? successo all¡¯aeroporto di Canc¨´n, il ragazzo napoletano proprietario della pagina Facebook ¡°Il mio viaggio a Napoli¡± ¨¨ stato lasciato ¡°in una stanzetta buia¡± perch¨¦ scambiato per un narcotrafficante napoletano suo omonimo
Un influencer italiano ¨¨ stato trattenuto in aeroporto perch¨¦ scambiato per un narcotrafficante. ? successo all¡¯aeroporto di Canc¨´n, dove Giuseppe Russo, il ragazzo napoletano proprietario della pagina Facebook ¡°Il mio viaggio a Napoli¡± (oltre un milione di followers), ¨¨ stato lasciato ¡°in una stanzetta buia¡± perch¨¦ scambiato per un narcotrafficante napoletano suo omonimo.
il video sui social
¡ª ?A raccontare la vicenda ci ha pensato proprio Russo in un video sui social: ¡°Potrebbe capitare anche a voi - ha detto -, quindi voglio mettervi in guardia¡±. ¡°Dopo undici ore di volo, stanco, con la voglia solo di raggiungere l¡¯albergo e riposarmi - racconta il ragazzo -, giunto al controllo passaporti il poliziotto comincia a sfogliare il mio documento e a fissarmi. Sfoglia e mi fissa. Comincio a chiedermi se ci fossero problemi. Mi chiede i motivi del viaggio. ¡®Turismo¡¯, rispondo. Poi dice che serve un ulteriore controllo¡±.
"chiuso in una stanza"
¡ª ?In quel momento, come se si trovasse in un film di James Bond, il ragazzo ¨¨ stato trasferito in un¡¯area riservata dell¡¯aeroporto: ¡°Mi sequestrano cellulare e bagaglio a mano e mi lasciano in una stanzetta buia, da solo, in attesa di non so cosa. Chiudono la porta a chiave. Immaginate la paura. Mi chiedevo cosa fosse successo, del resto non ho fatto niente, non ho mai commesso reati. Provo a bussare alla porta, nessuna risposta. Non sapevo cosa fare, non potevo comunicare con nessuno. Alla fine arriva una poliziotta che parte con una sfilza di domande: come si chiamano i miei familiari, che lavoro fanno. Mi ripete se mi chiamo Giuseppe Russo e se sono di Napoli. Le dico ¡®s¨¬, c¡¯¨¨ qualche problema?¡¯¡±.
lo scambio di persona
¡ª ?¡°Finito l¡¯interrogatorio - racconta ancora Russo - quest¡¯uomo mi spiega che stanno cercando un narcotrafficante di Napoli, col mio stesso nome, ma che hanno capito che non sono io¡±. Poi, accortisi del fatto che non poteva essere lui il ricercato, la storia si avvia finalmente alla conclusione, col funzionario che si scusa per il tempo che gli ha fatto perdere e lo lascia andare.
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