La perizia sulle cause della morte del militare vaccinato con AstraZeneca solleva dei dubbi sulla necessit¨¤ di test sierologici prima dei vaccini
Il test seriologico prima del vaccino Covid serve o no? Stando a quanto indicato dal Ministero della Salute, non ¨¨ necessario. Infatti nelle faq presenti sul sito ufficiale viene spiegato esplicitamente: "Allo stato attuale non risulta necessario fare test sierologici (test sul sangue) per rilevare la presenza di anticorpi contro Sars-CoV-2 prima di sottoporsi alla vaccinazione. I vaccini sono, infatti, indicati anche per le persone che hanno gi¨¤ contratto il Covid-19 e che, dunque, hanno sviluppato anticorpi".
Il Ministero rimanda poi alla propria circolare del 3 aprile 2021 che ¨¨ quella in cui viene spiegato che anche coloro che hanno gi¨¤ avuto il Covid-19 devono sottoporsi a vaccinazione e che possono avere anche una sola dose purch¨¦ si vaccinino almeno tre mesi dopo l¡¯infezione ed entro i sei mesi da quando hanno contratto il virus. Sono invece esclusi i soggetti che hanno condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, per i quali, "non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall¡¯infezione SARS-CoV-2 e la durata della stessa" si raccomanda di eseguire la doppia dose di vaccino.
Nella stessa circolare viene sottolineato che "come da indicazioni dell¡¯Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, l¡¯esecuzione di test sierologici volti a individuare la positivit¨¤ anticorpale nei confronti del virus o di altro tipo di test, non ¨¨ raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale".
Test sierologico prima del vaccino Covid s¨¬ o no?
¡ª ?Ma allora perch¨¦ ci sono dei medici che sostengono che, invece, fare un test sierologico prima del vaccino sarebbe assolutamente consigliato? Claudio Giorlandino, direttore scientifico del Centro Ricerche Altamedica di Roma, spiega che "l¡¯eventuale presenza di anticorpi da Covid-19 in chi ha gi¨¤ contratto il virus, spesso senza esserne a conoscenza, potrebbe escludere ogni beneficio del vaccino e comportare, invece, una pericolosa risposta immunitaria. Inoltre chi ¨¨ stato gi¨¤ colpito dal virus sviluppa un¡¯immunit¨¤ molto pi¨´ duratura di quanto non si afferma oggi. Per questo ¨¨ necessario che si valuti con un test sierologico l¡¯eventuale presenza di anticorpi prima di praticare una vaccinazione che, nella migliore delle ipotesi, sarebbe inutile ed avrebbe sottratto un vaccino a chi ne ha bisogno". Lo stesso dottore sottolinea come "ad oggi i vaccini sono l¡¯unico strumento per superare la pandemia ma non si pu¨° vaccinare a tappeto, senza conoscere lo stato immunitario e sierologico dei soggetti".
Quindi, fermo restando che il vaccino ¨¨ indispensabile, ci si chiede se un test sierologico sia consigliato o meno. L¡¯OMS e di conseguenza il Ministero della Salute ritengono che non sia necessario, perch¨¦ il vaccino lo devono fare tutti, anche coloro che sono stati infettati, anche se vengono consigliate delle tempistiche (da tre a sei mesi dall¡¯infezione) per fare una sola dose. Ma se un soggetto ¨¨ stato asintomatico e non sa se e quando ha contratto il Covid?
Il caso del militare morto dopo il vaccino AstraZeneca
¡ª ?Negli ultimi giorni ad aumentare i dubbi sulla necessit¨¤ o meno del test sierologico prima del vaccino Covid c¡¯¨¨ il risultato della perizia della Procura di Siracusa sull¡¯accertamento della morte del sottufficiale di marina Stefano Patern¨°, deceduto a 43 anni il 9 marzo 2021, 15 ore dopo la somministrazione della prima dose del vaccino di AstraZeneca.
Dalla relazione dei consulenti tecnici del pubblico ministero ¨¨ emersa una "relazione causa-effetto con la somministrazione del vaccino Astrazeneca" ma per un motivo ben preciso e relativo solo al caso specifico del militare. In pratica Patern¨° aveva avuto il Covid senza saperlo, da asintomatico, e la Procura spiega: "Il decesso di Patern¨° ¨¨ ascrivibile alla sua risposta individuale al vaccino, in virt¨´ della concomitanza con la pregressa infezione da SARS-Cov2, decorsa del tutto asintomatica (come testimoniato dalla debole positivit¨¤ ai tamponi molecolari e dalla presenza di IgG a titolo significativo, ma non di IgM) e ci¨° ha comportato una risposta anticorpale che si ¨¨ aggiunta alla risposta immunitaria del vaccino, comportando una risposta infiammatoria esagerata".
Dagli esami istologici ¨¨ risultata una "presenza di elevati livelli di IL-6, una citochina espressione dell¡¯attivazione di un processo infiammatorio intenso che appartiene alla manifestazione clinica della malattia, nel periodo della cosiddetta ¡®tempesta citochinica', ma che pu¨° appartenere alla sindrome post-vaccinica denominata ADE (Antibody-dependent enhancement). Pertanto, presupponendo l¡¯ADE una eccessiva attivazione immunitaria, si ¨¨ attivato un meccanismo tale da condurre ad un danno tissutale polmonare con l¡¯evoluzione verso un quadro di sindrome da distress respiratorio acuto, cd. ARDS".
Finora l¡¯amplificazione infiammatoria della risposta anticorpale dopo il vaccino si era verificata solo per la febbre dengue, il virus che viene trasmesso dalle punture di zanzare, mentre non ci sono ancora evidenze di ADE per malattie da coronavirus umani Sars e Mers. Questo significa che, dopo la perizia sulla morte di Stefano Patern¨°, potrebbero essere necessari ulteriori approfondimenti da parte della comunit¨¤ scientifica per aggiornare eventualmente la lista dei possibili eventi avversi indicati nelle schede tecniche dei vaccini anti-Covid, soprattutto per quelli a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johson).
Resta, fortissimo, il dubbio che un test sierologico nel caso del militare morto avrebbe potuto salvargli la vita perch¨¦ avrebbe potuto spingerlo a posticipare il vaccino.
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