La 23ª giornata regala la vittoria del Banco di Sardegna Sassari sulla Cimberio Varese nel big match fra le prime due del campionato: la squadra di Meo Sacchetti aggancia così a quota 36 la prima e adesso la corsa al primo posto vede una parità perfetta fra le due negli scontri diretti, anche nella differenza punti. Ma nella giornata sorprende caduta di Siena a Caserta. Per la squadra allenata da Banchi è la quinta sconfitta di fila fra campionato ed Eurolega. Ma cade anche Reggio Emilia a Boogna. Senza problemi Avellino in casa del fanalino di coda Biella e Montegranaro con Brindisi.

Banco di Sardegna-Cimberio Varese 76-75
dal nostro inviato Luca Chiabotti
Buttate via le statistiche mediocri: Sassari vince una grande partita e batte a 2" dalla fine Varese capolista con un tiro di Thornton. Grande sfida, grande ambiente, che rende perfetta la lotta di testa tra le due squadre migliori del campionato, al comando assieme, con una vittoria a testa e zero di differenza canestri nel doppio confronto. Se Thornton ha fatto il canestro decisivo, la chiave è Drake Diener anche da play in una giornata in cui il cugino Travis non ha brillato. Gigantesca la prova di Dunston che aveva riportato avanti Varese a 13" dalla fine. L’inizio non delude, veloce, intenso. Varese sbaglia una serie di difese sui lunghi, Easley schiaccia due volte in solitudine, Vitucci scambia Sakota e Polonara senza risultati, Drake Diener porta Sassari a +10, forse inaspettatamente è Talts a sistemare i problemi della Cimberio sotto canestro. E’ attorno a lui, e poi su Dunston, quando arriva il terzo fallo di Ignerski dopo 10’15", che Varese costruisce il 12-0 che la porta in vantaggio (21-23). La sfida qui si impantana un po’ nel dolore patito da Travis Diener che viene sostituito, anche se non vuole uscire, e da un po’ di cambi che sortiscono effetti relativi. La superiorità a rimbalzo degli ospiti è schiacciante (26-17 nel primo tempo) bilanciata dalla loro mira sbilenca (0/10 da tre nei primi 20’), così nella ripresa si riparte alla pari nonostante i 12 punti di Drake Diener e i 9 di Banks. I voli di Dunston e la prima tripla varesina dopo 13 errori consecutivi (gol di Ere), rompono per la prima volta l’equilibrio a favore di Varese (39-46), Drake non la fa scappare segnando 8 dei 13 punti di Sassari nel terzo quarto (con 3/19 al tiro). E quando il cugino è in panchina, fa anche il playmaker firmando in proprio o con gli assist il 15-3 che rimette saldamente in mano Dinamo la gara (67-61). Varese non sembra riuscire a venire a capo del quintetto di Sacchetti col figlio e Vanuzzo come lunghi, Thornton mette un sacco di fegato e esperienza nel 70-63 di Sassari, ma Banks conclude a 56" dalla sirena l’8-1 del pareggio prodotto con molta polpa di Dunston. Che sbaglia però un libero su fallo terminale di Thornton (73-71), replicato poco dopo da Drake (74-72). Sassari chiama fallo sul pivot avversario per rimandarlo in lunetta, Dunston fa 1/2 ma Sakota prende il rimbalzo e sul suo errore, l’americano schiaccia. Cimberio avanti di uno, il Banco rischia almeno tre volte di perdere la palla nei 13" che gli restano (Vanuzzo colpisce la palla col piede), poi Thornton a 2" dalla sirena spara il tiro della vittoria.
Sassari: D. Diener 23, Thornton 13, Easley 8
Varese: Dunston 25, Banks 15, Ere 14

Lenovo Cantù-Scavolini Pesaro 74-62
"Una vittoria eccellente senza fare un grande partita". Sintetizza così il successo (74-62) della Lenovo su una Scavolini Banca Marche mai stata davvero in partita coach Trinchieri. Per colpa di un dieci a zero iniziale (7'),che di fatto ha reso più facile il cammino per la formazione di casa, gli uomini di Markovski non sono mai riusciti a trovare alternative valide a livello difensivo sulle scorribande dei piccoli canturini. Bravi nell'inizializzare Smith (7 falli subiti,18 val.), i padroni di casa hanno potuto contare su di un Leunen poco visibile alla voce punti realizzati (6), ma dal grande apporto a rimbalzo (12) e, quello che forse più conta, assolutamente devastante in fase difensiva dove ha chiuso tutte le porte possibili agli attacchi pesaresi. Con queste premesse dopo l'iniziale, Pesaro ha provato a rientrare in partita (20-16 al 14'54") prima di essere nuovamente tenuta a distanza di sicurezza da Aradori (5/9 da due): 31-22 all'intervallo lungo. Un trend che continuerà nella ripresa grazie all'ex Cusin (4/5) impegnato in una battaglia tutta in chiave azzurra con Crosariol(7/10) e a Mazzarino (2/4 da tre) e che permetterà alla formazione di casa di gestire al meglio (e con pochi affanni) l'ultimo decisivo quarto. (Pietro Terraneo)

