Aree di sosta accessibili, hub tecnologici, app: ecco come il progetto Via Francigena For All ha reso inclusivo uno dei cammini pi¨´ suggestivi del mondo
Passi antichi, visione moderna. La Via Francigena sta vivendo una trasformazione grazie al progetto Via Francigena For All. L'iniziativa, guidata dalla Regione Piemonte, mira a rendere il percorso, riconosciuto come itinerario culturale dal Consiglio d'Europa, accessibile a un pubblico pi¨´ ampio. Il progetto si concentra su due tratti del percorso piemontese: l'itinerario Canavesano Ivrea-Viverone e quello della Valle di Susa Villar Focchiardo-Avigliana. Qui, tra scenari suggestivi e borghi storici, prende forma una nuova visione dell'accoglienza, dove antichi sentieri si aprono a un pubblico sempre pi¨´ vario.?
Lungo tutto il tracciato, la Via Francigena si interseca con la Strada Reale dei Vini Torinesi, permettendo cos¨¬ ai viaggiatori di esplorare il ricco patrimonio enologico della zona. Sul percorso, adatto a diversi livelli di preparazione, si ¨¨ recentemente intervenuto con l'installazione di aree di sosta accessibili e pannelli informativi tattili, rendendolo fruibile a un pubblico pi¨´ ampio.
L'itinerario canavesano
¡ª ?Il tratto canavesano della Via Francigena interessato dal progetto di accessibilit¨¤ si snoda per circa 20 km da Ivrea a Viverone, attraversando l'Anfiteatro Morenico, una formazione geologica di origine glaciale tra le meglio conservate al mondo. Un'esperienza multiforme, che combina storia, natura e cultura enogastronomica.?
Il percorso inizia nella citt¨¤ Patrimonio UNESCO per il suo complesso industriale Olivetti. Qui, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua cripta rappresenta un importante punto di interesse culturale. Lo Stadio della Canoa sulla Dora Baltea, attivo dagli anni '50, ¨¨ un centro rinomato per gli sport fluviali e sede di competizioni internazionali. Proseguendo, si incontra Bollengo (foto in alto), dove la chiesa romanica dei Santi Pietro e Paolo, con il suo caratteristico clocher-porche, offre un esempio unico di architettura religiosa piemontese. Il cammino continua attraverso paesaggi dominati dalla Serra, una dorsale morenica lunga 25 km, costeggiando vigneti che producono l'Erbaluce di Caluso DOCG. Poco discosto dal percorso, Borgofranco d'Ivrea offre l¡¯esperienza dei "Balmetti", antiche cantine naturali scavate nella roccia morenica che testimoniano la tradizione vinicola secolare della regione: utilizzati fin dal XII secolo, mantengono temperature costanti ideali per la conservazione del vino e del formaggio. Il viaggio termina al lago di Viverone, terzo per grandezza in Piemonte e uno dei sette laghi piemontesi balneabili certificati. Qui, gli appassionati di sport acquatici possono praticare vela, wakeboard e SUP. Il lago ¨¨ anche un importante sito ornitologico e offre opportunit¨¤ per il birdwatching.
il tratto della val di susa
¡ª ?Il percorso da Villar Focchiardo ad Avigliana, si sviluppa all'ombra della maestosa Sacra di San Michele (foto), un'abbazia millenaria che domina il paesaggio dalla cima del monte Pirchiriano. ? un tracciato di circa 18 km che alterna scenari montani e campestri, passando per centri storici ricchi di fascino e i laghi di Avigliana. Per chi cerca emozioni forti, la Via Ferrata Carlo Giorda offre un'avventura mozzafiato. Due ponti sospesi sfidano i pi¨´ coraggiosi, regalando panorami che spaziano sulla valle sottostante.
La Ciclovia Francigena offre un percorso ciclabile adatto a tutti, con tratti su sede propria e altri a fruizione mista con la pedonale: 6 tappe modulabili, che permettono sia escursioni giornaliere che esperienze di pi¨´ giorni. Qui una rete di oltre 50 operatori offre servizi di accoglienza ai ciclisti, trasformando ogni tappa in un'esperienza confortevole e inclusiva.?
Avigliana, tappa di arrivo del tratto, ¨¨ un gioiello incastonato in un anfiteatro naturale. Il suo centro storico ¨¨ un viaggio nel tempo, dove le strade medievali si intrecciano con eleganti palazzi rinascimentali. La Torre Circolare e la Torre dell'Orologio si ergono come sentinelle silenziose, testimoni di secoli di storia.?
Ma ¨¨ il Parco Naturale dei Laghi di Avigliana a rubare la scena. Qui, la natura mette in scena uno spettacolo di biodiversit¨¤. Il Lago Piccolo (foto), paradiso per gli amanti del birdwatching, sussurra storie di migrazioni e habitat protetti. Il Lago Grande, invece, invita tutti, anche i portatori di disabilit¨¤, a tuffarsi in acque certificate per la balneazione o a solcarne la superficie con canoe, kayak e windsurf. Per chi preferisce la terra ferma, un sentiero di 8 km abbraccia entrambi i laghi, svelando angoli nascosti come la misteriosa Palude dei Mareschi. Quest¡¯area pu¨° essere visitata anche da persone non udenti e ipovedenti, grazie a guide escursionistiche specializzate.
?Via Francigena for all: turismo e inclusivit¨¤
¡ª ?Il cuore del progetto?Via Francigena For All?batte nell'idea di un turismo realmente inclusivo. Lungo il percorso sono state installate tre aree di sosta accessibili, veri e propri "hub" di accoglienza dotati di pensiline fotovoltaiche per la ricarica di e-bike e dispositivi elettronici: a Villar Focchiardo, Avigliana e Bollengo.
Inoltre sui due percorsi, dodici pannelli visivo-tattili offrono informazioni in formato accessibile, combinando testo, rilievi tattili e contenuti audio in pi¨´ lingue, inclusa la Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Ma l'accessibilit¨¤ non si ferma al percorso fisico. Il progetto ha esteso la sua visione anche al patrimonio culturale e religioso. Grazie alla collaborazione con la Regione Ecclesiastica, l'app?Chiese a Porte Aperte?permette ora la visita autonoma di 20 beni culturali ecclesiastici lungo la Via Francigena. I siti, tra cui spiccano la cripta della cattedrale di Santa Maria Assunta a Ivrea e diverse chiese e cappelle nel Canavese e in Valle di Susa, sono stati dotati di supporti multisensoriali che rendono l'arte e la storia accessibili a persone con diverse abilit¨¤.?
Questo approccio ¡°olistico¡± mira a creare un ecosistema turistico veramente inclusivo, dove l'accessibilit¨¤ ¨¨ parte integrante dell'esperienza. Un cammino antico si rinnova, dimostrando che la storia, la cultura e la bellezza possono essere patrimonio di tutti. Mentre i passi dei pellegrini continuano a echeggiare lungo questi sentieri secolari, si aprono nuove vie per l'inclusione e la condivisione, rendendo il viaggio non solo una meta, ma un'esperienza arricchente per tutti.
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