Mangiar bene tra una pista e l¡¯altra. Dalla Val di Fiemme a Madonna di Campiglio ecco le tavole da non perdere
Basta con il solito panino e birra, il gulash del self service o lo strudel annegato nella panna. Tutto buono, per carit¨¤. Ma se sosta dev¡¯essere perch¨¦ non fermarsi in qualcuno dei numerosi rifugi gourmet che si trovano accanto alle piste da sci? Sono sempre di pi¨´ e sempre pi¨´ attenti anche alla cucina del territorio, che in questi luoghi viene trattata e proposta con una cura pari a quella dei migliori ristoranti dei paesi di fondovalle. Per chi ha scelto le piste del Trentino incontrare queste tavole d¡¯alta quota non ¨¨ difficile. Ecco i rifugi che lo sciatore dal palato fino non pu¨° dimenticare. Alcuni sono aperti anche la sera con servizio in motoslitta o con gatto delle nevi. Meglio per¨° informarsi su giorni di apertura e modalit¨¤ di accesso.
Fassa e Fiemme, Piste gourmet
¡ª ?In Val di Fassa ¨¨ difficile resistere al richiamo del Fienile Monte, posto a 2260 metri di quota nei pressi di Passo Sella e proprio sul percorso del Sellaronda. Ambiente elegante, solo 30 coperti e una cantina con oltre 400 etichette per un¡¯esperienza gourmet all¡¯insegna della raffinatezza tra piatti della tradizione ladine e ricche bourguignonne. Si trova sulle piste di Passo San Pellegrino una delle pi¨´ interessanti sorprese dell¡¯inverno: InAlto Alfio Ghezzi Dolomites ¨¨ il nuovo progetto dello chef stellato trentino, che ha inteso portare ai 2.514 metri di quota di Col Margherita la sua cucina di classe e molto attenta alle tradizioni locali a partire dalla scelta delle materie prime e dal rispetto dell¡¯essenzialit¨¤, considerata un tratto fondante di tutte le comunit¨¤ che vivono le terre alte. Non aspettatevi per¨° piatti rustici.?
Nella vicina Val di Fiemme ¨¨ sfida a due. Chi si trova sulla neve del Latemar Ski center ha aperto proprio nelle scorse settimane il ristorante panoramico In.Treska che ¨¨ stato subito capace di distinguersi con il ben calibrato mix tra tradizione, genuinit¨¤ e innovazione. Anche in questo caso i coperti non sono moltissimi e l¡¯attenzione prestata a ogni piatto ¨¨ garantita. Sul versante opposto della vallata, all¡¯Alpe Cermis, tappa d¡¯obbligo al recentissimo Lo Chalet, rifugio di design in legno e vetro che ha fatto della raffinata proposta gastronomica la sua carta vincente. Non manca qualche sapore mediterraneo ma i Tortelli di segale al caprino di Cavalese e puntine di maiale con patate saltate e salsa BBQ al mirtillo assaggiati qui non si dimenticano.
E nelle Dolomiti di Brenta...
¡ª ?Nella skiarea Madonna di Campiglio - Dolomiti di Brenta, la ristorazione di qualit¨¤ in quota ¨¨ tradizione consolidata. A Pinzolo il rifugio ristorante Dos del Sabi¨°n ¨¨ un punto di riferimento consolidato, mentre a Madonna di Campiglio si va allo Chalet Fiat, posto sulla sommit¨¤ del Monte Spinale e meta obbligata per chi oltre ai piatti scelti nel ristorante a la carte vuole assaporare tutto il glamour della localit¨¤. Novit¨¤ dell¡¯inverno ¨¨ la ristrutturazione del Rifugio Boch, ridisegnato per garantire pi¨´ spazio agli ospiti che possono gustare le tradizionali specialit¨¤ trentine preparate con cura e accompagnate da un panorama con pochi uguali. Nella skiarea di Marilleva-Folgarida, collegata sci ai piedi alle piste di Campiglio, si sceglie a fatica tra i rifugi Orso Bruno e Solander, i luoghi migliori per degustare le specialit¨¤ della cucina solandra e in particolare il formaggio Casol¨¨t. Al cospetto del versante orientale del Gruppo del Brenta, e proprio sulla vetta della Paganella, il rifugio La Roda ¨¨ il luogo pi¨´ indicato per gustare i piatti della cucina tipica trentina, accompagnati dai vini provenienti dai vigneti di propriet¨¤ della famiglia dello chef.
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