mini-fuga fino al +9 (15-6) del massimo vantaggio al giro di boa del primo quarto, risultato del concerto a quattro mani del duetto Slokar-Varnado. Poi, come sul set di un film già visto, l’attacco di Roma mette la sordina, fino a spegnersi del tutto tra le maglie della difesa di Casale. L’Acea smette di segnare dal campo: appena 5 punti in 5', tutti dalla lunetta, permettono alla Novipiù di piazzare il parzialone di 17-5 che vale il vantaggio (20-23) sulla sirena del primo quarto dopo una rimonta partita dal -9. Gara riaperta, in una seconda frazione in cui a scappare ci prova per due volte Casale che, prima con Chocchi e poi con Janning, trova per due volte il +7 del massimo vantaggio (20-27 e 23-30). Prove di fuga risucchiate in 10' di corpo a corpo che spedisce le squadre al riposo a cose praticamente invariate (37-39). E il secondo tempo è il remake del primo: Roma di nuovo a +9 (57-48) con Tucker, prima che lo show di Matteo Malaventura (14 punti pesantissimi) rimetta le cose a posto (57-55 alla fine del terzo quarto) per poi piazzare, nell’ultimo quarto, i canestri dell’allungo decisivo. (Antonio Pitoni)
Roma: Datome 20, Gordic 13, Tucker 11, Varnado 11
Casale Monferrato: Temple 15, Malaventura 14, Janning 11

Leunen con una tripla ha salvato Cantù a Biella. Ciam/Cast

Angelico Biella-Bennet Cantù 76-77
Finale thrilling a Biella, con la Bennet che si salva dal passo falso in casa di una squadra già salva e fuori dai playoff solo grazie ad una gestione rivedibile degli ultimi due possessi dell'Angelico dopo che Leunen aveva infilato la tripla del sorpasso definitivo. Con 20" da giocare e la palla del possibile successo in mano, prima Pullen sceglie l'uno contro tutti rimediando una rimessa; poi Coleman dalla linea di fondo rimette in campo sparando nel mucchio, dal quale esce Basile che congela due punti preziosi nella corsa al secondo posto. Nella sconfitta biellese pesa anche la scelta rivelatasi fatale, forse non consapevole, di non aver fatto fallo prima del tiro decisivo di Leunen con una penalità ancora da spendere nella casella del bonus. Per il resto è stata una sfida piacevole, con break alterni, ben giocata dall'Angelico priva di capitan Soragna,ma supportata dai giovani Laganà, Lombardi e De Vico, dal veterano Minessi e da Chessa finalmente maturato. Bennet senza Shermadini e Micov, ma in grado di compensare ampiamente con una batteria di uomini che punta allo scudetto. Bene Perkins e Mazzarino da una parte, mentre Miralles ha vinto il duello sotto le plance tra ex con Brunner. Malaccio Coleman, con Pullen troppo alterno. Alla fine appalusi per tutti, è stata una bella partita. (Gabriele Pinna)
Biella: Pullen 19, Coleman 15, Chessa 14
Cantù: Perkins 20, Mazzarino 14, Brunner 11, Leunen 11

Ksistof Lavrinovic, 32 anni, ha firmato con Sassari uil suo massimo stagionale alla voce punti. Ciam/Cast

Montepaschi Siena-Banco di Sardegna Sassari 92-85
Il Banco Sardegna con una rotazione a sette uomini e senza due titolari se la gioca fino a cinque minuti dalla fine sul campo della Montepaschi campione, recuperando tre volte divari in doppia cifra e schiantando in fondo. Siena si appoggia ai 60 punti del trio McCalebb-Aradori-Larinovic, quasi quanti quelli del trio Easley-Diener-Pinton. Senza quattro giocatori (Travis Diener, Plisnic, Devecchi e Metreveli), Sassari ha impostato la partita da subito come le viene meglio, a base di corsa e tiro, e così ha rischiato il colpo. Con più mezzi a disposizione, non può che essere la Montepaschi a fare la partita: il primo 13-2 la lancia 23-10 dopo 6'30'' iniziando con 9 dei primi 10 tiri a segno, ricucito fino al -4 dall'ex Drake Diener, i tiri piazzati di Easley e il 3/3 da tre di Pinton. Resistendo ai 10 punti in 11' di Aradori e ancora in gara fino al 32-28 al 14', il Banco di Sardegna affonda sotto l'impatto di un Lavrinovic da 16 punti, 7/7 al tiro, 5 rimbalzi e 3 falli subiti nel solo secondo quarto: avanti 41-32 al 17', con un nuovo 7-0 propiziato da Kaukenas la Montepaschi tocca anche il 48-35 prima del riposo. Eppure Sassari rientra di nuovo, perché torna dagli spogliatoi con 5' da 6/7 al tiro con tre triple, mentre Siena con un quintetto diverso parte con 2/6 al tiro e 3 perse: il 12-2 ospite è il prologo al primo vantaggio del Banco Sardegna sul 54-55 al 25' con Sacchetti e la rinascita di Hosley, sull'onda pure del 10/11 a due nei due quarti centrali. Il rientro di Aradori e Kaukenas fa ripartire Siena, che con le loro triple torna 70-61 al 29' e 79-67 in avvio di ultimo periodo. Con Diener e le cinque triple di Pinton il Banco tiene fino all'81-77 al 34', poi il fiato corto di rotazioni all'osso e altri 7 punti in tre minuti di Lavrinovic, che al 10/10 da due aggiunge qui anche la prima tripla: il suo 90-79 a 150" dalla fine chiude i giochi. (Giuseppe Nigro)
Siena: Lavrinovic 25, Aradori 20, McCalebb 15
Sassari: Easley 22, Diener 20, Pinton 17