Lenovo: Smith 15, Aradori 14, Mazzarino 11
Scavolini: Crosariol 15, Barbour 13, Stipcevic, Kinsey 10

Pullen festeggia così. CiamCast

Oknoplast Bologna-Trenkwalder Reggio Emilia 82-74
Bologna sovverte il pronostico di un derby dai ruoli capovolti con la blasonata Virtus in lotta per la salvezza dopo un successo in 11 gare e Reggio Emilia in piena zona playoff grazie a 5 vittorie di fila. Desiderose di riscatto le Vu nere si portano subito sul 9-0 con 5 punti di Poeta, al rientro dopo uno stiramento. Reggio chiude un po’ le maglie in difesa e si riporta a -3 sul 13-10 con una tripla di Bell. Ma nel finale del primo quarto i bianconeri piazzano un altro 9-0 con 4 punti di Moraschini e 5 dell’esordiente Pullen (al 10' è 24-11 con 10/16 al tiro per Bologna e 3/12 per Reggio). A inizio secondo quarto Pullen infila il suo secondo tiro da 3 e il massimo vantaggio Virtus sale a +16 sul 29-13 con due liberi di Rocca, una rarità. Quindi il quintetto di Menetti spreme un 6-0 con 4 punti di Taylor e 2 di Brunner, ma il divario resta quasi costantemente in doppia cifra e prima dell’intervallo la Virtus allunga ancora grazie a un antisportivo di Slanina che costa 4 punti. Al 20’ si è sul 44-31 e l’unico in doppia cifra è Pullen con 12 punti e 4/4 dal campo. Nel terzo periodo la Virtus vola a +17 con due acrobazie di Gaddefors (55-38) al 26’. Ma 11 punti di Taylor in un quarto e 7 filati di Cinciarini prima dell’ultima sosta tengono Reggio in partita (59-50 al 30’). Nell’ultimo quarto si sveglia Bell, che infila 7 punti in un amen e riporta i suoi a -4 sul 61-57, ma Reggio non riesce a riavvicinarsi più di così. Finisce 82-74 senza troppi patemi per Bologna, che ringrazia uno stoico Poeta, il redivivo Smith e Pullen per la tripla della tranquillità nel finale. Bechi coglie il suo primo successo alla Virtus, che rifiata. E Reggio chiude la sua striscia vincente davanti ad un folto e caloroso pubblico al seguito. (Nicola Zanarini)

Bologna: Pullen 22, Smith 12, Poeta 12.
Reggio Emilia: Bell 24, Taylor 22, Cinciarini 13.

Non basta un generoso Pinkney a Biella. CiamCast

Angelico Biella-Sidigas Avelino 72-77
Colpo di Avellino (senza Lakovic) che passa al Lauretana Forum in una gara molto importante per la salvezza. Ritmo molto alto all’inizio, quando è soprattutto Pinkney a fare il bello e il cattivo tempo (9 punti con 4/5 nel 12-8 biellese a 4'26" dalla fine del primo quarto). Avellino però risponde subito, con la prima tripla di uno strepitoso Dragovic va a +4 e piano piano prende il controllo del match. Il secondo quarto inizia con un 8-0 ospite firmato da altri 5 del lungo irpino (8 punti suoi e 17-27 Avellino), mentre Biella si sfilaccia in maniera inverosimile. La squadra di Cancellieri non azzecca una scelta, forza tutti i tiri e lascia perennemente il campo aperto agli avversari, che non speravano in tanta grazia. La tripla allo scadere di Richardson, con tanto di tabellata, fissa il +19 Sidigas all’intervallo (27-46) ed è ampiamente meritato. Al rientro, però, è tutta un'altra Biella. Ora è Avellino a cincischiare, mentre il solito Pinkney rimette i suoi in corsa. Prima c'è il 14-0 Angelico con 5 punti a testa di Jurak e Rochestie, poi c’è solo Pinkney, che quando esce per rifiatare a 2’56 dalla fine del terzo quarto è a quota 25 punti con 10/13 e 7 rimbalzi, con Biella sul 49-54. Avellino, però, trova sempre canestri importanti nei momenti che potrebbero far definitivamente svoltare la partita. Dragovic infila la sua settima tripla in apertura di ultima frazione (53-62), Pinkney è commovente, e raggiunge i suoi 30 punti con 6’39 sul cronometro (58-66). Nel finale si sveglia anche Johnson, almeno al tiro (sbaglia i primi 10, segna 2 degli ultimi 3) che però è incaricato anche della regia e non è il suo pane. Alcuni passaggi finiti in tribuna fanno arrabbiare il pubblico, placato da Jurak in una circostanza, ma al di là degli errori individuali dell'americano a Biella è mancata la lucidità. I tiri liberi di Dragovic e Dean, nel finale, assicurano la vittoria ai campani, che non riescono però a rovesciare la differenza canestri (8 all'andata). Solo che ora possono guardare Biella, che resta da sola all’ultimo posto, dall’alto di sei punti di vantaggio, grazia alla quarta vittoria consecutiva. (Pietro Scibetta)

Biella: Pinkney 30, Rochestie 20, Jurak 9.
Avellino: Dragovic 25, Dean 13, Richardson 12, Spinelli 11.

