Questa scoperta potrebbe diventare presto una potente arma per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro
I marcatori tumorali non sono una scoperta recentissima, ma col passare degli anni la conoscenza che abbiamo di queste sostanze che circolano nel sangue e che possono rappresentare segnali della presenza e dello sviluppo di una neoplasia ¨¨ aumentata in modo importante. L'ultima scoperta, in arrivo dal Regno Unito, potrebbe diventare presto una potente arma per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro.
Grazie a due diversi studi guidati dall'Universit¨¤ di Oxford e pubblicati sulla rivista specializzata Nature Communications, i riflettori della comunit¨¤ scientifica sono puntati su un gruppo di 618 proteine nel sangue che potrebbero rivelarsi fondamentali per anticipare la diagnosi dei tumori. In particolare sarebbero 107 i marcatori spia in grado di segnalare con almeno 7 anni di anticipo la possibile diagnosi.
La promettente scoperta nel Regno Unito
¡ª ?Il primo studio ¨¨ stato condotto analizzando i campioni di sangue di oltre 44.645 persone contenuti nella UK Biobank, inclusi i 4.900 campioni di soggetti che hanno poi sviluppato un tumore. Confrontando le proteine presenti nel sangue dei soggetti colpiti da tumore e di quelli che, invece, non si sono ammalati, i ricercatori britannici sono riusciti a identificare le varie proteine che potrebbero essere un campanello d'allarme. 182 di queste, si legge?nello studio, erano presenti gi¨¤ tre anni prima della diagnosi di tumore, ma saranno ora necessari ulteriori approfondimenti per capire se e come questa scoperta potr¨¤ rivelarsi fondamentale nella prevenzione.
Il secondo studio, pubblicato lo scorso aprile, ha visto i ricercatori impegnati nella valutazione delle informazioni genetiche derivanti da oltre 300mila casi di tumore con l'obiettivo di capire due cose: quali proteine potrebbero essere coinvolte nello sviluppo della malattia e quali tra queste potrebbero diventare bersaglio di nuovi trattamenti contro il tumore. I ricercatori sono cos¨¬ riusciti a individuare 40 proteine che influenzerebbero il rischio di sviluppare nove diversi tipi di tumore, incluso il cancro al seno e al pancreas.
Il passo successivo ¨¨ stato scoprire che alterando quelle proteine sarebbe possibile aumentare o diminuire il rischio di sviluppare il tumore, ma su questo aspetto siamo ancora agli albori dal momento che, come ammesso dagli stessi ricercatori, tale alterazione potrebbe portare a effetti collaterali indesiderati.
"Siamo lontani, ma facciamo progressi su una strada che una volta era impensabile", ha sottolineato l¡¯epidemiologo Karl Smith-Byrne, autore senior del primo studio: "Il nostro scopo ¨¨ arrivare ad avere dei farmaci che possono essere somministrati a persone sane a maggiore rischio di cancro per limitare il pericolo che lo sviluppino, ma prima di procedere con sperimentazioni sulle persone servono ancora approfonditi studi e verifiche".
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