Montegranaro festeggia il ritorno al successo. Ciam/Cast

Fabi Montegranaro-Otto Caserta 96-85
Torna al successo dopo quattro sconfitte consecutive la Montegranaro, conquistando due punti che le permettono l'aggancio a Caserta. Non era semplice trovare le giuste motivazioni in una partita che già prima dell'inizio era destinata a non cambiare la stagione di entrambe (già salve e al tempo stesso escluse dalla corsa playoff). La Fabi, già senza May e Nicevic, è costretta a fare a meno anche di Zoroski, in panchina solo per onor di firma. Eppure in avvio era partita meglio la Otto, salvo poi perdersi come le sue stelle, Collins e Bell, (in due 0/9 da tre). L'equilibrio tra le due squadre dura poco più di due minuti poi l'ex di turno, Giuliano Maresca, coadiuvato da Smith, prende per mano la Otto costruendo un vantaggio di 17 punti (8-23 a 6'30"). La Sutor soffre l'intensità dei bianconeri senza trovare le giuste contromosse al gioco "dentro fuori". Nel secondo periodo la Fabi entra con un piglio diverso. Ai gialloblù basta aumentare la propria intensità difensiva per passare dal 39-51 del 16'31" (canestro di Collins) al 51-53 della fine del quarto, costruito grazie al duo McNeal-Di Bella. La rimonta è completata al 25' quando Ivanov impatta il risultato (57-57). A quel punto inizia un nuovo match. E' proprio il bulgaro a spaccare la partita nel quarto periodo, con 7 punti consecutivi che portano al primo sorpasso gialloblù (78-76 al 33'30"). E' lo scatto per il successo perché Montegranaro vola avanti con Mazzola fino al +10 finale. (Aaron Pettinari)
Montegranaro: Ivanov 24, Mazzola 21, McNeal 18
Caserta: Maresca 24, Smith 20, Doornekamp 8, Collins 8, Bell 8

Varese ha messo in cassaforte i playoff. Ciam/Cast

Cimberio Varese-Vanoli Cremona 78-66
Con una prova balistica di grande precisione dall’arco (10/16 da 3 nei due periodi centrali, quelli di un parziale decisivo di 46-26 dal 10’ al 30’ minuto) la Cimberio ferma a quota cinque la striscia vincente di Cremona e, soprattutto, mette in cassaforte i playoff per il secondo anno consecutivo. In una serata in cui Goss aggiunge un 23 di valutazione a 10 assist e 14 punti, a fare la differenza per il quintetto di Recalcati è stato soprattutto Stipcevic. Il play croato è apparso quel cecchino ai limiti della perfezione (6/7 da tre) di cui la Cimberio aveva bisogno per rimediare a una partenza difficile. Era stata infatti Cremona a far valere il suo spessore dentro l’area per prendere la testa fino al +10 (13-23 al 9’) con le incursioni del sempre più convincente Lighty (7/10 da due e 9 rimbalzi) a fare il paio alla consueta buona prova di Rich (7/15 al tiro e 5 assist). Quando finalmente Goss riesce ad innescare Fajardo dentro l’area, per Varese si aprono nuovi spiragli anche dalla lunga distanza. Ne approfitta subito Stipcevic per guidare il break di 14-3 che al 14’30” mette per la prima volta il punteggio sul vantaggio varesino (30-27). La difesa dei biancorossi di casa si fa più reattiva con Talts in evidenza (15 di valutazione) e la partita s’incammina sui binari voluti da Ranniko e compagni. Quando il solito duo Lighty-Rich cerca di far rientrare la Vanoli (48-46 al 23’), l’implacabile Stipcevic la rimanda indietro fino a -17 del 34’ (73-56) che garantisce il successo Cimberio. (Antonio Franzi)
Varese: Stipcevic 18, Goss 14, Diawara 11
Cremona: Rich 18, Lighty 17, Milic 10