Montegranaro-Enel Brindisi 93-86
Non portano bene le Marche all'Enel Brindisi. Dopo la debacle con Pesaro la squadra di Bucchi perde la quarta partita di fila contro una Sutor Montegranaro che, pur sudando freddo, al PalaRossini non sbaglia più un colpo (quarto successo casalingo). Per recuperare l'Enel le ha provate tutte, rinunciando persino agli americani nel momento decisivo (deludenti Gibson e Robinson). E il colpaccio quasi riesce (87-85 a 30” dalla fine) ma Slay e Di Bella dalla lunetta sono di ghiaccio. Stratosferica la prestazione dell'ex capitano della Sutor, tornato ai livelli di Caserta (14 punti, 10 rimbalzi ed 8 assist). Eppure all'inizio l'Enel sembrava avere una marcia in più con Gibson e Reynoldsad imporre il ritmo mentre Simmons fa valere il proprio atletismo sotto i tabbelloni. Montegranaro sbaglia tanto in attacco (8 palle perse) e la zona imposta da Recalcati non dà particolari frutti, così la squadra di Bucchi prova a scappare (7-15 al 4'). E' Slay, coadiuvato da Di Bella, a prendere per mano i suoi fino al -2 (22-24 al termine del primo quarto). Nel secondo quarto cresce la difesa della Sutor. L'Enel vive tre minuti di buio al tiro e subisce un break di 13-2 (42-32 al 26'30") con Amoroso e Di Bella sugli scudi. Impressionante la voglia dell'ex capitano gialloblù, tornato trascinatore come ai tempi di Caserta (8 rimbalzi, 6 assist). Nel terzo quarto la musica non cambia. Per oltre 5' Brindisi trova la via del canestro solo dalla lunetta con Viggiano mentre in difesa conferma gli stessi limiti visti a Pesaro. Montegranaro ne approfitta e scappa via sul +21 (65-44 al 5'13"). I pugliesi comunque non demordono e rientrano fino al -10 spinti da una fiammata di Fultz (68-58 a 1' dalla fine del quarto). Nell'ultimo quarto inizia un'altra partita. La Sutor, carica di falli, paga la stanchezza e Brindisi rientra in partita grazie alla difesa ed alle bombe di Ndoja ma non basta, ed i due punti prendono la via di Montegranaro. Da segnalare un episodio nel quarto periodo quando il designatore degli arbitri Facchini, che ha dichiarato di essere stato aggredito dai tifosi, dagli spalti laterali ha attraversato il campo fino al tavolo degi arbitri. La società ridimensiona i toni ma è pensabile, oltre alla multa, anche una squalifica del campo. (Aaron Pettinari)

Montegranaro: Slay 15, Cinciarini 14, Di Bella 14, Amoroso 13.
Brindisi: Ndoja 19, Viggiano 17, Simmons 14.

Juvecaserta-Montepaschi Siena 72-64
Prosegue la striscia negativa dei campioni d’Italia del Montepaschi Siena, che a Caserta perdono la quinta gara consecutiva tra campionato ed Eurolega, e la sesta trasferta consecutiva in campionato. Caserta, invece, torna a vincere in casa dopo due mesi (ultima volta contro Sassari il 6 gennaio) e chiude probabilmente il discorso salvezza. Partenza sprint dei padroni di casa che dopo tre minuti di gioco sono già avanti 10-3 grazie alle triple di Jonusas. Banchi ferma tutto col timeout, manda in campo Hackett per Brown, e i suoi producono il parziale di 0-8 che genera il primo vantaggio (10-11 al 7’). La reazione dei padroni di casa non si fa attendere: Sacripanti prova a limitare l’attacco della Mens Sana con la zona 3-2, ma le triple di Moss, Hackett e Rasic ribadiscono il vantaggio (18-24 al 13’). La Juve è brava però a restare a contatto con il tiro pesante di Jelovac e il gioco a due Mordente-Michelori (23-24). Partita sostanzialmente in equilibrio, nonostante la terza frazione sia tutta a favore di Siena. Caserta segna solo 5 punti con 1/13 dal campo e gli ospiti provano a mettere la freccia per il sorpasso con un parziale di 0-5 (35-38 al 22’). Altra reazione dei bianconeri, anche spinti dal pubblico, che restano sempre a contatto (44-48 al 30’). Il quarto decisivo è però l’ultimo, nel quale sale in cattedra Dan Mavraides. Il greco segna tutti i suoi 11 punti negli ultimi dieci minuti con una serie di giocate decisive - tra cui due recuperi su Hackett - che hanno dato inizio al break decisivo di 13-0 (dal 44-50 al 57-50) che si è poi tradotto nella vittoria finale per i bianconeri. Periodo nero, quindi, per la Mens Sana che in settimana è attesa in Turchia dal Besiktas, sia per provare a chiudere il discorso qualificazione, ma soprattutto per cercare di tornare a vincere. (Giuseppe Bernardo)

Caserta: Akindele 19, Jelovac 13, Mavraides 11
Siena: Brown 10 e Hackett 10, Eze e Kangur 8