Pertile, sogni di corsa: "La vita è una maratona. Basta crederci"

Il padovano, tre volte alle Olimpiadi da atleta, oggi dirige l’Assindustria Sport: "La dedizione fa la differenza"

Dal bancone di un supermercato alle maratone olimpiche. Il sogno di Ruggero Pertile nasce in provincia, alle porte di Padova, e tra le mura di casa...?

Quando ha iniziato??

"Avevo 8 anni. Mio fratello e le mie due sorelle, tutti più grandi di me, facevano atletica. Mi allenavo con loro: lì è nata la mia passione. Ho iniziato all’Us Villanova di Camposampiero, una piccola società gestita anche da mio padre. Mia figlia Alice (15 anni) ha scelto il nostro stesso sport. L’atletica è sempre stata una questione di famiglia".

Cos’è per lei la maratona??

"Una filosofia di vita, che richiede lavoro, dedizione e sacrificio. Oltre ovviamente ad altri aspetti che possono risultare fondamentali. Io ad esempio ho avuto la fortuna di essere stato aiutato anche dai miei datori di lavoro...".?

In che senso??

"Ero al bancone di un supermercato. Mi alzavo presto al mattino per il primo allenamento, poi andavo a lavorare – avevo un contratto part-time di 4-5 ore – e la sera tornavo a correre. Finché non mi è stata data la possibilità di allenarmi a tempo pieno attraverso una sorta di aspettativa retribuita. Sarò per sempre grato, perché è grazie a questa opportunità se ho potuto vestire la maglia azzurra e gareggiare contro atleti fortissimi".?

Cos’ha significato indossare quella maglia??

"? stato motivo di orgoglio e di grande emozione. Ho sempre cercato di dare il massimo proprio perché rappresentavo l’Italia e non solo me stesso. Sono stato fortunato".?

Il ricordo più bello??

"Le vittorie a Roma, Padova e Torino. E poi le Olimpiadi, in particolare Londra 2012. ? stato bello correre insieme a tanti amici condividendo con loro la passione per lo sport. La gioia più grande è aver avuto la possibilità di fare l’atleta, il mio sogno da bambino".?

Qualche rimpianto??

"I due quarti posti a Europei e Mondiali. Ma le soddisfazioni sono comunque state di più".?

Cos’è per lei Assindustria Sport??

"Una famiglia. Ho corso in gialloblù per più di 20 anni (dal 1994 al 2017), poi mi è stata data la possibilità di fare sia il direttore tecnico sia il direttore generale. Ora cerco di trasmettere ai ragazzi tutta la mia passione e i tanti insegnamenti che ho appreso".?

Uno in particolare??

"Nessuno nasce maratoneta, ma lavorando su se stessi si può migliorare. Anche per chi non è un talento, com’è stato per me: la dedizione e la determinazione fanno la differenza. Chi fa sport ha una marcia in più".?

Oggi corre ancora??

"Ogni tanto col mio cane. Lo sport continua a darmi energie e idee, anche per la vita di tutti i giorni. E per festeggiare i miei 50 anni (li ha compiuti l’8 agosto) mi hanno convinto a partecipare alla maratona di Valencia (1 dicembre). Devo mettermi sotto...".