Alessandro Gentile viaggia a 7,2 di media in 20 gare con Milano. Ciam/Cast

EA7 Milano-Tercas Teramo 83-64
dal nostro inviato Guido Guida
Tutto facile per l’Emporio Armani che travolge Teramo e mantiene intatte le speranze di secondo posto a due turni dalla fine della regular season. L’inizio è da incubo per Milano che sbaglia i primi nove tiri, peraltro senza forzature, e si trova sotto 7-0 al 5’ con Teramo che spreca più chance per portare il vantaggio verso la doppia cifra. L’ingresso di Rocca e, soprattutto, Gentile regala più dinamismo all’Emporio Armani che con Melli poi arriva al sorpasso sull’11-10. Milano 2 infila un parziale di 10-0 e trova il canestro con facilità disarmante chiudendo il primo quarto avanti 18-14. Scariolo, anche in vista dell’infrasettimanale e considerate le rotazioni limitate degli abruzzesi, sfrutta tutta la panchina e riceve ottime risposte da Gentile e Melli con l’ex trevigiano già in doppia cifra sul 34-21 al 17’. Al riposo siamo 41-25 e se fosse pugilato ci sarebbe quasi da contare in piedi la Tercas, generosa ma non competitiva al cospetto di un’Olimpia che nelle ultime settimane pare davvero cresciuta. La ripresa è poco più di un allenamento: pochi falli, qualche giocata spettacolare (Hairston su tutti) e molte iniziative individuali. Milano arriva fino al +29 con un 14-0 tra 25’ e 29’, chiude il terzo quarto sul 72-44 e poi molla gli ormeggi decidendo di non infierire, anche se Teramo perde Cerella per una distorsione al ginocchio destro che potrebbe aver messo fine in anticipo alla sua stagione. Intanto l’EA7, da tempo priva dell’infortunato Bremer, ha definito l’ingaggio del play-guardia statunitense Justin Dentmon, che sarà in Italia nei prossimi giorni dopo avere segnato 30 punti nella partita che ha regalato il titolo della D-League statunitense agli Austin Toros dove faceva coppia con l’ex teramano Brad Wanamaker. Probabile il suo esordio nell’ultima giornata di regular season.
Milano: Cook 16, Gentile 12, Hairston 11, Mancineli 10
Teramo: Amoroso 21, D. Brown 11, Cerella 8, Futlz 8

Bologna in casa ha vinto 14 gare su 15. Ciam/Cast

Canadian Solar Bologna-Scavolini Pesaro 73-64
Il fortino di Casalecchio regge anche l’urto di Pesaro e con il quattordicesimo successo interno su 15 gare Bologna aggancia Pesaro al quarto posto. La Virtus parte decisa e si porta sul 7-2 ma Pesaro non ci sta e piazza un immediato controparziale di 14-2 con Hackett già a 8 punti (9-15). I padroni di casa risalgono con 5 punti di Lang e dopo 8' tra i bianconeri esordisce Paunic, guardia-ala serba che si ispira all’ex virtussino Danilovic, e il suo primo canestro dall’angolo ricorda alla lontana Sasha così come le sue prime proteste italiane. Alla prima sirena si è sul 18-20. Nel secondo quarto Luca Vitali firma prima l’aggancio e poi il sorpasso con la bomba del 27-24 e anche Poeta mette il suo mattoncino nel parziale di 11-2 che sigla il 29-24 di metà frazione. Nel giro di pochi minuti si fanno male Lydeka ad una gamba e White ad una mano, ma per The Flight non è nulla di serio tanto che l’americano firma il controsorpasso sul 29-30. Il secondo quarto si chiude con un antisportivo di Hickman che regala 3 punti alle Vu Nere, in vantaggio 36-32 all’intervallo lungo. Alla ripresa del gioco la Virtus vola in un batter d’occhio sul +11 con un 11-4 coronato da 5 punti di Poeta (47-36). Dopo quasi 25 minuti Jones infila la prima tripla di Pesaro e la seconda infilata da Hickman a fine terzo quarto fa risalire i marchigiani fino al -1 dell’ultimo intervallo (51-50). Il quarto periodo si apre con una schiacciata di White che completa la rimonta ma dopo diversi minuti di equilibrio un’altra inchiodata a canestro di Sanikidze e un tap-in di Koponen ridanno un po’ di fiato alla Virtus (64-57 al 37°). A una tripla di Hickman replica Douglas-Roberts, che si risveglia da un lungo torpore contribuendo con una bomba a respingere l’assalto di Pesaro. Ma a mettere il sigillo al match è un incredibile cesto di Poeta, il play segna il 71-62 disegnando un’impossibile parabola dall’angolo che scavalca il tabellone sulla sirena dei 24 secondi. La Scavolini cerca almeno di difendere il +9 dell’andata e finisce con lo stesso scarto soprattutto perché Sanikidze si mangia due volte un incredibile canestro negli ultimi secondi. Per i bianconeri è la terza vittoria di fila ma è in arrivo la trasferta di mercoledì a Siena mentre Pesaro cercherà di rifarsi in casa con Roma, ormai fuori dai playoff. (Nicola Zanarini)
Bologna: Koponen 16, Poeta 13, Gigli 10
Pesaro: White 22, Hackett 15, Hickman 14