LĄŻex velocista ¨¨ cresciuto nel club di Cagliari: "Mennea? Un maestro, unico in ogni gesto"
Sbocciato nella Polisportiva Esperia Cagliari, divenuto grande con le maglie delle Fiamme Azzurre e della Nazionale. Ex velocista, classe 1965, Sandro Floris oggi si occupa di altro. La corsa per¨° ¨¨ sempre stata la sua pi¨´ grande passione, il primo grande amore, quello che non si scorda mai.
Quando ha iniziato a correre?
"Nel 1982. Partecipai ai Giochi della Giovent¨´ e venni notato dallĄŻEsperia Cagliari".
Il ricordo di quegli anni?
"Mi divertivo a correre, fu un periodo felice e ricco di soddisfazioni, quattro anni bellissimi che mi fecero da trampolino di lancio".
E la sua pi¨´ bella soddisfazione con la maglia granata?
"Il successo nei 100 metri ai campionati sardi, sulla pista di Nuoro. Quella che ho sempre considerato la prima Ą°grandeĄą vittoria della carriera".
Che dopo Cagliari prosegu¨Ź lontano dalla sua Sardegna.
"Mi trasferii a Milano, prima alla Pro Patria poi nellĄŻEsercito".
Il primo Floris coincise con lĄŻultimo Mennea: chi era per lei?
"Un mito. Una leggenda per me e per tanti altri ragazzi italiani".
Che rapporto aveva con lui?
"Ottimo, ci vedevamo anche al di fuori delle corse. Pietro era unico sia in pista sia nella vita di tutti i giorni. Ogni suo gesto era speciale".
Qual ¨¨ il miglior consiglio che le ha dato?
"A parole pochi, preferiva far parlare i fatti".
Seul ĄŻ88: la sua prima Olimpiade, lĄŻultima di Mennea. Che esperienza ¨¨ stata?
"Ricordo ancora tutta la magia che precede lĄŻevento, lĄŻatmosfera del villaggio olimpico, lĄŻaria di festa che si respira. Era lĄŻOlimpiade dello scontro tra Carl Lewis, e Ben Johnson. La squalifica per doping del canadese fu uno shock, una delusione per tutti".
Lei corse la 4x100 con Madonia, Pavoni e Tilli.
"Arrivammo quinti, un ottimo risultato. Tornai con una marcia in pi¨´".
Fu lĄŻanticamera di un biennio dĄŻoro (sui 200).
"Quarto ai Mondiali indoor di Budapest ĄŻ89, primo agli Europei di Glasgow ĄŻ90. Il picco della mia carriera".
In cui figura anche la partecipazione a unĄŻaltra Olimpiade, Atlanta ĄŻ96, sempre in staffetta, con Puggioni, Madonia e Cipolloni.
"Purtroppo in America and¨° male. Cadde il testimone in batteria e ci squalificarono. Fu una sconfitta, ma nella vita servono anche quelle. Anzi, sono sempre molto pi¨´ utili delle vittorie".
Floris e Puggioni ieri, Tortu e Patta oggi, con le stesse origini sarde in comune.
"Sono molto orgoglioso di appartenere a una terra che ha dato e continua a dare tanto alla Nazionale. Siamo una piccola isola ricca di talento, soprattutto con una grande cultura del lavoro".
Cosa fa oggi?
"Mi occupo della preparazione atletica dellĄŻAmatori Rugby Capoterra (Serie B) e, da un anno, anche della Saspo Cagliari, squadra di rugby in carrozzina, uno sport fighissimo. Del rugby mi piace lĄŻunit¨¤ e lĄŻinclusivit¨¤. Alti o bassi, magri o grassi, tutti sono utili alla squadra. ? una grande lezione".
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