Nella Mole Antonelliana esposte 540 opere per la mostra "The World of Tim Burton": "Le cose normali fanno pi¨´ paura degli incubi"
Dall'11 ottobre al 7 aprile 2024, al Museo Nazionale del Cinema di Torino?c'¨¨ in programma una mostra intitolata The World of Tim Burton, un'occasione unica per?immergersi nel magico mondo del famoso regista di Beetlejuice, Batman, La sposa cadavere,?Edward mani di forbice,?Mercoled¨¬?e dell'iconico Nightmare Before Christmas, All'interno della suggestiva Mole Antonelliana, sono esposte ben 540 opere che includono disegni, schizzi, acquerelli, polaroid e pupazzi. Una vasta collezione che consentir¨¤ ai visitatori di apprezzare le atmosfere cupe, surreali e ovattate che caratterizzano il mondo creativo di Tim Burton.
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tante curiosit¨¤
¡ª ?Dal Mistero di Sleepy Hollow al Pianeta delle Scimmie, da Batman ad Alice in Wonderland, passando per le figure degli Oompa Loompa della Fabbrica di Cioccolato che incarnano a perfezione la stravaganza di Tim Burton e pi¨´ di recente anche una serie Netflix, Mercoled¨¬. La creativit¨¤ del regista ¨¨ esposta in tutta la sua grandezza nella mostra di Torino. Uno stile artistico talmente unico da diventare?genere a s¨¦ stante, chiamato "Burtonesque". Un m¨¦lange di estetica dark, fiabesca e gotica, con un'attenzione particolare per l'aspetto visivo e il design dei personaggi e degli ambienti. Le opere di Burton spesso presentano un mix di elementi macabri, fantastici, surreali e romantici che creano un'atmosfera unica e immediatamente riconoscibile. Le tematiche ricorrenti del Burtonesque includono la solitudine, l'emarginazione, l'accettazione delle diversit¨¤, il conflitto tra la normalit¨¤ e l'eccezionalit¨¤, la ricerca dell'identit¨¤ e l'amore non convenzionale. I suoi film esplorano spesso il lato oscuro e nascosto dell'umanit¨¤, con una predilezione per i personaggi eccentrici, stravaganti e diversi: i reietti incompresi. Dal punto di vista visivo, il genere Burtonesque si caratterizza per l'uso di colori saturi, contrasti forti tra luci e ombre, scenografie dettagliate e intricate, e costumi elaborati. Burton utilizza anche effetti visivi e tecniche di animazione per creare mondi fantastici e surreali.?Emblematici di questo concetto sono gli personaggi di?Edward Mani di Forbice,?Sally la?Sposa Cadavere e Jack Skeletron. "Le cose che mi hanno spaventato, e da sempre, sono altre" ha dichiarato il regista. Non pipistrelli, teschi parlanti o carne trafitta da ago e filo, insomma."Mi spaventava moltissimo alzarmi tutti i giorni e andare a scuola, oppure mi terrificavano alcune persone della mia famiglia: mi rendevano nervoso".
"la normalit¨¤ fa paura"
¡ª ?"Tutti hanno paura degli incubi" ha dichiarato alle telecamere Tim Burton. "Io ho paura delle cose normali. Per esempio da ragazzino mi faceva paura alzarmi e andare a scuola. Ci sono cose che mi hanno sempre reso pi¨´ nervoso dell'oscurit¨¤". E se non fosse mai diventato regista? La risposta, al Corriere della Sera, ¨¨ spiazzante: "Probabilmente sarei diventato un serial killer". E nonostante sia considerato "genio", lui non si sente cos¨¬: "? incredibile come il tempo passi ma alcune cose rimangano le stesse: oggi sono felice, me la cavicchio con la vita, eppure la sensazione di essere ancora quell¡¯adolescente incompreso non mi abbandona" ha dichiarato. E l'ispirazione da dove arriva? "Dalle cose pi¨´ semplici: siamo troppo occupati a fare cose, nel mondo moderno, ma le idee migliori arrivano quando pensi ad altro. E la fantasia mi pare sempre pi¨´ reale della realt¨¤ stessa".
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